Le nostre valutazioni dopo la sfida infrasettimanale tra Torino e Cagliari in Primavera 1, valida per la nona giornata del girone d’andata del torneo giovanile
Ciocci – 6.5 Almeno un paio di interventi decisivi su Horvath. Il portierino rossoblù è la solita certezza, qualche brivido sempre in rinvio con i piedi ma giusto per trovare il pelo nell’uovo.
Zallu – 7 Buona prova in copertura e in sacrificio. Compie almeno un paio di chiusure che risultano fondamentali nell’economia della gara. Bravo.
Michelotti – 6.5 Sfida da ex ma non è avaro di complimenti per gli avversari. Tradotto fa sentire la sua presenza con interventi sempre belli ruvidi. Ma anche al centro dimostra di essere in crescita. Prova sicura.
Palomba – 6.5 C’è tanto da fare, specie su Vanni. Lui lotta e a volte va un po’ in apnea ma c’è sempre. Non molla mai anche se subisce un primo dribbling. Per un centrale alla prima stagione in Primavera 1 è una dote non da poco.
Schirru – 6.5 Deve mettere ordine. Lo fa alla grande. Quando il Toro inizia con le folate che anticipano l’assedio nella ripresa lui veste i panni del pompiere e ferma con le buone o con le cattive la manovra avversaria, regalandosi ogni tanto anche il lusso della ripartenza intelligente verso le punte.
Sulis – 5 Paga l’inesperienza. Parte attento in chiusura su quella che è la fascia più utilizzata dai ragazzi di Cottafava ma prende due gialli da regolamento in poco più di 35 minuti. Peccato perché il ragazzo è in crescita, ora dovrà essere bravo a voltare pagina. Voto che è la somma per l’ingenuità del rosso e la prova in campo.
Desogus – 7 Che abbia i colpi di classe tra i piedi non lo scopriamo oggi ma lo stop a saltare l’avversario e il tiro che aprono la partita a favore dei suoi sono un dolce promemoria. Esce anzitempo per permettere ad Agostini di avere più centimetri in difesa dopo il rosso a Sulis. (dal 37′ Cusumano – 6 Entra per dare centimetri, esperienza e serenità alla difesa rimasta con l’uomo in meno. E riesce nel suo compito).
Kouda – 6 Si sacrifica molto in più ruoli. Bene in ripartenza e aiuta tanto in difesa. Per le qualità che ha mostrato fino a qui in rossoblù però sembra poter dare di più. Non è stato sicuramente aiutato dalla gara però. (Dal 66′ Piga – 6 Ritorna da un infortunio lungo ma sembra subito in palla. Entra con la voglia giusta di chi sa che dovrà sudare nel fango per far guadagnare un punto alla squadra e non con la fretta di chi vuole dimostrare qualcosa. Atteggiamento che ripaga).
Contini – 4.5 Decisivo di solito nel bene, a volte anche nel male. Un fuoriquota e capitano come lui non può concedere un rigore per una trattenuta di maglia così ingenua. Una prova non da lui.(Dal 66′ Sangowski – 6.5 Due numeri interessanti e la migliore occasione del secondo tempo rossoblù. Il nuovo arrivato si presenta così. Presto per i giudizi ma ha incuriosito).
Cavuoti – 6.5 Gara da metronomo in mezzo al campo senza Conti. Lui è più offensivo ma detta bene i tempi con un continuo movimento tra attacco e centrocampo. Ispira con qualche lancio. (dal 54′ Delpupo – 6.5 Entra bene in partita. Serve per far ripartire i suoi e nelle pochissime occasioni che capitano lui c’è sempre. Mezzo punto in più per il lancio a servire Sangowski con il contagiri nella ripresa).
Masala – 6.5 Gara non semplice, chiamato a fare la molla con la squadra pronta a ripartire. Nell’unica vera occasione è bravissimo a mangiare la fascia e a servire con un esterno al bacio Desogus per il gol. Esce nella ripresa per permettere al Cagliari di essere meno sbilanciato. (Dal 46′ Kourfalidis – 6 Va e balla un twist con le gambe degli avversari, e se puoi riparti a perdifiato. Più o meno riceve queste indicazioni. Pronti via prende un giallo infatti. Ma poi sale di tono e permette al Cagliari di respirare).
All. Agostini – 6.5 Serviva una prova del genere al suo Cagliari. Una prova che dimostrasse a tutti nel campionato che sì, i rossoblù duri a morire sono tornati. Peccato che stavolta il Cagliari si metta nelle sabbie mobili da solo e non per meriti avversari. L’aspetto dell’esperienza è quello che manca maggiormente a questa rosa e quello su cui Ago dovrà lavorare con più continuità. Ancora una volta però la strada verso la risalita sembra quella giusta.
Roberto Pinna