Vigilia dell’anticipo del Girone A della Serie C per l’Olbia di Max Canzi, che sabato 30 gennaio ospiterà l’Alessandria al Nespoli. Live testuale su Centotrentuno della gara dalle ore 12.30. Bianchi che devono riscattare l’ultima sconfitta in campionato a Pontedera, 2-1 il finale, ma anche la brutta giornata no avuta proprio contro l’Alessandria nel girone d’andata, con la partita che terminò 4-1. Olbia che si presenta alla sfida contro l’Alessandria senza Dalla Bernardina e Gagliano, con l’ex Cagliari che ancora non recupera dal problema all’infiammazione del tendine del piede.
Queste le parole del tecnico dei galluresi Canzi in vista della gara:
Come si riparte dopo una sconfitta come quella di Pontedera? “Dobbiamo ripartire dall’aspetto positivo delle sconfitte: mettono in evidenza gli errori. E abbiamo lavorato su quelli che sono stati i nostri errori. Dopo 8 risultati utili consecutivi però ci stava perdere una gara. Sarebbe stato bello non perdere più ed è successo contro una squadra contro cui meritavamo di più“.
Ladinetti tornato play? E cosa teme dell’Alessandria? “Riccardo ha fatto un’ottima gara a Pontedera sulla fase di possesso. Lui quando può giocare tanti palloni si esalta. Vuole sempre la palla e ti permette di uscire palleggiando. Sul gol ha sbagliato ed è uscito male, gli ho detto che è stato un “babbazzo”. Noi abbiamo la codifica precisa di mandare i calciatori verso l’esterno. Ma è un classico errore di gioventù. Imparerà anche da questi errori. L’Alessandria è una squadra di grandissima qualità, costruita per vincere il campionato. Ha dei giocatori di categoria superiore. Si stanno rinforzando tanto e hanno un tecnico come Longo che è uno da Serie A, e lo conosco bene dai tempi del Torino Primavera. Mi preoccupa il loro attacco alla profondità con Arrighini“.
Quanto è cambiata l’Alessandria rispetto a quel 4-1 dell’andata, che gara vi aspettate? “Ogni volta che perdi o pareggi non fai un gol in più degli avversari. Non guarderei quindi ai nostri problemi in attacco visto che ultimamente stiamo andando a rete con continuità. I numeri dicono che siamo uno dei peggiori attacchi ma dobbiamo migliorare anche la fase difensiva. L’Alessandria è una squadra totalmente diversa da quelle incontrate da noi nelle ultime giornate. Non solo come nomi ma anche come blasone. Hanno tantissima qualità a livello tecnico. Vanno aggrediti perché cercando spesso di giocare possono concederti qualcosina in più. Cosa che squadre come il Pontedera non ti concedono. All’andata noi siamo rimasti in partita fino all’inizio del secondo tempo ma quando perdi 4-1, hai preso sempre 4 gol. Rimane l’amaro in bocca e sono cose che non si dimenticano e c’è voglia di rivalsa. Noi abbiamo grande rispetto di tutti ma paura di nessuno”.
Errori in difesa ripetitivi, sono costati caro a Pontedera. Come mai arrivano con questa continuità? “Stiamo concedendo gol troppo uguali. Ci stiamo lavorando dall’inizio ma dobbiamo continuare su questa strada e lavorare per evitare anche gli errori individuali. Mi spiace perché vedo che i ragazzi si applicano in allenamento su questo fondamentale e chi mi conosce sa che la solidità difensiva è la base di partenza del mio lavoro. Mi fa rabbia che ancora non ci siamo arrivati“.
Cosa sta succedendo a Ragatzu? “Un paio di partite un po’ sottotono ma non esiste un caso Ragatzu. Sta bene fisicamente, si sta allenando bene. Lui vive di emozioni. Lui deve lavorare sulle fasi complicate della partita. Voglio che stia più vicino alla porta, vorrei che vada meno in giro a recuperare palloni. In area in Serie C ci sono pochissimi giocatori come lui“.
Soddisfatto del momento della sua Olbia e della crescita della squadra? “Ora abbiamo un’identità, ci siamo arrivati anche grazie a dei passaggi a vuoto. Siamo passati dal 3-5-2 al 3-4-1-2 al 4-3-1-2. Poi ogni partita ha il suo destino. Se guardate le statistiche di domenica sembrava noi avessimo vinto 3-0 e invece abbiamo perso. Quindi ok l’identità ma non basta“.
Mister, che fine ha fatto Pitzalis? “Siamo in un limbo, dobbiamo capire cosa fare. Ragazzo importante, con un contratto qui che ha reso meno quando è stato chiamato in causa. Siamo in una fase in cui dobbiamo capire e mancano tre giorni alla fine del mercato. Cadili è diventato titolare con le prestazioni e vediamo se Mattia resterà qui a giocare o se andrà a fare esperienza da altre parti“.
Futuro di Ladinetti? “Io mi auguro che resti qui. Sono convinto che questo campionato gli stia facendo molto bene. Riccardo lo conosco benissimo, per noi è un giocatore importante. Conosco di Ladinetti pregi e difetti e credo che questo percorso possa aiutarlo a diventare un giocatore di livello alto. E lui lo sa bene. Se poi ci sono strategie di mercato io mi occupo solo dell’aspetto tecnico. Però io spero resti qui perché il percorso fatto è virtuoso“.
Caso La Rosa? “No, Luca è un giocatore importante per l’Olbia sia quando gioca che quando non gioca. La Rosa è un leader per lo spogliatoio oltre che essere utilissimo quando gioca. Lui ha anche la capacità di subentrare con un livello di concentrazione che altri non hanno. Paga un po’ il cambio di modulo con i titolari a 4 che sono Emerson e Altare. Che non è detto che le gerarchie saranno le stesse da qui alla fine della stagione. Quando giocavo a tre lui ha sempre giocato. Io mi opporrei se mi chiedessero di cederlo. Un ragazzo a cui darei le chiavi di casa mia per come lo stimo. Questa è una squadra che lavora in armonia. C’è un gruppo che viene volentieri al campo. C’è un bel clima“.
Roberto Pinna