Dal 25 al 29 agosto a Carloforte si rinnova l’incontro tra Musica e Cinema con la quindicesima edizione di Creuza de Mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage.
Una manifestazione per chi guarda il cinema anche e soprattutto “dalla parte del suono”, unica nel suo genere in Sardegna, e tra le pochissime nel panorama dei festival nazionali e internazionali a ruotare interamente intorno al rapporto tra musica e immagini in movimento. Una relazione affascinante su cui Creuza de Mà, nonostante il difficile momento storico, indagherà anche quest’anno attraverso proiezioni di film, masterclass, concerti, incontri con musicisti e registi, dando così un segnale concreto di resistenza culturale, di rinascita e di impegno verso la comunità che lo ospita e verso il pubblico.
Il programma della cinque giorni a Carloforte, il paese sull’isola di San Pietro, di fronte alla costa sud-occidentale sarda, si snoderà, ancora una volta, principalmente tra i due cinema del paese, il Mutua e il Cavallera, all’Hotel Mezzaluna e nello spazio del Giardino di Note, ma non mancherà anche quest’anno il consueto concerto al tramonto nella cornice marina dell’oasi naturale di Capo Sandalo. E poi, dopo Carloforte, come ormai d’abitudine, appuntamento a Cagliari per la seconda tranche del festival, il 18 e 19 settembre.
Tra gli ospiti di spicco attesi a Carloforte, gli interpreti della “Compagnia del Cigno”, la produttrice Francesca Cima (co-fondatrice della Indigo Film), i registi Ivan Cotroneo, Laura Luchetti e Costanza Quatriglio; i compositori Pivio e Aldo De Scalzi, Pasquale Catalano, Max Viale (vincitore quest’anno del David di Donatello e Nastro d’argento per le musiche del film Miss Marx, di Susanna Nicchiarelli), il compositore e produttore Francesco Cerasi, la cantautrice Nada.
Ma un festival come Creuza de Mà, che si fonda soprattutto sull’incontro e lo scambio, trova il suo senso più profondo nel trasmettere l’arte alle nuove generazioni, attraverso il progetto di alta formazione del “Campus di musica e suono per cinema e audiovisivi”, promosso dal festival in associazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna con la Fondazione Sardegna Film Commission, dedicato ai giovani allievi dei corsi di regia, montaggio, suono e musica, che, in un percorso biennale, entrano in contatto diretto con i professionisti di oggi: un lavoro “sotterraneo”, meno visibile rispetto alla parte spettacolare dell’evento, ma che “sceglie, grazie agli ospiti che porta, di ‘zappare e seminare’ […] insieme ai talenti futuri del cinema italiano, a cui cerca di dare una consapevolezza di un mestiere e una prospettiva futura”, come sottolinea Gianfranco Cabiddu.
Ecco dunque snodarsi lungo le cinque giornate del festival una ricca serie di incontri, masterclass (alcuni aperti anche al pubblico e a allievi isolani), e laboratori pratici dedicati alla filiera di produzione del suono, con guide d’eccellenza come il docente di suono applicato all’immagine Filippo Porcari e la microfonista Federica Ripani, il musicista e musicologo Riccardo Giagni, i registi Costanza Quatriglio, Gianfranco Pannone e la regista Laura Luchetti, musicisti, montatori, tecnici del suono e produttori, come Pivio e Aldo De Scalzi, Pasquale Catalano, Roberta D’Angelo, Francesco Cerasi, Max Viale, Ambrogio Sparagna.
Creuza de Mà, che compie quest’anno tre lustri, ha scelto di non darsi un vero e proprio tema guida per ciascuna edizione, adottando semmai un punto di vista più generale e avvolgente qual è quello della musica per il cinema, con focus su alcuni ambiti specifici; in questa edizione l’attenzione si concentra su una “forma di cinema” che, in quest’anno e mezzo di pandemia, ha segnato in modo forte il nostro immaginario e il vissuto quotidiano: le Serie TV.
