Per la scelta del futuro in panchina l’Olbia si è data tempo due settimane. La data di scadenza è stata fissata dal presidente Alessandro Marino. Ma, stando alle parole del patron dei galluresi: “La priorità al momento non è il rinnovo dell’allenatore Max Canzi“. Una frenata un po’ in controtendenza con il bel finale di stagione che, rallentamento fisiologico finale a parte, ha portato i bianchi fuori dalla zona salvezza e fino al sogno sfiorato dei playoff.
La riflessione
La società si è presa del tempo per riflettere, non tanto sul tecnico ma sulla programmazione della prossima stagione. Dalla riforma dei campionati, ai nuovi possibili partner commerciali, passando per le strutture fino al reale budget che darà il peso delle ambizioni della prossima annata in Lega Pro dei galluresi. Come dire: prima vediamo chi saremo e in che contesto lotteremo, e poi via ai dialoghi su chi ci guiderà. Da entrambe le parti è stata espressa la volontà di continuare insieme, Canzi lo ha ribadito più volte in questo finale di stagione e lo stesso ha fatto il presidente Marino dopo l’ultima gara contro il Grosseto. Ma la decisione di rimandare il tutto a una tavola rotonda più allargata può essere vista in due modi. Da un lato la volontà di non farsi prendere dalla frenesia. Gli ultimi mesi hanno esaltato la piazza ma non va dimenticata la parte iniziale di campionato e qualcosa nel progetto andrà sicuramente rivisto. Dall’altro lato invece potrebbe essere proprio questa conclusione in risalita ma senza il lieto fine che lascia più di qualche ombra su quello che poteva essere e che invece non è stato. L’Olbia formato 20-21 ha fatto un signor campionato di Lega Pro ma le ambizioni estive erano alte. E forse anche per capire quali obiettivi mettersi in futuro la dirigenza ha scelto di fermarsi un attimo a ragionare prima di ripartire subito con Canzi.
Parole
A giudicare la stagione dell’allenatore dei bianchi è stato anche il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, attore fortemente interessato alla crescita dell’Olbia data la partnership con i galluresi e il trampolino di lancio che rappresenta l’altra, unica, squadra tra i professionisti per i tanti giovani in arrivo dalla sua Primavera. “Per l’Olbia – ha detto Giulini – è stato un girone andata complicato, con una squadra giovane e un allenatore alla prima esperienza tra i professionisti, che ha avuto anche un po’ di difficoltà a trovare la quadra“. La quadra non trovata subito da Canzi, un altro aspetto che peserà nelle riflessioni del club olbiese per il futuro? Senza dimenticare però che Marino nel momento più difficile della stagione nel girone d’andata è intervenuto in prima persona difendendo il tecnico e mettendo spalle al muro alcuni giocatori. Insomma, l’anello c’è, la location pure e parte della banda musicale è già arrivata. Ma questo matrimonio ancora s’ha da fare.
Roberto Pinna