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Le Pagelle | Cagliari Primavera in letargo, si salva solo Ciocci

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Le nostre valutazioni sui ragazzi allenati da Alessandro Agostini dopo la sfida di campionato tra Cagliari e Atalanta alla Sardegna Arena valida per la settima giornata del girone di ritorno del Primavera 1.

Ciocci 6 – Se la partita resta aperta fino alla fine il merito è in gran parte suo. Compie almeno due interventi decisivi. Su qualche uscita non è sicurissimo ma in generale la sua è una buona prova. Sui gol può poco.

Iovu 5 – Vive la gara con la serenità di un metalmeccanico della Bassa padovana al risveglio alle 4 di mattina prima di entrare in fabbrica. E infatti quando c’è da essere ruvido non sbaglia, tanti errori invece quando bisogna gestire o giocare sul velluto.

Michelotti 5– Sbaglia tutto il possibile nel primo tempo, e Gyabuaa si diverte in un paio di occasioni a saltarlo con il tunnel. Cresce nella ripresa e ha una palla gol netta per l’eventuale pareggio sull’1-0 bergamasco. Pecca però nella gestione di tanti passaggi.

Boccia 5 – Questa volta sbaglia tanto anche lui nell’ormai solito ruolo di terzino. Un segnale del momento negativo che sta attraversando la squadra di Agostini

Conti 5.5 – Poco nel vivo dell’azione. E per un regista è la critica più pesante possibile. Costretto a inseguire tanto e infatti perde presto la bussola della partita.

Cusumano 6 – Dei centrali è quello che salva di più sulle tante sortite offensive atalantine. Nel primo tempo sulla linea su tiro di Oliveri salva il risultato. Ma è solo l’antipasto della gara di fatica che lo attende. (dall’84’ Sangowski S.V.– Ha bisogno di una tintarella ed entra per gli ultimi minuti di sole alla Sardegna Arena. Il tempo per gustarsi il raddoppio degli ospiti).

M. Tramoni 4.5 – Nel finale prova ad accendersi ma la sua non è certo la partita di chi ha già un po’ di esperienza tra i professionisti. Nel primo tempo sbaglia ogni pallone che tocca. Peccato, perché l’esterno duttile visto in Coppa Italia e in sprazzi di Serie A con Di Francesco aveva fatto ben sperare.

Kouda 5 – Ciondola tra centrocampo e attacco. In teoria dovrebbe fare la mezzala di inserimento ma non riesce a imporsi in nessuna delle due fasi di gioco. Rischia con qualche retropassaggio molto velenoso. Esce all’intervallo, giornata no. (dal 46′ Desogus 6 – Inutile girarci troppo intorno: palla al piede sembra essere il giocatore con più talento di questa Primavera. Inventa e ricama, la palla con scavino con cui serve Contini per il potenziale 1-1 grida ancora vendetta perché era una vera e propria perla).

Luvumbo  5.5 – Ondulante e votato all’usucapione del pallone. Ma gli va dato merito di essere l’unico che nel primo tempo prova a creare qualcosa per i sardi. Sbaglia però tantissimo e spesso tiene troppo la palla senza servire i compagni. La strada verso la maturazione tattica è ancora lunga. (Dal 57′ Contini 5 – Il “Lunga marcia 5B”, il razzo cinese che preoccuperà le nostre teste nella nottata, sta sorvolando sopra l’Italia prima della sua caduta. Contini prova a buttarlo giù anzitempo con una serie di tentativi. Poi ha l’occasione del pari e spreca con una sufficienza enorme).

Delpupo 5.5 – Partiamo da una premessa: vederlo così indietro a fare la mezzala è un delitto alla sua classe. In questa stagione tatticamente starà maturando sicuramente tanto, ma un po’ del suo guizzo in avanti manca a questa squadra. Detto questo quando imposta sbaglia quasi tutti i palloni. Anche lui può dare di più. (dal 64 Cavuoti 6 – Impatta bene e nonostante sia un trequartista con doti offensive prova a ridare equilibrio alla squadra).

Masala  5 – Fatica ad accendersi e lentamente si spegne nella lotta sulla fascia. Mai veramente imbeccato dai compagni. Ha una palla per il contropiede nella prima frazione ma spreca tentando un dribbling di troppo. Tempi duri. (dal 46′ L. Tramoni 6 – Entra e fa chiedere a tutti i presenti alla Sardegna Arena come mai non sia partito dal primo minuto. Dribbling e strappi, ma dura solo 30-35 minuti. Poi anche lui si intestardisce e inizia a giocare troppo da solo.

All. Agostini 4.5 – Sperimenta tanto ma il suo gruppo fatica a ritrovare l’identità mostrata fino a qualche settimana fa. La classifica ora fa paura. Non convince molto il tridente leggero e le quattro partite consecutive senza segnare sono una conferma. Prova a dare qualità al centrocampo inserendo diversi calciatori con doti da attaccanti (Kouda, Delpupo, Cavuoti) ma la verità è che a questa rosa mancano dei metronomi e dei mastini e l’assenza di Kourfalidis per infortunio sta pesando come un macigno.

Roberto Pinna

 

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