Pausa pranzo del lunedì come piace a noi amanti della Serie D: con l’analisi sulle squadre sarde della quarta serie. A parte sul nostro sito trovate il dettaglio del momento di forma di Carbonia e Torres, rispettivamente prima e ultima tra le squadra isolane del girone G. Qui invece il riepilogo sugli indizi mostrati dalle altre società sarde dopo la tredicesima giornata di campionato.
LATTE DOLCE
Diciamolo subito: per affermare che la squadra sassarese si è ritrovata è presto, molto presto. Sicuramente però un derby dominato così tanto nel risultato, in casa della Torres, è la migliore iniezione di fiducia per l’inizio del percorso del nuovo tecnico Fabio Fossati. La squadra nei primissimi minuti contro i rossoblù sembrava un po’ timida ma poi è stata brava a gestire e portare a casa una partita indirizzata sui giusti binari. Ritrovare Scotto sotto porta è un tassello in più per un gruppo che deve come minimo riprendersi la scena nel Girone G con altre 21 partite da assoluta protagonista. Fossati è partito nel segno della continuità, dal punto di vista degli uomini visti in campo. Anche se sul piano tattico ha subito provato a dare maggiore solidità al centrocampo con un atteggiamento meno spregiudicato e basato molto sull’attacco alla profondità in velocità con Kone. Che infatti nel primo tempo ha letteralmente spaccato la partita con i suoi tagli tra le linee, indirizzando la maggior parte degli episodi (rosso a Frasca in primis). Ora la sfida più difficile: confermarsi e tornare a sognare.
LANUSEI
Il Lanusei non si arrende più. Greco, anche nelle difficoltà, ha costruito nell’ultimo mese una squadra davvero quadrata. Nelle ultime cinque il rendimento degli ogliastrini è da terzo posto in classifica. Undici punti presi, meglio fanno solo Vis Artena (12) e Monterosi (13). Ma soprattutto nelle ultime cinque il Lanusei ha subito solo 3 reti, due delle quali nell’ultimo complicato turno interno contro il Cassino. Per cantare vittoria è ancora presto però. Il Lanusei dovrà essere bravo a confermare questo eccellente stato di forma perché la classifica non permette ancora di dormire sogni tranquilli. Con l’obiettivo che resta sempre quello della salvezza. Nel prossimo turno si va a Torre Annunziata per sfidare il Savoia, al momento sul terzo gradino del podio del girone. In una gara che sa tanto di esame di maturità per i giovanissimi di Greco.
MURAVERA
Una frenata dopo lo stop (forzato). Il Muravera di mister Loi, dopo i sogni di gloria delle scorse settimane, riparte con il piede sbagliato dalla lunga pausa causa coronavirus. Una sconfitta nel derby con il Carbonia, con gli uomini di Mariotti imbattibili fin qui contro le altre sarde. Difficile dare giudizi negativi a una squadra che fin qui ha entusiasmato tra le sarde ma ora i gialloblù dovranno essere bravi a ritrovarsi e in fretta. Soprattutto dal punto di vista atletico, ancor prima che mentale. Anche perché alla prossima ci sarà, pronti-via, la sfida interna contro la Nocerina. Non esattamente la gara soft che spereresti se devi ritrovare condizione e fiducia. Uno scoglio però che la grinta e l’esperienza di mister Loi, e del suo gruppo, possono superare.
ARZACHENA
Non ci sono più scuse. Due punti nelle ultime quattro per la squadra di Cerbone. Ultima la sconfitta contro la Nocerina. Gli smeraldini avevano ripreso bene il campionato dopo il lungo stop causa Covid ma ora la rosa biancoverde sembra un po’ con il fiato corto. Serve fare punti il prima possibile. Le prestazioni comunque, come sottolineato dallo stesso Cerbone dopo la sconfitta di Nocera, stanno arrivando. Purtroppo per l’Arzachena però le belle azioni e le belle parole non bastano a smuovere la classifica. Che per ora recita quattordicesimo posto. E le gare da recuperare sono due. Il mercato porterà nuovi colpi alla rosa smeraldina ma al momento più che i rinforzi serve tornare a fare i tre punti. Per riavere quelle sicurezze che solo un balzo in avanti in classifica sa dare nel calcio. Pesa e non poco la recente assenza di Ungaro in difesa.
Roberto Pinna