Il passato che bussa attraverso i gol del presente e con un occhio rivolto al futuro sotto forma di milioni di euro. Il dilemma sul da farsi, consapevoli di avere le mani legate e che il destino dipende più da altri che da se stessi. La soluzione al problema principe a portata di mano, senza però poter decidere ma solo sperare.
Antefatto
Dall’exploit alle polveri bagnate, dalle panchine a un viaggio in direzione Verona. Della stagione di Giovanni Simeone si è scritto e scritto ancora, le sue prestazioni e le sue reti con la maglia gialloblù parlano ormai da sole. Il passato con la maglia del Cagliari un lontano ricordo, il senno del poi a farla da padrone pensando a ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. Ora l’attenzione è tutta rivolta al futuro, al campionato da portare avanti con l‘Hellas di Igor Tudor e a, chissà, una nuova maglia fin dalla prossima estate. Non da gennaio, nonostante le voci di mercato, non rossoblù, perché quella con il Cagliari sembra ormai una storia finita che scriverà il suo ultimo capitolo con il riscatto da parte del Verona.
Blocchi e futuro
La certezza appare l’acquisto a titolo definitivo degli scaligeri del presidente Setti. Il futuro del Cholito è in sostanza scritto, dopo il prestito oneroso da due milioni di euro e un passaggio completo al Verona che arriverà attraverso il diritto di riscatto pari a dodici milioni. I dubbi sono più sul quando, dunque, che sul come. Certo, non si può escludere una cifra differente, ma il manico del coltello è in mano alla società gialloblù. Nelle ultime settimane il nome di Simeone ha spesso fatto capolino nelle notizie di mercato in vista di gennaio. L’Hellas che pensa all’acquisto definitivo già in questa sessione, le sirene inglesi e spagnole che cantano nelle orecchie del Cholito per cercare di portarlo lontano dalla Serie A. Eppure risulta impossibile un futuro lontano da Verona per l’attaccante argentino, almeno durante questa stagione. Lo dice chiaramente il regolamento FIFA sui trasferimenti, che vieta a un calciatore di giocare partite ufficiali con più di due club in una stessa annata sportiva. Simeone potrebbe sì trasferirsi a gennaio lontano dall’Italia, ma non potrebbe però giocare alcuna gara con il nuovo club. Aspetto che, di fatto, ne esclude una partenza nel futuro più immediato. Galeotti quei sei minuti alla prima giornata di Serie A, quando il Cholito entrò nel finale della gara tra Cagliari e Spezia terminata 2 a 2 all’Unipol Domus.
Incastri
Da Verona però arrivano con sempre più frequenza notizie di un tentativo di riscattare Simeone in anticipo. Passaggio possibile, magari con una riduzione del prezzo già fissato a dodici milioni. Il Cagliari, che è bloccato sul mercato dal famoso indice di liquidità, potrebbe così accettare una trattativa al ribasso pur di avere contanti freschi subito, piuttosto che aspettare il riscatto previsto per giugno. Il Verona, dal canto suo, correrebbe il rischio di eventuali infortuni – o cali vertiginosi nelle prestazioni – riuscendo però d’altro canto a risparmiare. Senza dimenticare che una possibile retrocessione dei rossoblù cambierebbe ulteriormente la situazione. L’Hellas, peraltro, potrebbe a quel punto portare avanti le trattative per Simeone su altri tavoli, con diversi club esteri interessati. Il Cholito non avrebbe la possibilità di vestire la nuova maglia fin da gennaio, come da regolamento Fifa, ma non sarebbe illogico pensare a una pretendente che – pur di anticipare la concorrenza – provasse ad acquistarlo già nelle prossime settimane per poi lasciarlo in prestito in Veneto fino a giugno.
Conteso
La lista di chi viene dato molto interessato a Giovanni Simeone è abbastanza lunga. In primis il sempre valido Leeds, che provò a comprare l’attaccante già quando vestiva la maglia rossoblù, in un tardo settembre del 2020 in una doppia trattativa assieme a Nahitan Nández, con il rifiuto di Giulini di fronte a un’offerta da 50 milioni complessivi per i due sudamericani. Sempre in Inghilterra non ha tolto gli occhi di dosso dal Cholito il West Ham, e anche gli Hammers provarono a prelevare in prestito con diritto di riscatto Simeone nel gennaio di un anno fa senza successo. Ai due club da sempre interessati all’argentino si sarebbe aggiunto l’Everton di Rafa Benitez, a caccia di un sostituto del futuro partente Calvert-Lewin e pronto a versare venti milioni di sterline per averlo. Ci sono poi le spagnole, con in testa il Siviglia e con la suggestione Atletico Madrid di papà Diego.
Tutti discorsi che però interessano poco al Cagliari. I rossoblù, infatti, non hanno previsto né un contro riscatto né una percentuale sulla futura rivendita nell’accordo che ha portato alla cessione di Simeone al Verona. E ora, viste certe offerte che arrivano soprattutto da Oltremanica, i rimpianti non sono pochi. L’unica possibilità resta quella di provare a chiudere fin dai prossimi giorni un riscatto anticipato con il club del presidente Setti. Non senza perdere qualcosa, ma riuscendo così almeno a risolvere il noto problema dell’indice di liquidità e poter agire con maggiore libertà sul mercato. Aspetto non da poco, perché la permanenza in Serie A vale più di uno sconto sul prezzo del Cholito.
Matteo Zizola