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Tommaso Giulini, presidente del Cagliari

Cagliari, Giulini: “Nainggolan? Lo considero un capitolo chiuso”

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Il giorno dopo la vittoria per 2-0 sulla Sampdoria del suo Cagliari, il presidente rossoblù Tommaso Giulini è intervenuto in diretta a Videolina per commentare l’inizio di stagione dei ragazzi di Eusebio Di Francesco e per fare un punto sul momento, non semplice data la pandemia, che sta attraversando il mondo del pallone. Di seguito alcuni dei temi toccati dal patron dei sardi durante la trasmissione.

Regalo a Gigi Riva per il suo 76esimo compleanno con la vittoria:Sembrava brutto non vincere, dopo la nomina a presidente onorario gli abbiamo regalato solo tante sconfitte, e non vincere contro la Sampdoria sarebbe stato un delitto. Contro la Samp non è stata una bella gara ma era importante non rischiare e non prendere gol. Siamo stati corti e compatti e loro erano una formazione complicata da affrontare. A Bologna abbiamo fatto meglio ma abbiamo perso. C’è un equilibrio da trovare. Ieri poi ha risolto un fuoriclasse come lo è Nahitan Nandez e dalla classe di Joao Pedro. Mi scuso anche per l’esultanza sull’espulsione di Augello. Non un gesto di sportività ma comprensibile vista la passione del momento”.

Un parere sull’ottimo momento di Cragno: “Alessio ha fatto un grandissimo inizio di stagione, così come sempre nelle ultime stagioni. In queste gare è stato davvero tanto impegnato perché abbiamo subito tanti tiri e troppi gol. Ma contro la Samp l’ho visto in vacanza e vorrei vederlo spesso così“.

Polemica sulle convocazioni nelle nazionali?In questo momento vanno in giro per il mondo che è colpito dalla pandemia, non vedo il senso. Poi capisco che molti hanno partite di qualificazione mondiale ma altri hanno solo amichevoli o quasi, credo sia solo un grande rischio per il club. Specie se dovessero tornare positivi al Covid-19. Noi in questo momento abbiamo 9-10 nazionali tra i titolari di Di Francesco. Sicuramente è un problema in questo momento. Sarebbe meglio preparare le gare con maggiore tranquillità. Ma è un rischio per gli atleti più che per il Cagliari. I sudamericani, per fare un esempio, prendono tre aerei per tornare“.

Caso tamponi alla Lazio?Esiste un protocollo per tutti e questo va rispettato. L’episodio della Lazio è strano, non lo conosco nei dettagli e non voglio giudicarlo. Però vedere una società di Roma che va a fare i tamponi ad Avellino suona sicuramente strano. Ci vuole senso della responsabilità in questo momento, da parte di tutte le società. Altrimenti sarà complicato finire questo campionato. Ovviamente se ci fosse violazione di protocollo mi auguro la Lazio sia sanzionata adeguatamente“.

Che stagione è questa senza tifosi?Una stagione strana così come quella scorsa post lockdown. Tutti i club si sono pesantemente impoveriti. Il mercato ha avuto valutazioni molto più bassi. In un contesto dove imposte da pagare e stipendi sono rimasti gli stessi ma gli introiti sono molto meno e tutti i club stanno avendo difficoltà. Siamo l’industria dei ricchi scemi a quanto pare“.

Joao Pedro e il 4-3-3 iniziale di Di Francesco: “Una riflessione che ha fatto l’allenatore, non era così scontato che non potesse giocare lì. Ma è stato bravo l’allenatore a cambiare assetto per farlo rendere al meglio. Ma Berardi che giocava largo nel Sassuolo ha caratteristiche simili a Joao. Ma la cosa importante è che ora ha grande continuità di prestazione. Quale situazione su di lui nel mercato estivo? L’unica squadra che ci ha provato è il Torino ma non abbiamo mai preso in considerazione l’offerta. Era sempre uno scambio e per non era all’altezza. Joao poi è voluto rimanere a Cagliari, e questo è l’aspetto più concreto“.

