Quella che ci aspetta sarà la stagione della prova del nove per il Cagliari. L’obiettivo dichiarato è fare meglio, anche perché peggio delle ultime stagioni vorrebbe dire retrocessione, cercando però di ridimensionare ingaggi e acquisti, e snellendo la rosa con delle cessioni. Alcune di queste importanti. Una ricetta con pochi ingredienti ma saporita, quelle più complicate.
La Grande Sfida
Per Capozucca, Giulini e Semplici questa sarà l’estate della Grande Sfida. La squadra costruita sull’onda dell’entusiasmo del Centenario, e soprattutto sulle monete provenienti dalla cessione di Barella all’Inter, ha chiuso prima 14esima e poi 16esima in Serie A. Due anni, quattro allenatori. Prima Maran, poi Zenga, poi il nuovo corso Di Francesco e infine il salvatore Semplici. Si riparte da quest’ultimo dopo giorni di colloqui e condivisione di idee. Primo obiettivo svecchiare la rosa, anche se poi a guardare bene il Cagliari 20-21 è la quarta formazione più giovane per media a partita dell’ultimo campionato. E soprattutto con la gestione Di Francesco l’utilizzo contemporaneo di molti profili di prospettiva, ma ancora poco maturi, non ha portato dei grandissimi benefici dal punto di vista dei risultati.
Ingaggi e cessioni
I test da superare però stanno non solo nel mercato in entrata, con dei giovani bravi ma non ancora troppo cari da scovare, ma soprattutto in quello in uscita e nei rinnovi dei giocatori presenti in rosa. Uno dei grandi difetti del Cagliari 20-21 è stato quello di non essere riuscito a monetizzare da una grande cessione. E più in generale quello di non essersi liberato di alcuni calciatori rimasti fuori dal progetto. Birsa ha salutato solo dopo un accordo personale con il club, Bradaric, Oliva, Farias e compagnia sono tutti andati via solo in prestito. Gli acquisti non sono stati seguiti da un giusto numero di partenze e ora a Capozucca toccherà il compito di ridurre il numero di calciatori in rosa, il prima possibile, pur lasciando delle valide alternative a Semplici. C’è poi il discorso dei rinnovi, con quelli già fissati dallo stesso direttore sportivo con Ceppitelli e Deiola. Balla però anche la situazione di Joao Pedro. Il calciatore è il miglior marcatore brasiliano degli ultimi tre anni e ha rinnovato nel 2019, prima dell’exploit da goleador. La tecnica societaria mostrata con gli ultimi rinnovi è quella di voler prolungare spalmando parte dell’ingaggio. Una strategia però che difficilmente potrà essere usata con il numero 10. Fermo restando che se arrivasse un’offerta da 15-20 milioni i rossoblù valuterebbero un’eventuale partenza del capitano. Che resta ovviamente al centro del progetto salvo proposte irrinunciabili. Insomma, i temi sul tavolo sono tanti e complessi ma la Grande Sfida del Cagliari è cominciata. Tagliare, investire meglio e creare un progetto vincente, dopo aver fatto chiudere in anticipo un po’ troppe start-up rossoblù.
Roberto Pinna