Il futuro del nuovo stadio ma anche gli investimenti pubblici sul progetto e la partnership con Costim, tanti i temi affrontati dal presidente del Cagliari Tommaso Giulini nella conferenza stampa insieme al sindaco Paolo Truzzu e al presidente di Costim Francesco Percassi sulle prossime tappe relative alla nuova casa dei rossoblù. Riviviamo alcuni dei passaggi chiave del patron del club di via Mameli.
Sulla firma con Costim
“Abbiamo firmato ieri un accordo di investimento con Costim, per un veicolo che chiameremo Nuovo stadio per semplicità e sarà il veicolo che riceverà sia il debito bancario che il contributo pubblico per la costruzione dell’opera. Ci sarà una concessione di 50 anni e poi l’opera tornerà al Comune e in 50 anni dovrà rientrare dell’investimento. Ci sarà un canone di 2 milioni di euro per poter giocare nello stadio, ci sarà la sponsorizzazione della Unipol che sicuramente avrà una sua parte nel nome. Ci sarà un rientro da parte del gestore dell’hotel dello stadio, sul quale ancora non possiamo svelare il gruppo internazionale che gestirà la struttura. Insomma, queste sono le voci per recuperare dall’investimento sul bene prima della restituzione al Comune“.
La presentazione del progetto definitivo
“Speravo di poter presentare entro fine febbraio il progetto definitivo e il piano economico finanziario, purtroppo il repentino aumento dei costi delle materie prime di costruzione ci hanno portato a dover rivedere completamente le stime e quindi ci vorranno ancora un paio di mesi. In questi due mesi gli obiettivi sono salvarsi e poi presentare a maggio il progetto, e per rimanere in Serie A. Dalle attuali stime il costo complessivo di costruzione, che include anche le demolizioni, si aggira intorno ai 125 milioni. Il dialogo con la Regione? C’è un dialogo stretto e c’è bisogno dell’impegno di tutti, ma all’interno della cifra detta in precedente si parla solo di costi per la costruzione senza considerare i contributi. Noi facciamo questo progetto con il Comune di Cagliari, non ci interessa se i finanziamenti arrivino dalla Regione, dal Governo o dall’Europa. Ma non credo che la Regione si tirerà indietro, tutti daranno la loro mano. Per Cagliari e per la città questo è un obiettivo importante”.
Quanti posti a sedere
“L’Italia vuole aggiudicarsi l’Europeo del 2028 o del 2032 e la Figc mi ha fatto sapere che Cagliari è presa in considerazione per l’evento. Questo vuol dire che stiamo progettando uno stadio da 25mila posti ma ampliabile a 30mila posti. Stiamo aspettando sul progetto definitivo e stiamo analizzando tutto al meglio perché vogliamo andare a colpo sicuro in un momento così complesso sul mercato. Non vogliamo sbagliare, guardate cosa è successo a Bologna con 30 milioni di differenza tra quelli messi dal club e dal Comune per restaurare lo stadio e poi con l’aumento dei costi la cifra non è bastata per i lavori. Noi non vogliamo che questo accada”.
Le ripartizioni degli investimenti
“Cento milioni sono dello stadio e il restante dell’hotel, il Comune metterà minimo 40 milioni e coprirà una serie di spese aggiuntive come la direzione dei lavori e altri appalti. Molto probabilmente oltre ai 40 milioni ci sarà un aggiunta. Più di 50 milioni verranno garantiti da Costim e Cagliari Calcio con una linea di debito, noi come mezzi propri insieme a Costim metteremo tra i 25 e i 30 milioni. A parte questo c’è l’iva da aggiungere. Abbiamo firmato un accordo con la Regione per attingere a dei fondi particolari di debito che ci permette di avere fino a 30 milioni”.
La Redazione