Primo bilancio su Di Francesco: “Un progetto che ci sta intrigando molto, vedo tanto entusiasmo nel centro sportivo. I 10 punti sono quelli che dovevamo fare, abbiamo lasciato un punto a Bologna ma credo che abbiamo i punti che ci siamo meritati. Il gioco è in costruzione, è normale metterci tempo quando cambi tanti. Abbiamo tanta qualità ma va anche affinata con filtro a centrocampo e con una fase difensiva. Abbiamo trovato due terzini davvero affidabili in Lykogiannis e Zappa“.

Obiettivo stagionale?Non lo sappiamo ancora, vogliamo fare meglio dell’anno scorso. Il mister vuole entrare nella parte sinistra della classifica e questo ce lo auguriamo ma non è facile. Siamo molto giovani e dipenderà dal livello del campionato che faranno dietro. Walukiewicz è ancora giovane, lo stesso Godin torna a quattro dopo l’Inter e con Di Fra ha concetti tattici diversi anche a Madrid. Ora è complicato capire dove possiamo arrivare. La cosa certa è che vorrei lavorare a lungo con Di Francesco per dare identità al Cagliari. Un Cagliari sempre all’attacco e propositivo e presto avremo l’esame importante contro la Juventus dove capiremo punti di forza e di debolezza“.

Nainggolan a gennaio?Rispetto a quest’estate siamo di nuovo con gli stadi chiusi. La nostra biglietteria ha fatto zero euro e nessuno vuole aiutare il sistema calcio. Vorrei chiudere il discorso Nainggolan una volta per tutte. Rodriguez? Abbiamo tentato di capire se è un giocatore prendibile in prestito ma il suo club lo vuole cedere solo a titolo definitivo a cifre importanti che ora non possiamo accontentare“.

I tanti giovani arrivati con il mercato:Walu e Carboni sono due giocatori che staranno stabilmente nei maggiori campionati europei. Carboni sarà un giocatore importante per il Cagliari. Sottil è un giocatore importante ma ieri è stato egoista, mi sta sorprendendo anche Zappa. Gli altri per ora gli abbiamo visti meno e faccio fatica a dare un giudizio completo. Caligara è un giocatore che ha fisicità rispetto agli altri mediani e avere centimetri è importante in Serie A. Potrà ritagliarsi i suoi spazi”.

Parere su Godin?Ieri in difesa hanno giocato in modo intelligente, ho visto tutta la linea fare bene e quando tutti fanno bene grande merito va alla leadership di Godin. Ho visto parlare anche Walukiewicz, cosa rara fino a ieri e ora dobbiamo testarlo contro squadre più quadrate in avanti“.

Covid e nuovo stadio?Noi stiamo provando a dialogare con le istituzioni che però sono impegnati sull’emergenza sanitaria quindi i ritardi ci sono sull’iter. Un’altra cosa che può provocare ritardi è che noi abbiamo un progetto approvato con gli spazi commerciali ma che in questo momento tutti riteniamo superflui e non ideale per i commercianti cagliaritani. Quindi questo è un tema aperto per capire come sostituire il quadro economico finanziario senza gli spazi commerciali ma ci auguriamo in 2-3 mesi di riprendere il dialogo con le istituzioni. Noi con la progettazione andiamo avanti e nel prossimo trimestre sarà pronto e speriamo che da lì tutto proceda velocemente. Nella nostra gestione abbiamo avuto bilanci più o meno in equilibrio e siamo stati solo un anno in B. Dall’anno scorso un po’ causa lockdown e causa monte ingaggi per cercare di restare nella parte sinistra della classifica un po’ sono preoccupato e mi indirizza nelle scelte e nelle decisioni economiche. L’importante è avere una società sana e sempre in massima serie poi se arriverà qualcosa in più dal punto di vista sportivo saremo felici di provarci. Anche perché la passione ci porta a fare questo“.

Un messaggio ai tifosi:Ci mancano, non sentirli allo stadio ci condiziona. Non sentire tutta l’isola dietro è una perdita per noi. Io so che quando i giocatori girano per Cagliari sentono l’affetto dei tifosi e vedrete che ci toglieremo qualche soddisfazione e ci divertiremo quest’anno“.

 

La Redazione

 

 

 

 
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