A Olbia è ufficialmente il giorno del Ragatzu-bis in maglia bianca. Il nuovo attaccante della rosa guidata da Max Canzi, che il giocatore di Quartu già ha avuto come tecnico in prima squadra a Cagliari negli ultimi mesi della passata Serie A con Walter Zenga in panchina, si è presentato alla stampa dopo aver firmato il contratto che lo lega alla squadra gallurese fino a giugno 2021.
Le parole di Marino
Presentazione telematica con Ragatzu collegato con i giornalisti ma introdotta anche dal presidente dei banchi Marino: “Mi fa molto piacere di ripresentare Daniele a Olbia dopo un paio d’anni. Ero sicuro che le nostre strade si sarebbero rincontrate. Questa è casa sua per me, l’Olbia è la squadra dove ha dimostrato di più in tutta la sua carriera. Ci tengo a sottolineare che lui non torna qui per colmare un gap in attacco della squadra, anche prima di questo nuovo acquisto noi avevamo piena fiducia sulle nostre punte. Con Daniele i contatti non si sono mai interrotti e quando è arrivata la possibilità non ce lo siamo fatti scappare perché è un leader per questo gruppo. Un tassello in più per una rosa che noi reputiamo importante. La prima volta che è arrivato Ragatzu è stato qui per rilanciarsi mentre questa volta credo venga qui per trascinare noi. Per noi è un veterano. Ci serve la sua esperienza“, Come mai l’accordo è arrivato così in ritardo? “Semplicemente perché Ragatzu è un giocatore di livello anche superiore alla C ed è evidente che ci siamo incontrati grazie alla sua volontà di venire qui da noi. Ha prevalso il fattore emotivo e la voglia di essere in un ambiente a lui familiare“.
Le parole di Ragatzu
“Ringrazio il presidente per le belle parole. La volontà di tornare c’è sempre stata. Voglio dare un buon contributo perché credo che la squadra sia molto forte e abbiamo giocatori importanti. Sono venuto per dare una mano”. Con che condizione arrivi a Olbia? “Mi sono sempre allenato in questo periodo. Ho fatto un programma con mio padre e mio fratello Mauro. Non mi sono mai fermato del tutto e lo devo soprattutto alla mia famiglia e a mia moglie che mi hanno tenuto attivo in un periodo in cui ero svincolato“. Rapporto con Canzi? “Ci conosciamo dall’anno scorso, lui è una brava persona che porta sempre rispetto e noi da giocatori vogliamo sempre seguirlo“. Dove e come giocherai? “Trequartista o seconda punta non fa differenza. Dove decide il mister va bene, sono ruoli a me congeniali e giocherò dove poter fare il meglio“. Serie B e Arezzo? “Ci sono stati dei contatti ma il mio pensiero di venire a Olbia c’è stato fin dall’inizio. Per me è importante essere qui e poter dimostrare quanto valgo. Domani sono convocato“. Che obiettivi porsi ora a Olbia: “La squadra può puntare in alto perché c’è qualità e c’è un bel gruppo. La classifica cambierà ma non per me ma perché c’è valore in questa squadra“. Cosa è mancato all’Olbia? “Serve solo uno sblocco, anche in avanti abbiamo tanta qualità. Un commento sui giovani come Marigosu, Gagliano e Ladinetti. Giocatori con qualità e Gagliano ha già dimostrato di essere fortissimo. Per me possono essere decisivi“. Dispiacere per lasciare Cagliari? “Mi spiace, ovvio. Ma non ho nessun rammarico. Sono rimasto un po’ deluso ma si rispettano le scelte societarie“. Temi le aspettative qui a Olbia? “No, io sono pronto per lavorare sul campo e anzi mi do più aspettative di quante ne danno gli altri su di me“. Concorrenza in avanti? “La concorrenza è sempre positiva. Più hai qualità più vai avanti in classifica“. Ricordo del primo Ragatzu a Olbia? “Arrivavo da un periodo difficile e grazie all’Olbia sono tornato un buon giocatore e ho riconquistato la Serie A“.
Roberto Pinna