Le nostre valutazioni sui ragazzi di Max Canzi dopo la gara di Lega Pro tra Olbia e Albinoleffe, nella partita vinta dagli ospiti per 2-1
Tornaghi – 6 Brividino continuo sui palloni che spiovono in area, ma sui gol questa volta può oggettivamente poco o nulla. Bene nella ripresa su alcuni interventi centrali dove lui blocca sicuro.
Arboleda – 6 C’è un Arboleda che spinge e un Arboleda che difende. Molto meglio la prima versione. Va anche vicino al gol ed è uno degli ultimi ad arrendersi facendo continuamente avanti e indietro sulla sua fascia.
La Rosa 5.5 – Sporco ma efficace in fase difensiva, ma ogni tanto anche lui, nonostante l’esperienza, perde il filo. Come in occasione della punizione, molto generosa, concessa nella ripresa e dalla quale nasce il 2-1 ospite. (Dall’83’ Gagliano – Si rivede dopo tanto tempo e ha anche un’occasione per brindare subito con il gol. Ma dovrà ancora aspettare. Giudizi rimandati a quando avrà più minuti a disposizione S.V.)
Demarcus – 5.5 Dalle sue parti si balla il twist perché è la fascia preferita degli ospiti con l’ispirato Borghini. Difficile però chiedere la luna a un giocatore del 2000 che non giocava dall’ottava giornata di campionato. (Dal 77′ Secci – 6 Un 2003 di personalità, alla quinta presenza in stagione in Serie C impatta bene e prova anche a impostare con successo, non male per un terzino mancino di 18 anni).
Occhioni 5.5 – Si sbatte per fare quello che gli viene chiesto: di tutto un po’. Compito complicatissimo per un giocator esperto, figuriamoci per un 2001. Non eccelle in nulla non a caso ma comunque apprezzabile la sua voglia in ottica futuro. di combattere (dal 57′ Belloni 6 – Impreciso, ma con coraggio. Entra con la voglia giusta).
Biancu – 6.5 Mi illumino di Biancu. Dipinge arcobaleni anche in pomeriggi di sole. Traversa (e che gol sarebbe stato), filtranti e calci piazzati al bacio. Conferma di essere in ottima forma nell’ultimo periodo. Leggerino in marcatura nella seconda palla sulla seconda rete, per usare un eufemismo. Insomma: sfortuna, classe e un po’ troppa leggerezza. C’è tutto Biancu in questa prova. Comunque il migliore tra i ragazzi di Canzi.
Pennington 4 – Autogol ed espulsione: no, non è la sua giornata. Ha anche un’ottima occasione in ripartenza nella ripresa e in generale sembra stare nel vivo dell’azione ma va fuori giri in occasione del rosso quando ingenuamente alza la gamba in intervento in scivolata.
Marigosu 5 – Premiata pasticceria Marigosu da Decimomannu fatica ad accendersi rispetto al passato in rossoblù. Quando ha palla tra i piedi il profumo è quello del forno buono ma quanti errori di gestione e di lettura di gioco. Crescerà. (dal 57′ Lella 6 – Non vincerà concorsi di stile e bellezza in campo ma è tremendamente efficace. Entra per dare fisico ed equilibrio e ci riesce alla grande).
Ragatzu – 6 Il peperoncino di Quartu segna su rigore ma non pizzica quasi mai. Lui che può essere habanero piccantissimo va a sbattere sul muro dell’Albinoleffe e a volte si isola troppo. La classe palla al piede varrebbe però da sola il prezzo del biglietto. Frase che in tempi di pandemia è invecchiata malissimo.
Udoh – 6.5 In attacco è l’unico che accende la luce e chiude la porta. A volte litiga anche con se stesso però si guadagna il rigore e quando l’Olbia è pericolosa quasi sempre c’è la sua firma.
Allenatore Max Canzi – 5.5 I suoi hanno mille alibi ma l’approccio alla gara è da dimenticare. Così come la gestione e alcune leggerezze che sono costate i gol. Specie sull’espulsione di Pennington e sulla seconda punizione concessa da La Rosa. Atleticamente l’Olbia non è sembrata nemmeno così fuori dalla partita, anzi. Fino alla fine i bianchi sono stati bravi a provarci. A lui però il compito di cambiare la mentalità, oggi vero anello debole di quest’Olbia.
Roberto Pinna