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#11 | Il Re Natale

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La rubrica irriverente di Centotrentuno.com, rigorosamente al femminile.

Ed ecco avvicinarsi il Natale, la festa delle feste, la fa da padrona su tutte le festività, vediamo già timide avvisaglie, in TV le pubblicità dei panettoni, che troviamo già nei banconi delle vendite sotto casa e si comincia a programmare, croce e delizia, dove e con chi trascorrere la notte e il giorno di Natale e chi può prenota i viaggi per le lunghe vacanze fino all’anno nuovo.
Rassegnati, ci aspettiamo le maratone di “Mamma ho perso l’aereo” in TV e “Christmas hits” in loop in qualunque spazio commerciale. Ormai, abbiamo tutti gli anticorpi per affrontare le festività anche nei social, tutti si sentono in dovere di postare contenuti in tema, comincia la sequela infinita di alberelli decorati, alcuni sembrano sopravvissuti ai nuovi bombardamenti post bellici, altri farebbero concorrenza a quelli di Donald e Melania Trump.

Superato il giorno di Natale e il suo albero, arrivano le foto dei più fortunati, c’è chi preferisce avvolgersi nel mistero e pubblicare foto di scorci di panorami, monumenti, locali siti in qualche parte del pianeta, per l’effetto vedo non vedo e comunque vediamo che siete partiti e chi sceglie la versione fotoreporter, fotografando ogni minuzia del luogo prescelto e chi invece preferisce la versione teleromanzo, si fotografa in ogni momento, qualsiasi cosa faccia e dovunque vada e tu ogni giorno, guardando le sue foto, è come se guardassi una telenovelas ambientata nei luoghi del mondo. Il must continua ad essere la “fotona” alle Maldive o in qualche località esotica, alla ricerca di quel caldo fotonico che ti aveva appena abbandonato in città, la foto sciata acrobatica sulla neve va sempre bene, fa incetta di like, ma è superata da quella con il Babbo Natale originale, ormai sei qualcuno solo se sei andato almeno una volta in Lapponia Finlandese, nel villaggio nativo di Santa Claus a conoscere le sue renne.
Per quanto riguarda la vita natalizia degli stanziali, il telefonino trilla in continuazione, messaggi a valanga di dolci auguri e di freddi copia e incolla, facilmente riconoscibili, essendo più freddi della bora di Trieste, si dice sempre che durante le feste non si fa in tempo a fare tutto, non è vero, non si fa in tempo a fare le cose che non hai voglia di fare e quell’impersonale e freddo augurio, mandato uguale a tutta la rubrica, lo dimostra.
Ma c’è un’altra piaga via social che è pronta a sopraffarci: gli untori, discreti fino a che non arrivano le feste, cominciano nei social a taggare 300 persone con post che inondano alberelli, gnomi e angioletti oppure i più intraprendenti creano chat private di gruppo con persone che non avevano mai considerato prima di allora, dove augurano il Buon Natale e ogni giorno deliziano il gruppo con qualche pensiero a tema, seguito regolarmente dalla notifica “tizio ha abbandonato il gruppo”.
Buon Natale a tutti!

Vera Martellina

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