Nel “racconto filmico lungo” delle fiction televisive, la musica svolge un ruolo caratterizzante, imponendo metodologie produttive, tempi e modi di lavoro che generano approcci differenti rispetto a quelli che si presentano nel cinema “tradizionale”: ed è su questo punto che si esploreranno le diverse strategie nella composizione musicale, nel lavoro di edizione, adattamento e riscrittura della musica applicata nelle serie TV, che vede l’emergere di figure professionali specifiche.
Nel corso del festival sarà dunque presentata una panoramica di puntate di alcune fiction, significativa per diversità di temi e di linguaggi che coprono un arco temporale largo, con stili compositivi e problematiche differenti, per indagare il rapporto della musica e del suono nelle serie televisive. Un viaggio avventuroso, in compagnia di affermati registi e musicisti italiani che va da “L’ispettore Coliandro”, la fortunata serie Tv giunta alla ottava stagione dei fratelli Manetti, con musiche di Pivio e Aldo De Scalzi, alla serie “Il Commissario Ricciardi”, rivelazione di questa stagione, con le musiche a firma del compositore Pasquale Catalano; da “Nudes”, la serie revenge sugli adolescenti di oggi, con Laura Luchetti, regista e show runner, e con le musiche di Francesco Cerasi, per finire, dulcis in fundo, con “La Compagnia del Cigno”, l’imperdibile serie musicale ambientata nel Conservatorio musicale di Milano, che vede come protagonisti giovanissimi attori, che sono anche musicisti di solida preparazione: si indagherà su questo fortunato format con il regista e show runner Ivan Cotroneo, con l’autore delle musiche Gabriele Roberto, e con Francesca Cima, cofondatrice di Indigo film, produttrice e “anima” della serie.
Sul versante dei film TV sarà invece proiettato “La bambina che non voleva cantare”, della regista Costanza Quatriglio, sull’infanzia particolare della grande cantante Nada e il suo esordio di successo al Festival di Sanremo del 1969, quando era appena quindicenne.
Il formato “corto” trova spazio nel festival con la sezione dei Cortometraggi Esercizio ‘800, che prevede ogni giorno la proiezione di un lavoro degli ex allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia, oggi diplomati: si comincia con “Arsenico” di Marco Mazzone (il 25 agosto), seguito, nei giorni successivi, da “Il più grande” di Francesco Romano (il 26), “Giallo Paglierino” di Francesco della Ventura (il 27), “La moglie del pittore” di Simone Bozzelli (il 28) e infine, da “Des Fourchettes” di Federico Mottica e Francesco Pascucci (il 29).
Si entra invece in un diverso genere con “Scherza con i fanti”, documentario di Gianfranco Pannone sui diari di guerra e canti di pace, con musiche di Ambrogio Sparagna e Francesco De Gregori; a introdurre l’incontro, lo stesso Pannone insieme ad Ambrogio Sparagna; il virtuoso dell’organetto e compositore, tra le figure di spicco della musica popolare italiana, autore di molte colonne sonore cinematografiche, sarà inoltre protagonista, nella serata di sabato 28 agosto, di uno dei momenti più poetici e attesi del festival: il concerto, rigorosamente in acustico, al tramonto a Capo Sandalo, a strapiombo sul mare, nella punta estrema nella parte occidentale dell’isola di San Pietro, in località “Le Ciasette”. Un evento speciale ed esclusivo che, sia per rispettare la fragilità del luogo che lo ospita, sia in osservanza delle norme anti-contagio, sarà a numero chiuso fino a esaurimento posti. I biglietti saranno disponibili in prevendita online nel circuito Box Office e all’agenzia di viaggi Tabarka di Carloforte, al prezzo di 5 euro: l’incasso del concerto sarà devoluto alla Lipu, l’associazione per la conservazione della natura, la tutela della biodiversità, la promozione della cultura ecologica in Italia, come contributo per la salvaguardia della fauna che popola l’oasi Carloforte.
Creuza de Mà è dunque anche l’occasione per portare dal “vivo” la musica nata per “servire” le immagini, come accade nel tradizionale concerto di musiche da film della Banda Città di Carloforte, che quest’anno si avvale dell’arrangiamento musicale di inedite partiture per banda a firma di Pasquale Catalano: un momento corale che unisce grandi e bambini al quale partecipa tutto il paese, che sarà anche terreno di un Esercizio di Registrazione per gli allievi del CAMPUS, con i docenti Filippo Porcari e Federica Ripani.
