Adam Ounas non è un rincalzo. L’algerino classe ’96, arrivato in prestito con diritto libero di riscatto dal Napoli l’ultimo giorno di calciomercato, non è un’alternativa al mancato ritorno di Radja Nainggolan. Niente brodino caldo nella notte gelida ma un profilo fortemente voluto dal Cagliari e inseguito da più di un mese. A confermarlo sono state le parole del nuovo direttore sportivo Pierluigi Carta durante la presentazione dell’ex Nizza e Bordeaux alla Sardegna Arena.
L’analisi
A questo punto la domanda che sorge spontanea è: cosa può realmente aggiungere il rapido esterno all’attuale rosa di Di Francesco? Per capirlo abbiamo chiesto un’analisi agli amici ed esperti di FootureLab. Abbiamo visionato insieme quella che è stata l’ultima esperienza in Ligue 1 di Ounas. Una stagione tra alti e bassi, vissuta con 16 presenze, 2 reti e 4 assist. Numeri ridotti anche da alcuni problemi al ginocchio che ne hanno, specie a inizio campionato, diminuito le presenze in campo. Il periodo migliore per Ounas dal punto di vista delle prestazioni a inizio 2020 con 3 assist e 2 reti nelle ultime quattro sfide della massima serie francese prima dell’interruzione del campionato a causa del Covid-19.
Esterno in libertà
In base all’analisi sulle caratteristiche base degli esterni offensivi della scorsa Ligue 1 Adam Ounas non è esattamente tra i migliori primi. Nella classifica francese guidata dall’argentino Angel Di Maria l’algerino ora al Cagliari è in 25esima posizione nella classifica data dalle valutazioni di FootureLab sugli aspetti chiave di un esterno d’attacco. La situazione però si ribalta se andiamo a stilare un report basandoci esclusivamente sulla pericolosità offensiva. In questo caso, nell’index dedicato solo alla fase d’attacco, Ounas è risultato il miglior quinto giocatore della scorsa Ligue 1. Davanti a lui, neanche a dirlo, il solito Di Maria, poi Neymar, Traoré e Payet.
A questo punto è lecito aspettarsi che alcuni si stiano chiedendo come viene stilata questa classifica. FootureLab suddivide ogni analisi in tre attitudini: offensiva, difensiva e di playmaking. Ogni gesto tecnico (tocco di palla) viene registrato in una specifica skills, che serve poi a creare l’attitudine più o meno delineata di un calciatore. Ogni aspetto è pesato in base a zona di campo in cui avviene il gesto, esito, coefficiente di difficoltà e ruolo di chi lo compie. Nel caso di Ounas quello che interessa maggiormente è la sua attitudine offensiva, quindi l’1 vs 1 offensivo, i passaggi di rifinitura (cross, traversoni, filtranti e passanti), i tiri (da fuori, da dentro), ma anche i tocchi in area di rigore e così via. Se invece, per esempio, avessimo analizzato la fase di playmaking, ossia di costruzione dell’azione, avremo preso in considerazione la pulizia dei passaggi, le trasmissioni utili per lo sviluppo del gioco, i cambi di gioco, i passaggi chiave (passaggi che rompono una linea di pressione avversaria) e così via. Facendo un’analisi delle tre attitudini sugli esterni della Ligue 1 Ounas risulta 25esima ma se ci concentriamo solo sull’attitudine offensiva lui è quinto.
Attaccare!
In breve da questa analisi si evince come Ounas sia il classico esterno molto offensivo ma che ha ancora margini di crescita e di miglioramento in fase di ripiegamento e di non possesso. Palla tra i piedi la sua corsa, l’uno contro uno e il passaggio di rifinitura non si discutono. In questi aspetti anche in Francia è arrivato subito dietro mostri sacri come Di Maria e Neymar. E su questo punterà molto Eusebio DI Francesco che ha bisogno di imprevedibilità, rapidità e fantasia per le sue corsie d’attacco dopo tanti esperimenti in queste prime tre giornate di Serie A. Uno degli aspetti che impressionano di più è la sua facilità di attaccare lo spazio e saltare l’uomo.
Può sembrare un po’ troppo innamorato del pallone Ounas ma tra le sue abilità principali ci sono anche gli assist, anche se in Francia in carriera ne ha serviti solo 8 in 65 presenze. Ma questa caratteristica l’ha migliorata molto nell’ultimo periodo, specie se consideriamo che la metà dei passaggi vincenti a un compagni li ha serviti nelle ultime 16 presenze in Costa Azzurra con il Nizza.
Chiaramente l’aspetto dove dovrà crescere di più è quello difensivo. Cosa di non poco conto nel 4-3-3 di Di Francesco, ultimamente sfumato anche a 4-2-3-1, che chiede tanto sacrificio agli esterni tra pressing alto e ritorno sulla linea dei centrocampisti con la squadra avversaria in possesso. Insomma, Adam è arrivato in Sardegna con l’esuberanza e i colori del suo Maghreb ma con la classe francese tra i piedi. A Di Francesco il compito di trovare l’equilibrio giusto per trasformare il numero 37 rossoblù in un punto fermo per il Cagliari.
Roberto Pinna (si ringrazia FootureLab per la collaborazione)