Una prima volta storica per il settore giovanile del Cagliari in epoca recente, sicuramente dalla riforma del campionato Under 19. Gianluca Contini, infatti, è diventato il capocannoniere del Primavera 1, torneo chiuso dai ragazzi di Agostini con una sconfitta per 2-0 in casa della Juventus.
Vittoria
Diciotto reti per Contini, che ha vinto in scioltezza lo scettro di bomber del campionato nonostante lo zero alla voce gol nell’ultima stagionale con i bianconeri. Al secondo posto con 15 reti proprio lo juventino Da Graca, che per gran parte del Primavera 1 ha lottato con l’attaccante ex settore giovanile dell’Empoli prima dell’infortunio che lo ha fermato nelle ultime settimane. Terzo gradino del podio per il fantasista dell’Empoli Baldanzi a quota 14, giocatore di cui si parla un gran bene per i colpi del 10 puro. Posizione condivisa con Di Stefano, bomber della Sampdoria capace di vincere la stagione regolare e presentarsi ai playoff, a sorpresa, da prima in classifica. Il secondo miglior marcatore rossoblù invece è il trequartista Desogus con 9 centri, cinque invece quelli realizzati dal 2002 angolano Luvumbo.
Futuro
La vittoria del titolo personale per Contini è il giusto merito per un Cagliari di Alessandro Agostini dalle due facce in stagione. In crisi e senza identità nella primissima parte e poi spettacolare e imprevedibile, pur se con qualche blackout di troppo ogni tanto, nella seconda parte del Primavera 1. Un bravo a mister Agostini perché riportare la nave sulla giusta rotta dopo le sbandate iniziali non era semplice, soprattutto al primo anno da primo allenatore in assoluto. Dopo la vittoria del titolo di capocannoniere per Contini crescerà l’interesse mediatico e quello sul mercato, anche se il destino dell’attaccante pare già scritto. Il classe 2001 verrà probabilmente premiato con almeno una parte di ritiro con la prima squadra rossoblù di Semplici e poi girato in prestito ai “cugini” dell’Olbia, per provare a maturare con Max Canzi in panchina, che bene lo conosce dagli anni insieme in Primavera. Per ora questa è la strada tracciata, salvo colpi di scena in corso d’opera.
Roberto Pinna