Le nostre valutazioni sui ragazzi di Alessandro Agostini dopo il recupero di Primavera 1 tra Cagliari e Bologna nel centro sportivo di Asseminello.
D’Aniello – 7.5 I compagni gli vogliono talmente bene che cercano di metterlo in tutti i modi in difficoltà. Lui abbozza un “Grazie, non dovevate”, come allo shampoo in regalo dalla solita zia a Natale, ma poi decide di prendersi la scena con una serie di chiusure da portiere vero.
Zallu – 5 Sfortunato in occasione del vantaggio iniziale del Bologna, con la sua deviazione che batte D’Aniello. Spesso sul suo lato va in scena una sagra senza il rispetto del distanziamento sociale e lui non sa bene che provvedimenti prendere. Da apprezzare però la voglia con cui prova a dare una mano da adattato nel ruolo.
Cusumano – 4 Si fa trascinare dal clima da pennica post pranzo con cui il Cagliari inizia la gara e dopo una manciata di minuti saluta tutti con una trattenuta troppo evidente in ripartenza avversaria. Fallo ingenuo, anche se il rosso è molto fiscale. Gara da dimenticare in fretta.
Boccia – 5.5 Oggi balla anche lui, in un paio di ripiegamenti è molto utile ma non offre le solite certezze. Non tira mai indietro la gamba ma da uno come lui ti aspetti sempre qualcosa in più.
Schirru – 5.5 Gira le carte del match e pesca la Luna Nera. Dura vita quella del filtro in mezzo al campo quando i tuoi devono inseguire quasi per 90 minuti interi con un uomo in meno. Difficile dare troppe colpe alla sua imprecisione, che spesso c’è, vista la fatica e il sudore che lascia sul campo di Asseminello.
Palomba – 5 Non una gara come quelle a cui ci aveva abituato in questa stagione. Spesso in ritardo, sbaglia alcuni interventi e dalle sue parti si passa con troppa facilità nel primo tempo (Dal 46′ Iovu – 5.5 Non ha l’eleganza di Nadia Comăneci. Però spesso con la sua altezza dà una mano sui tanti cross degli avversari. Rischia tanto con un tacco poco ragionato in area, lo salva il solito D’Aniello).
Desogus – 6 Non è partita per il bel gioco. Situazione che non lo avvantaggia, spesso si intestardisce nel dribbling e perde palla però corre tanto, fa continuamente avanti e indietro, ed è uno dei pochi che prova ad accendere la luce rossoblù nella prima frazione (dal 55′ Luvumbo – 5.5 Guarda un po’ di partita dalla panchina e un po’ dall’esterno destro del campo. Si accorge di essere entrato nei minuti finali quando prova una serie di strappi, tenta anche un tiro ma chiude troppo).
Kouda – 5.5 Ciondola come uno yo-yo dal filo troppo lungo ma in avanti è uno dei più efficaci dei suoi. Con il fisico che ha potrebbe essere più incisivo in fase di non possesso ma per la duttilità tattica che possiede si sacrifica tanto. Non era semplice fare di più. (dal 74′ Piroddi 6 – Monolite rossoblù, entra per fare esperienza e per mettere centimetri quando la gara si fa rusticana).
Contini 6 – Oggi ha la precisione di un arciere alle prime armi, bendato. Però è l’ultimo ad arrendersi e prova a fare almeno un paio di reparti da solo. Dura, durissima incidere con queste premesse.
Cavuoti – 5 Fa il pendolo ma sente spesso le campane, specie in fase difensiva. Va meglio quando attacca ma pecca di precisione negli ultimi metri. Patisce tanto la densità bolognese in mezzo ed esce stremato a inizio secondo tempo (dal 55′ Conti 5.5– Entra con la serenità di Mario Brega dentro a un osteria romana, subisce pronti via un fallo da arancione e si fomenta ancora di più. Però fatica ad accendere la sua classe, specie da fermo).
Masala – 6 Gel, axe e musica a palla. Sembra partire con la grinta giusta, quella da febbre del sabato sera per le vie di Sorso. Un paio di strappi ma dopo l’espulsione di Cusumano è lui a lasciare il posto a Sulis per un atteggiamento più coperto dei suoi (dal 23′ Sulis – 5.5 Sbaglia parecchio in fase difensiva anche se a sua discolpa va detto che deve proteggere il lato forte degli ospiti. Coraggioso in spinta offensiva).
All. Agostini – 5.5 Il suo Cagliari sbaglia l’approccio. Prima rischia dopo 20 secondi e poi si complica la gara con un’espulsione ingenua. Il rammarico è grande perché i suoi tengono anche in 10 uomini la sfida al Bologna e senza quell’episodio avrebbero portato a casa forse un altro risultato. Forse la squadra si è sentita appagata dopo la manita alla Fiorentina? In più serve una risposta più convincente dalle “seconde” scelte.
Roberto Pinna