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Primi allenamenti a Ossi per la Torres | Foto Torres Calcio

Primi bilanci in Serie D: favola Carbonia, Torres rimandata

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Zitti tutti, parla il campo. Dopo circa sette mesi il pallone ha ripreso a rotolare per le squadre sarde di Serie D. Una prima volta speciale quella post pandemia perché mai come quest’anno le ambizioni, il mercato e la voglia di mettersi in mostra delle realtà isolane sono state così concrete. Tanti intrecci di fascino ed emozioni da ex in questa prima giornata. Impossibile emettere già delle sentenze ma qualche primo indizio importante è arrivato dalle sei squadre sarde del Girone G, segnali che potrebbero già raccontare qualcosa di quello che vedremo in questa lunga e intensa stagione.

Arzachena

Molino, nuova certezza. L’Arzachena si affida a uno dei suoi pochi “vecchietti” per l’obiettivo dichiarato di stagione: far crescere i giovani per lo Spezia, neopromosso in Serie A. A confermarlo è stato lo stesso allenatore Cerbone alla fine della gara pareggiata 2-2 contro gli uomini di Udassi. Sfida sbloccata proprio da una perla dell’ex biancoblù Molino. Puntare a un’annata di valorizzazione dei propri ragazzi non significherà per forza non guardare con interesse alla classifica. E il pareggio interno con una corazzata del campionato come il Latte Dolce è una dimostrazione. Anche perché arriva con pochi allenamenti sulle gambe. Di fatto gli smeraldini sono l’ultima squadra, almeno tra le sarde, ad aver fatto partire il progetto tecnico per la stagione 20-21. Nonostante questo però il 2-2 dell’esordio in campionato ha dimostrato una cosa: al Pirina tutti dovranno dare il cento per cento per strappare dei punti alla squadra di Cerbone.

Latte Dolce

In gol Roberti e Scotto, due dei gioielli della campagna acquisti estiva del Latte Dolce. Ma non è bastato.  Udassi alla fine dell’incontro ha espresso rammarico per una partita che in altre condizioni, non solo meteorologiche visto il diluvio che ha condizionato la gara ad Arzachena, i suoi avrebbero anche potuto vincere. Forse ha pesato nelle gambe e nella testa dei sassaresi anche la trasferta di Coppa Italia a Salò contro il Sudtirol. Non è mai facile iniziare una nuova stagione dopo tanti mesi di inattività con due incontri di un certo peso specifico, come una sfida a una squadra di Serie C e un derby. I biancoblù avranno poco tempo però per pensare perché domenica, alla prima in casa nel nuovo impianto di Sennori, arriva il Muravera. E quello sarà test davvero duro per i ragazzi di Udassi e per le loro ambizioni in classifica.

Carbonia

La favola della giornata. Dopo più di 30 anni torna in quarta serie e lo fa regalandosi uno scalpo importante: la Torres. Un 2-0 netto per i ragazzi di Mariotti che vince la sfida contro il suo passato recente in rossoblù ma che non vuole parlare di rivincita personale ma solo del suo gruppo. Un Carbonia che ha sorpreso soprattutto per solidità difensiva, specie quando ha giocato con l’uomo in meno per tutto il secondo tempo. Difficile capire ora quale destino attende i minerari in questa stagione. Mariotti prima del via ha disse: “quest’anno cambierò modo di giocare per adattarmi alla squadra“, e in effetti rispetto al gioco palla a terra della Torres 2019-20 abbiamo visto un Carbonia solido, compatto ma pronto a pungere in contropiede. Tanti giovani, forse anche troppi con l’inesperienza che in alcune trasferte potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Però alcuni ragazzi interessanti, come Mastino.

Torres

Una partenza da dimenticare. La firma su queste parole è dello stesso allenatore Gardini. Non parte bene la squadra rossoblù non solo sul piano del risultato ma soprattutto su quello della prestazione. Nel secondo tempo nonostante giocasse con l’uomo in più la Torres non ha fatto un tiro in porta. Manca ancora il gioco ma è normale per una squadra che ha rivoluzionato tanto. Il motore, il cervello e l’anima di questo gruppo sembra il capitano Ladu. Dai suoi piedi passerà molto della stagione dei sassaresi. Il vero banco di prova sarà la prima in casa contro l’Arzachena domenica prossima. Da quella partita capiremo la forza, soprattutto mentale, di un gruppo che ha ambizioni importanti per la stagione e che dovrà riprendersi in fretta per non sentire anche il peso di una piazza che giustamente chiede sempre un campionato al vertice.

Muravera

Molti la danno tra le favorite del torneo. Non Loi che apprezza giocare a nascondino per almeno tutto il girone d’andata.  Presto per dire chi abbia ragione ma la verità spesso sta nel mezzo. Il Muravera è una squadra ostica, con tantissimi giocatori di esperienza e un paio di giovani, come Nino Pinna, che possono letteralmente fare la differenza nella categoria. Non sarà semplice però restare in alto, specie se le pressioni dovessero aumentare nel corso della stagione. E forse il profilo psicologico di una squadra creata a immagine e somiglianza di mister Loi è proprio quello che ancora dobbiamo scoprire di questo Muravera. Inutile nascondersi, le risposte non tarderanno ad arrivare perché domenica prossima a Sennori contro il Latte Dolce capiremo già tanto di questo Muravera.

Lanusei

Giovani e combattivi. Il Lanusei, come da tradizione, è l’ultimo a morire. Sconfitti ma a testa alta gli uomini di mister Greco nel 3-2 di Muravera. Non solo lotta ma anche un bel gioco, anche se ancora forse manca un po’ di continuità e di malizia. Per fare un ottimo campionato Greco dovrà trovare l’equilibrio tra i punti in casa e quelli in trasferta. Perché la squadra ogliastrina che ha ereditato, anche nell’ultimo periodo con Gardini, ha faticato a fare risultato pieno lontano dal Lixius. Nel 2020 solo la vittoria al Vanni Sanna con la Torres lontano da Lanusei. Che fa da seguito a quella di Cassino, unica lontano dalla Sardegna nello scorso campionato. Le trasferte quest’anno saranno anche più complesse, specie quelle in Campania. E forse la grande sfida di Greco sarà proprio quella di creare un Lanusei corsaro.

Le altre

Aspettando di conoscere la reale forza di Nocerina e Giugliano, che ieri hanno giocato solo 14 minuti a Nocera Inferiore prima dell’interruzione dell’incontro per maltempo, sono da segnalare le vittorie delle due squadre laziali più temute: Monterosi e Latina. Per i primi una rimonta interna contro il Savoia, e nel 2-1 finale a segno anche l’ex terzino del Cagliari Cancellieri. Stesso risultato per il Latina che stende il Gladiator di Santa Maria Capua Vetere. Vittorie interne anche per Formia, che batte 1-0 il Cassino e per la Vis Artena che passa 2-0 con il Nola.

Roberto Pinna

 

 

 

 

TAG:  Serie D
 
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