Dopo la pausa natalizia riprende il campionato di Serie C anche per l’Olbia di Max Canzi. Il tecnico, ex Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida in trasferta al Novara di domenica 10 gennaio. Sfida delle 15 sul campo Silvio Piola che seguiremo in diretta grazie al live del nostro inviato Claudio Inconis. Gara importantissima per entrambe le squadre che hanno gli stessi punti, 18, in classifica e che vogliono staccarsi dalla pericolosa zona playout. Di seguito le parole di Canzi:
Novara subito gara importante, come ci arriva l’Olbia? “Partita fondamentale come lo sono tutte, non siamo nella posizione di poter sottovalutare nessuna squadra. Il Novara è stato costruito per lottare per ben altri obiettivi rispetto alla salvezza. Noi arriviamo da una buona striscia positiva ma la sosta può cambiare anche l’inerzia del torneo. Dobbiamo essere bravi a restare concentrati e fare risultato“.
La sosta quando incide: “Noi fisicamente stiamo bene, avevamo bisogno di staccare un po’ sull’aspetto mentale. Abbiamo giocato tanto e con gare ravvicinate. Quando giochi spesso per una squadra giovane come noi era importante recuperare“.
Assenze e recuperi: “Abbiamo la rosa abbastanza al completo, Belloni e Gagliano stanno completando il percorso di recupero però ancora non rientrano. Fuori c’è Dalla Bernardina per un problema al ginocchio. Per il resto la squadra c’è e moralmente ho visto una buona squadra che è conscia di potersela giocare contro tutti“.
Un Novara in crisi di risultati e di condizione? “Incontrare il Novara è sempre difficile, a prescindere dalle assenze. Sono in difficoltà come numero. Ieri hanno esonerato anche il direttore sportivo. Loro si sono allenati di più anche nelle feste, firmando una liberatoria con i giocatori che hanno rinunciato alle vacanze. Questo ci fa capire che i giocatori sono consci della situazione e vogliono uscirne. Negli anni però ho capito che non sempre lavorare di più è così importante. Alle volte conta quasi di più il recupero fisico“.
Mercato, cosa manca all’Olbia e quale futuro di Marigosu? “Sono contento dei giocatori che ho, qualcuno non ha reso come mi sarei aspettato ma io non ho chiesto giocatori e non chiederò rinforzi. Sono contento dei giocatori che ho ma sono conscio che qualcuno può e deve fare meglio. Ma il tempo è galantuomo e tutti dimostreranno il loro valore. Se poi qualcuno è scontento e chiede di andare via è un altro discorso, ma non c’è nessuna situazione del genere in questo momento. Chiaro che se dovesse capitare un’occasione non sono un pazzo a rifiutare a prescindere. Ma ripeto: abbiamo dato continuità ma non abbiamo fatto ancora nulla“.
Come vive un allenatore momenti come quelli che sta affrontando il Novara e come quelli che tu hai affrontato a inizio stagione? “Devi sempre essere lucido nel calcio, mai farsi prendere dall’emotività. Hai il dovere di cambiare le cose ma non devi dare l’impressione di non brancolare nel buio. Anche ogni cambio va ponderato. Cercare la scossa a caso non paga mai. Ma la fortuna di ogni allenatore è la società alle spalle e la fiducia del club. Io ho avuto questa fortuna. Presidente e direttore sportivo mi sono sempre stati molto vicini. L’importante è non lavorare con un orizzonte a sette giorni. Si dice tanto perché in Italia non giocano i giovani, la verità è che non si dà abbastanza tempo“.
La tua posizione sui vaccini ai gruppi squadra è simile a quella del presidente Marino? “Sono l’ultimo al mondo che può permettersi di parlare di vaccini. Sento che tutti parlano di tutto ormai, io non mi permetto. Credo che in questo momento non ci sia ancora la possibilità di stabilire se vaccinare o meno i gruppi squadra. Meglio dare precedenza alle categorie a rischio per fasce d’età e mestieri. Il calcio non credo rientri nelle priorità del ministero della Salute. Quando sarà il mio turno mi vaccinerò, bisogna fidarci della scienza“.
Senza Cadili per squalifica: difesa a 4 con Pitzalis o Pisano? “Abbiamo diverse possibilità, sia con Checco e Pitzalis ma anche Secci che si sta allenando bene da tempo. Cadili si è guadagnato il posto a suon di prestazioni e per noi è un giocatore importante per continuità in campo“.
Roberto Pinna