Ancora un successo, 2-1 per il Cagliari contro il Como allo stadio Brunod nell’ultima amichevole per i rossoblù di Claudio Ranieri nel ritiro ai piedi delle Alpi in Valle d’Aosta tra Chatillon e Saint-Vincent. Sfida ai lariani prima della partenza per la Francia e per Brest in vista dell’uscita in Bretagna che chiuderà il pre-campionato e che precederà l’esordio stagionale in Coppa Italia, il 12 agosto contro il Palermo alla Unipol Domus.
Lella | Sta provando a convincere tutti al Cagliari che può essere più che utile anche in Serie A. Ranieri se lo coccola e in ogni seduta di allenamento passa diversi minuti a dargli consigli e indicazioni. Lui sta provando a ripagare la fiducia con tanta attenzione tattica e spirito di sacrificio. A livello atletico sembra tra i più in palla dei rossoblù. Contro il Como segna ancora, dopo aver già fatto gol contro la Roma Primavera. E contro i giallorossi si era messo in mostra anche con un bell’assist per Azzi. La sua fame e voglia di arrivare si vedono tutti nella rete che sblocca la gara, quando recupera palla di forza e se ne va in porta e poi è freddo nel battere Semper per l’1-0.
Obert | Personalità e qualità. Il ragazzo continua a dimostrare di potersi meritare una maglia da titolare in questo Cagliari. Per tutto il primo tempo contro il Como amministra l’attacco avversario con ordine e senza frenesia. Buone alcune chiusure e di classe una serie di uscita palla al piede. Prova in linea con tutte le altre di questo pre-campionato che per ora lasciano certezza e fiducia a Ranieri per la sua retroguardia. In attesa di Palomino o altri rinforzi.
La voglia di Pavoletti | Non trova la rete ma si sbatte come ai tempi migliori. Ha due grandi occasioni, i compagni lo cercano con costanza e non si tira indietro quando c’è da fare a sportellate. Si vede che sta facendo di tutto per convincere se stesso, la piazza e il club che anche senza Lapadula può essere lui il titolare e l’uomo di esperienza e carisma in campo. Se ci riuscirà, al di là del mercato, sarà tutto da verificare con l’inizio della stagione, intanto però la sua attenzione mentale è quella giusta. A livello tattico poi funzionano gli schemi dei compagni, specie dalle fasce, nel trovarlo al centro dell’area di rigore.
Zito sì, Shomurodov nì | A volte l’angolano è troppo egoista e va a infilarsi in dribbling controproducenti, ma quando parte in velocità quasi sempre il Cagliari costruisce qualcosa di pericoloso, non a caso è lui che si conquista il rigore poi trasformato da Viola sul finale di gara. Luvumbo fin qui insieme a Oristanio sembra davvero l’arma più creativa e pericolosa di questa rosa dalla metà campo in su. L’uzbeko, alla prima uscita in maglia Cagliari, lascia pareri discordanti. Si muove tanto ma è poco preciso e si divora anche un gol su servizio al bacio proprio del 77 rossoblù.
Su cosa lavorare ancora | Meno positiva l’uscita in coppia di Sulemana e Makoumbou, i due hanno faticato in impostazione e sono stati spesso o troppo vicini o troppo distanti. Entrambi si sono inoltre intestarditi troppo nel possesso palla, con dribbling e tocchi in eccesso che hanno infastidito Ranieri in più di un’occasione. Va comunque detto che tutta la rosa è parsa ancora molto imballata dai recenti carichi di lavoro e il minore dinamismo dei due centrocampisti rossoblù quasi certamente dipende da questo aspetto. Da rivedere in condizioni migliori anche Kourfalidis, che da esterno prima e da trequartista poi ha faticato a trovare i tempi giusti di inserimento e l’attenzione in ripiegamento. Anche lui frenato da una forma non ancora al meglio. Indecisione molto da calcio estivo e forse anche con lo zampino del forte vento tra Altare e Scuffet nel gol dell’1-1 del Como. Anche se in quelle situazioni serve più cattiveria.
Roberto Pinna
