A una settimana dall’arrivo della ciurma di Leonardo Semplici in Val Di Pejo per il ritiro è tempo di tirare una prima linea di bilancio per il Cagliari. Sono stati se giorni di allenamenti, compresa l’amichevole con la Real Vicenza, in cui si è iniziata a intravedere la strada che l’allenatore fiorentino vuole tracciare per il gioco dei rossoblù.
Preparazione
Un primo spunto di riflessione è dato dalla preparazione atletica scelta da Semplici e dal suo staff. Tanto lavoro di carico in palestra ma in campo si va quasi sempre con il pallone. Addio a lunghe sedute di forza e resistenza con scatti, ripetute, allunghi e via dicendo. Palla, torelli, partitelle a tema e esercizi per la costruzione dal basso. Schemi e tattica la fanno da padrone perché, come confessato dallo stesso allenatore ex Spal: “C’è da resettare una mentalità di gioco rispetto all’anno scorso. Ora non dobbiamo più fare solo risultato ma dobbiamo creare un’identità. Voglio un Cagliari che vada a giocarsela su tutti i campi, con rispetto ma senza paura“.
Idee embrionali
A livello tattico c’è curiosità sul lavoro in fase di costruzione dal basso. Nel 3-4-1-2 provato con costanza negli ultimi giorni, dopo un 4-4-2 iniziale, il play difensivo è Luca Ceppitelli. Il vice capitano è il primo a impostare dalla difesa del pacchetto di tre centrali. Tra le linee a destra con Walukiewicz e a sinistra con Carboni in base alle situazioni di ripartenza scala anche il mediano di centrocampo. Strootman dunque che si abbassa tantissimo quando la squadra deve riorganizzarsi ed è lui a dettare il primo movimento in salita. L’olandese che è anche uno dei primi uomini deputati al pressing offensivo quando la palla è tra i piedi dell’avversario. Pressione che Semplici sta provando molto con attaccanti e centrocampisti, tanto che una delle cose su cui il tecnico ha battuto di più è il recupero alto dopo un errore offensivo. E a proposito di attacco i movimenti offensivi sono guidati dal trequartista, quasi sempre Joao Pedro ma a volte anche Pereiro. Le due punte di ruolo si devono adattare ai movimenti del trequarti, che spesso in fase di costruzione si alza in mezzo ai due centravanti quasi da falso nove. Si tratta ovviamente di primissime indicazioni, che potranno essere sviluppate o rivoluzionate sul campo ma soprattutto da un mercato rossoblù che nelle prossime ore potrebbe entrare nel vivo, con le novità su Nandez, Simeone e Nainggolan su tutti.
Roberto Pinna