Una sfida tendenzialmente corretta, un errore individuale che costringe il direttore di gara a estrarre un doppio cartellino senza poter fare diversamente. Udinese-Cagliari non è stata una partita difficile da gestire per l’arbitro designato da Gianluca Rocchi, Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo, arrivato alla direzione numero 95 in Serie A e protagonista di una prestazione lineare e coerente al netto di alcuni errori comunque non determinanti.
Ahi Makoumbou
Passano pochi minuti ed ecco arrivare la prima ammonizione, decisione automatica che diventerà fondamentale nel corso del primo tempo. Il fischietto classe ’81 punisce correttamente con il giallo la trattenuta al limite dell’area di Makoumbou su Payero dopo che il centrocampista rossoblù aveva perso un pallone pericoloso per poi bloccare un’azione d’attacco promettente dell’Udinese. Sanzione per SPA ineccepibile. Al 13′ ancora Makoumbou protagonista con Lucca che chiede un calcio di rigore dopo un pallone conteso con l’ex Maribor. Bravo Manganiello a lasciar correre, non c’è nessuna infrazione del difendente che, oltre a una leggera trattenuta – comunque reciproca – interviene sul pallone con il piede. Al 15′ manca l’ammonizione su Payero per imprudenza, con il centrocampista dei friulani che involontariamente “calpesta” il tallone di Zappa. Al 27′ decisione particolare del fischietto piemontese quando ferma il gioco dopo una sbracciata di Davis a Marin per poi restituire il pallone scodellato ai padroni di casa. Manca la punizione per il Cagliari nonostante non ci fosse né volontarietà né violenza nella manata dell’attaccante al giocatore romeno. Al 29′ l’episodio che cambia il corso della gara: Makoumbou viene saltato a metà campo da Payero in una ripartenza dopo azione d’angolo, i due giocatori incrociano la corsa e il rossoblù tocca il bianconero. Inevitabile per Manganiello mostrare il secondo giallo per SPA, decisione ineccepibile. Al 33′ potrebbe starci il giallo per Lucca che, nel tentativo di prendere il tempo in verticale su Luperto, allarga il braccio colpendo il difensore del Cagliari. Infine la prima frazione si chiude con il gol del vantaggio per l’Udinese, con Lucca che viene tenuto in gioco da Adopo sul bel cross dalla destra di Kamara. Reta convalidata dopo un rapido silent check e confermata anche dalle immagini del SAOT proposte poco dopo.
Ripresa
Il secondo tempo vede Manganiello continuare sulla stessa falsariga del primo. Ossia non punendo trattenute leggere e lasciando correre quando la sensazione è quella di un giocatore che si lascia andare con troppa facilità. Al 49′ un ulteriore esempio che si vede poco sui campi di Serie A, quando Deiola sbilancia sì Lovric sulla zona laterale del campo, ma il centrocampista dell’Udinese non fa niente per restare in piedi. Dopo essere caduto, Lovric prende il pallone tra le mani aspettandosi un fischio a favore, invece il direttore di gara comanda una punizione per il Cagliari proprio per il fallo di mano del bianconero. Al 50′ Touré cade appena dentro l’area del Cagliari, protesta, ma è lui stesso a inciampare sulla sfera e non Adopo a commettere fallo. Al 64′ arriva il giallo per Lucca per proteste dopo un presunto rigore per l’Udinese richiesto dall’attaccante. Rigore che non viene giustamente assegnato da Manganiello nonostante il fallo di mano di Azzi sia evidente, ma arrivato da un rinvio ravvicinato di Mina, con pallone veloce e braccio in posizione congrua. Azione che peraltro sembrava viziata dalla posizione irregolare di Ehizibue nel suo sviluppo. Al 67′ si lamenta nuovamente Lucca per un contrasto con Luperto in area: dopo un rinvio della difesa rossoblù, i due incrociano la corsa a palla lontana ed è corretto lasciar correre. Al 75′ Luvumbo e Touré rincorrono assieme un pallone in profondità, cadono entrambi dopo reciproche trattenute peraltro leggere e Manganiello giustamente lascia andare il gioco. Al 78′, in occasione del 2-0 di Davis, l’azione parte da un anticipo di Touré sempre su Luvumbo. C’è una leggera spinta e un tocco tra le gambe del difendente e dell’attaccante da normale dinamica di gioco, come da copione e in maniera coerente il fischietto di Pinerolo non interviene e il VAR Matteo Gariglio nemmeno, tagliato fuori da un giudizio che per protocollo va lasciato al campo. Infine gli ultimi due gialli, il primo mostrato ad Azzi per uno scontro con Kabasele, ma in questo caso Manganiello prende una topica non essendoci nessuna irregolarità meritevole di sanzione disciplinare; il secondo a Touré e anche qui appare esagerata la decisione dell’arbitro perché è vero che il difensore impatta con il gomito su Lapadula in situazione di palla inattiva offensiva per i friulani, ma la differente stazza giustifica ampiamente il contatto non volontario e derubricabile a scontro di gioco.
Matteo Zizola