Da Milano a Cagliari, il mare in mezzo a dividere i desideri dalla realtà. Giornate di colloqui continui in un mercato complicato come non mai e segnato dalla contingenza economica post Covid.
Il cassetto ormai aperto da tempo ha fatto uscire sogni che non sono più tali, diventati quasi certezze o che lo diventeranno nei prossimi giorni. Passo dopo passo il 5 ottobre si avvicina, il tempo stringe ma la strada è segnata. Diego Godín ha le valigie pronte in direzione Sardegna, la speranza di vederlo in campo sabato contro la Lazio alla Sardegna Arena sempre più flebile, ma nessun dubbio sul suo futuro a tinte rossoblù. Il Faraone è pronto a vestire la maglia numero 2 del Cagliari, i soliti dettagli parte delle trattative del mercato 2020 a bloccarne l’arrivo, ma le nuvole si sono diradate da tempo e Godín si aggiungerà alla rosa di Di Francesco presto.
Inter e Cagliari restano in contatto anche per Radja Nainggolan, vero e proprio obiettivo della prima ora del presidente Giulini e dell’allenatore rossoblù. L’accordo con il giocatore ormai chiuso da metà agosto con un quadriennale da oltre 3 milioni a stagione più bonus, quello con i nerazzurri prossimo a diventare realtà.
Un affare che è partito legato a quello con Godín – e Cragno – e che si è via via staccato prendendo strade parallele che contro le leggi della fisica potrebbero incontrarsi ad Asseminello. Ora tra Cagliari e Inter sembra essere arrivato il sereno, d’altronde tutto era stato impostato da tempo sulla base di una cifra tra i 10 e i 12 milioni. Restava da trovare la formula, il prestito con obbligo di riscatto unica via per accontentare le esigenze di bilancio di tutte le parti e soprattutto la volontà del giocatore. Il Ninja, è ormai cosa nota, aveva lasciato aperte due opzioni, la prima provare a riconquistare l’Inter e la seconda – unica alternativa sul piatto – il ritorno a Cagliari con biglietto di sola andata. Nainggolan sarà molto probabilmente un giocatore rossoblù, resta solo da capire il quando anche se i giorni appena successivi al 30 settembre sembrano essere quelli giusti. Due i motivi principali per cui il centrocampista belga dovrebbe vestire la maglia numero 4 del Cagliari solo dalla prossima settimana, il primo relativo allo stipendio di settembre – mese da chiudere in nerazzurro – e l’altro più mediatico. L’Inter, infatti, non vede di buon occhio la cessione contemporanea sia di Godín che di Nainggolan, peraltro alla stessa società e con valutazioni abbastanza lontane da quanto ci si sarebbe aspettati. Prima il Faraone poi il Ninja, questa è l’idea, lasciar raffreddare gli umori della piazza milanese e poi dritti verso la seconda cessione.
Restano però da sistemare comunque alcuni aspetti non di poco conto perché se da un lato Nainggolan, Cagliari e Inter sarebbero quasi d’accordo su ogni aspetto, dall’altro l’agente del Ninja Alessandro Beltrami avrebbe messo dei paletti alla voce commissioni. Non è un mistero che il procuratore di Nainggolan – e di Barella tra gli altri – non abbia mai visto di buon occhio il ritorno in Sardegna del suo assistito e ora starebbe cercando di raccogliere qualche dividendo che le cifre accordate vedrebbero sensibilmente ridotto rispetto alle attese. Un problema non insormontabile, ma le commissioni sono ormai un aspetto centrale di qualsiasi trattativa e quella per Nainggolan non fa eccezione. Il Ninja, nonostante le schermaglie di rito, dovrebbe comunque (ri)diventare un giocatore del Cagliari nei prossimi giorni, tornando in quella città che non ha mancato di visitare nemmeno durante il ritiro nerazzurro e che diventerà la sua casa fino a fine carriera e, chissà, anche oltre.
Matteo Zizola