Blue monday per il calcio sardo in Serie D. Ventisettesima giornata da zero in pagella per tutte le società isolane del Girone G della quarta serie. Solo sconfitte e sogni infranti. Dai patemi per la salvezza in casa Torres e Latte Dolce, al treno playoff che sembra allontanarsi sempre più per Lanusei e Carbonia. Non il miglior modo di arrivare alla pausa del campionato per lasciare spazi ai recuperi. Riposi forzati invece per Arzachena e Muravera che hanno alcuni casi interni di positività al virus.
Torres
Nel giorno del suo centodiciottesimo compleanno (auguri!) in casa Torres c’è ben poco da festeggiare. La partita persa contro la Nuova Florida al Vanni Sanna per 1-0 ha avuto un valore superiore a una semplice sconfitta. La squadra di Graziani arrivava da un pareggio e due sconfitte esterne che avevano dato la sensazione della fine dell’incubo. E invece la prestazione di domenica 18 contro i laziali ha riportato sulla terra i rossoblù. Vecchi fantasmi e vecchi errori. Un rigore concesso per una disattenzione e poi quasi tutta una partita passata a inseguire ma senza la reale forza di essere pericolosi in avanti con continuità e unità. La speranza è che quella con la Nuova Florida sia una battuta d’arresto superabile e che le belle prove con Afragolese e Nola non diventino solo un fuoco di paglia. Anche perché il clima a Sassari sembra tutto tranne che sereno. Graziani è un tecnico duro e dal carattere forte, a cui va dato il merito di essere riuscito in alcuni momenti a tirare fuori la testa ad una Torres in costante apnea. Lo spogliatoio però, specie nei momenti dei cambi con la Nuova Florida, è sembrato esser arrivato a un punto di saturazione. Ora i sassaresi potranno beneficiare di una sosta per ritrovare serenità e per prendere con maggiore visione decisioni anche importanti per il futuro. Per la zona retrocessione si va verso l’annullazione dei playoff con le ultime due relegate all’Eccellenza. La Torres al momento è quartultima con 23 punti. Ma l’Afragolese penultima con 21 ha due gare in meno dei sassaresi. Mentre ha una gara da recuperare il Gladiator terzultimo con 22 punti. E il 9 maggio, in trasferta, la Torres andrà a giocarsi tanto della propria stagione proprio in casa del Gladiator.
Carbonia
“Abbiamo dipinto una tela in questa stagione. Una tela che era bianca e che ora è colorata ma senza la cornice è tutto inutile”. Testo e musica di Marco Mariotti. Frasi arrivate dopo la sconfitta per 2-1 dei suoi a Santadi contro la Nocerina in quella che era la sfida per i playoff della giornata. Frasi che sanno di rammarico per un finale che sarebbe potuto essere oggettivamente diverso per questo pazzo, giovane e divertente Carbonia. La squadra dopo l’exploit iniziale ora che ha tante sicurezze date dalla classifica sembra arrivata provata da una stagione tra mille problemi. Prima l’assenza di un proprio stadio con il braccio di ferro con l’amministrazione comunale per lo Zoboli, poi i tanti chilometri fatti per allenarsi tra Giba, Villamassargia, Siliqua, Santadi e Villaperuccio. Poi alcune frizioni tra giocatori e società che avevano portato anche a un periodo di silenzio stampa. Infine la volontà di Mariotti di giocare a calcio e palla a terra, come impone il suo Dna, ma la realtà di un terreno di gioco a Santadi ormai ai limiti della praticabilità e dove chi lancia palla lunga e cerca gli schemi da calcio piazzato poi spesso porta a casa i tre punti. Come confermato dalla gara con la Nocerina. Tante, troppe difficoltà che lasciano del rammarico in una stagione comunque dove al Carbonia vanno fatti solo complimenti per quanto messo in campo. I complimenti però se li porta via il vento e la società dovrà essere brava a solcare il terreno già da adesso per la semina del prossimo anno. Perché i miracoli non si ripetono quasi mai, e le nuvole sul futuro minerario ci sono come quelle che a Santadi contro la Nocerina hanno portato alla grandine. Creare una visione già da adesso potrebbe significare porre le basi non solo per quello che sarà ma anche per un finale di stagione sereno in casa mineraria e in linea con il bel campionato fatto fin qui. Il futuro a breve termine prevede la sfida con la Nuova Florida nel recupero mercoledì 28 aprile, sempre a Santadi.
Latte Dolce
Vecchio cuore lattedolcino. Bello, balla ma non segna questo gruppo sassarese guidato da Fossati. Ed è un ritorno al recente passato che il 3-2 al Carbonia e l’1-0 al Francioni di Latina avevano dato l’impressione di poter cancellare per sempre. Costruisce, a tratti diverte, arriva alla conclusione ma non riesce a portare a casa i punti che meriterebbe questo Latte Dolce. Una costante nelle ultime settimane di campionato. Viene anche difficile iniziare a commentare la differenza tra atto e potenza dei sassaresi, difficoltà che ha lo stesso Fossati che al termine dell’1-0 di Cassino, per la prima volta forse, si prende qualche secondo di silenzio prima di dire la sua: “Ne abbiamo già vissute troppe di partite come questa, purtroppo. Il Cassino non ci ha mai impensierito se non in un’occasione e ci hanno fatto un gol“. La classifica comunque dice +8 sulla penultima, l’Afragolese (che ha due gare in meno rispetto ai sassaresi). Un vantaggio che potrebbe garantire una certa sicurezza ma a Usini alla ripresa contro il Savoia bisogna fare come fatto in casa del Latina: una gande prova contro una delle nobili della classifica. Almeno per riassaporare il gusto di una stagione che poteva essere e non è stata.
Lanusei
Ogliastrini, che peccato! Il Lanusei sconfitto in casa per 2-0 dal Gladiator è un po’ la delusione e la sorpresa di giornata tra le sarde. Battuta di arresto che arriva nei minuti finali per la squadra di Greco che con un successo sui campani poteva continuare a cullare il sogno dell’impresa playoff e che invece ora si ritrova a 6 punti di distacco dal quinto posto. Sconfitta per il Lanusei che ariva dopo tre vittorie e due pareggi ma soprattutto passo falso interno che non arrivava dal 19 dicembre 2020: 2-0 della Vis Artena al Lixius. Nonostante tutto resta poco da rimproverare agli ogliastrini, al di là di qualche assenza importante, contro il Gladiator ha vinto la squadra con più fame. C’è da capire se il Lanusei ormai di fatto salvo da tempo vivacchierà da qui a fine stagione oppure se proverà a sorprendere ancora. Il 9 maggio alla ripresa c’è la sfida al Giugliano fanalino di coda in Campania. La classica partita per capire se i ragazzi di Greco hanno già la testa alle vacanze oppure hanno ancora qualcosa da dire in questa stagione comunque più che positiva per loro.
Roberto Pinna