Quello della sostenibilità è un concetto ampio, può riferirsi ad aspetti economici ma non solo. L’ultimo report pubblicato dall’Osservatorio Cies porta alla luce la sostenibilità a livello manageriale secondo diversi parametri, nessuno dei quali strettamente finanziario.
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Non dunque un’analisi che considera, ad esempio, avere o meno uno stadio di proprietà, così come non sono tra i parametri il monte ingaggi della rosa o mere questioni di bilancio. Nel suo report il Cies prende in esame tre fattori per poi combinarli in quello che viene definito come rating SSM, il sustainable squad management, e che porta a un valore “index” e quindi a una classifica di sostenibilità. Fattori che, comunque, si riferiscono alla stagione 2020-21 fino al mese di febbraio. Il primo elemento è quello dell’età dei componenti della rosa, più i calciatori sono giovani migliore è il valore per la squadra all’interno del report. Il secondo è la media di permanenza nello stesso club, anche in questo caso più alto è il numero e più alta diventa la classifica nell’analisi del Cies. Il terzo e ultimo elemento è la durata dei contratti e ancora una volta più alto è il valore più alta è la posizione nel ranking del club.
Sostenibilità rossoblù
I tre riferimenti combinati portano a un indice di riferimento che costruisce così la classifica dei club, sia nel totale delle top 5 leghe europee sia nei singoli campionati. Il Cagliari ha un valore pari a 46,2 che lo pone al sesto posto tra le società della Serie A, in una classifica guidata dalla Roma (70,4), dal Milan (69,1) e dal Napoli (66,6). Davanti ai rossoblù anche Sassuolo (59,1) e Sampdoria (52,7). Chiude la graduatoria delle venti squadre della Serie A la Salernitana con un valore di 12,5. Scorporando i tre parametri utilizzati, il club rossoblù perde terreno alla voce “età” con un indice pari a 27,6 e un dodicesimo posto nella graduatoria guidata dallo Spezia con 24,6. Ottava posizione invece nel secondo elemento preso in esame, quello della media di permanenza nel club, con un valore di 2,3 (primo è il Napoli con un valore pari a 3). Infine undicesimo posto per il Cagliari alla voce durata dei contratti a pari merito con Juventus, Fiorentina, Verona e Bologna, tutte con un valore di 2,2 in una graduatoria guidata in questo caso dalla Roma con 3,1.
L’indice SSM è stato poi ottenuto moltiplicando per ogni giocatore del club i numeri di anni spesi nella prima squadra con il numero di anni di contratto rimasti nella società. Il totale ottenuto è stato quindi diviso con il valore relativo all’età e, infine, moltiplicato per la percentuale di minuti giocati nel proprio campionato. In conclusione, secondo il Cies, il report permette di valutare la pianificazione di ogni club che, se positiva, permette un’ottimizzazione delle prestazioni o, almeno, di evitare crolli nel lungo termine. Anche in caso di retrocessione in seconda divisione, infatti, avere una progettualità nella costruzione della rosa secondo i parametri di età, permanenza nel club e durata contratto può permettere un’immediata risalita in massima serie.
Matteo Zizola