Prima di tutto non retrocedere. Il diktat dentro Asseminello è chiaro da tempo, ancora prima dell’esonero di Di Francesco. E vale ora più che mai dopo l’ultima sconfitta esterna in casa dello Spezia. Le belle parole estive sul progetto, i giovani e il calcio divertente sono state accantonate per estrema necessità. Un aspetto che si riflette non solo nelle conferenze stampa in casa Cagliari ma anche e soprattutto in campo. Ma quanto questa disperata rincorsa salvezza influenzerà il futuro della squadra sarda, al di là di come andrà a finire?
Progetto iniziale
L’idea iniziale della dirigenza rossoblù era chiara: porre le basi per un futuro interessante valorizzando alcuni giovani, o comunque giocatori futuribili sul mercato, tra quelli presenti già in rosa oppure tra quelli presi sul mercato estivo. Da qui la titolarità praticamente inamovibile di Walukiewicz per tutta la prima parte di stagione, l’esperimento Zappa al primo anno in A, la scommessa (accantonata quasi subito) di Tripaldelli, la carta a sorpresa per il rilancio di Marin, la scelta su dei rincalzi molto giovani (Luvumbo, Tramoni e il prestito di Sottil) e infine la titolarità senza discussioni di Simeone. Tutto programmato in un senso: salvarsi senza troppi patemi, magari far divertire i tifosi con qualche prestazione spettacolare e sbarazzina ma soprattutto fare cassa con la vendita di alcuni calciatori l’anno dopo. Idea che sulla carta non sembrava nemmeno troppo folle giusto qualche mese fa. Come sempre però le risposte non arrivano dall’album delle figurine ma dal campo. Ed è bastato meno di un girone d’andata al Cagliari per capire che la via intrapresa era la più sbagliata possibile.
Inversione
Non è un caso che l’arrivo di Semplici abbia rappresentato lo strappo decisivo alle idee iniziali dentro Asseminello. La squadra titolare con Di Francesco per gran parte della stagione ha avuto un’età media oscillante tra i 24 e i 25 anni. Anche se nelle ultime partite prima dell’esonero lo stesso Di Fra aveva provato a migliorare la situazione puntando su qualche senatore in più. Con il tecnico ex Spal l’età media dei titolari invece è salita tra i 28 e i 29 anni. Veterani al potere per provare l’impresa che oggi sembra ai limiti dell’impossibile. Contro Crotone e Bologna sembrava anche la via giusta. Contro la Juventus e soprattutto contro lo Spezia (vedasi doppio errore di Klavan, ma anche la prova incolore di Nainggolan) sono stati proprio i senatori a tradire nel momento decisivo. Con qualche scricchiolio che si era già sentito a Marassi nei due gol presi dalla Sampdoria nel pareggio in extremis per 2-2.
Walukiewicz
Un Cagliari, che cerca con ogni forza di ritrovare le forze mentali per riprendere a sperare dalla prossima gara al Verona, dunque dove un occhio e puntato verso la corsa salvezza ma l’altro non può essere fissato sul futuro dell’attuale rosa. La scelta di puntare sugli uomini di mille battaglie, ma con meno appeal sul mercato, e la posizione difficile in classifica infatti stanno portando a una netta svalutazione di alcuni profili giovani in rosa. Il caso più eclatante è quello del centrale polacco Walukiewicz. Da quando è arrivato Semplici non ha mai visto campo, e non solo per colpa di qualche noia muscolare. Eppure secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio del Cies il difensore ex Pogon è uno dei calciatori meglio valutati della rosa sarda. Lo studio calcola che Walu valga al momento tra i 20-30 milioni di euro. In totale il polacco vale il 14,2% di tutta la rosa rossoblù. Ovviamente avendo perso lo status di titolare per il club sarebbe quasi impensabile al momento venderlo per queste cifre in estate, specie in caso di mancata permanenza nella categoria. Discorso simile anche per Zappa, a cui comunque sembrerebbe servire almeno un’altra stagione in una squadra come il Cagliari per continuare il suo processo di maturazione. L’ex Pescara ha giocato solo le due gare con Lykogiannis squalificato da quando Semplici è in panchina. Servendo anche un assist a Simeone contro la Juventus. Curiosità: tra i difensori dei maggiori cinque campionati europei con almeno quattro assist vincenti, Gabriele Zappa è il più giovane, ed uno degli unici due nati a partire dal 1999 insieme a Emerson del Betis. Insomma, salvezza prima di tutto e guai a pensare ora a futuro più lontano e a strani incastri di mercato. Ma il filo su cui, neanche troppo in equilibrio, sta camminando questo Cagliari sta diventando sempre più sottile.
Roberto Pinna