La musica, liberata dal legame con l’immagine, ma sempre con un riferimento al cinema, diventa protagonista in “Round Midnight”, la serie di live in programma a sera inoltrata nello spazio dei Giardini di Note: apre il 26 Ambrogio Sparagna (voce, organetti) in quartetto con Anna Rita Colaianni (voce), Giordano Treglia (ghironda, lira) e Erasmo Treglia (torototela, ghironda, ciaramella), per proporre un itinerario affascinante nella musica popolare italiana, lungo la dorsale appenninica. L’indomani (27 agosto), gli attori/musicisti della serie TV “La Compagnia del Cigno” – Leonardo Mazzarotto (Matteo), Emanuele Misuraca (Domenico), Hildegard De Stefano (Sara), Chiara Pia Aurora (Sofia), Ario Nikolaus Sgroi (Robbo), Francesco Tozzi (Rosario) – porteranno in scena un concerto inedito, pensato appositamente per il festival, alternandosi sul palco con un programma che spazia da Bach a Liszt; sabato 28 sarà la volta dell’atteso concerto di Nada, accompagnata da Andrea Mucciarelli alla chitarra, con un repertorio che attinge dal disco “Nada Trio” (Warner 2017) e da alcuni suoi grandi classici che hanno attraversato e segnato la storia della canzone italiana. Domenica 29 agosto, infine, a completare il calendario “musica live”, il secondo capitolo del progetto “Le Canzoni: colonne sonore italiane”, dedicato al rapporto della “Canzone nel cinema”: un progetto originale avviato nella scorsa edizione del festival da Neri Marcorè, che quest’anno lascia il testimone alla Creuza Band, una band di giovani talenti sardi a cui è affidata l’esplorazione delle canzoni rese indissolubili ai film, con un set appositamente studiato per questa occasione. Momento ormai topico del festival, il Premio “Le Isole del Cinema” quest’anno verrà assegnato a Riccardo Giagni, compositore, musicista e studioso di musica applicata al cinema, collaboratore del Festival fin dalla prima edizione, e che presenterà in questa edizione tutte le proiezioni e gli incontri tra registi, musicisti e pubblico.
Dopo Carloforte, la quindicesima edizione del festival Creuza de Mà completerà il suo programma con una due giorni a Cagliari in settembre: il 18, il Parco della Musica, accanto al Teatro Lirico (ore 21), ospiterà un autentico concerto – evento: l’attesissimo e imperdibile ritorno in città, dopo ben diciotto anni, di Sonos ‘e Memoria, il cine-concerto ideato da Gianfranco Cabiddu, e basato sul film muto omonimo dello stesso regista, costruito con immagini d’archivio dell’Istituto Luce sulla Sardegna dagli anni ’20 agli anni ’50 con sequenze di Cagliari, tra cui rarissime immagini di S.Efisio, musicato dal vivo da un prestigioso ensemble composto con il “meglio” dei musicisti sardi diretti da Paolo Fresu (tromba e flicorno), con Elena Ledda (voce), Mauro Palmas (mandola), Luigi Lai (launeddas), Antonello Salis (fisarmonica), Carlo Cabiddu (violoncello), Furio Di Castri (contrabbasso), Federico Sanesi (percussioni), e il coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu. Sonos ‘e Memoria ha debuttato nel 1995 al 52° Festival del Cinema di Venezia, e in venticinque anni di vita ha girato i teatri di tutto il mondo con enorme successo, come nella sua ultima esecuzione al Teatro Lirico di Cagliari di diciotto anni fa, dopo il ‘tutto esaurito’ all’Anfiteatro cagliaritano di due anni prima.
Sonos ‘e Memoria sarà al centro anche dell’appuntamento conclusivo del CAMPUS di Musica per cinema, in programma la mattina successiva (domenica 19 alle 10.30) nella sala convegni del T-Hotel; si racconterà la Sardegna attraverso la scrittura e la musica, tra tradizione e cambiamento, nel ricordo di tre figure cardine per il panorama culturale isolano, oggi scomparse: Giovanni Ardu, voce bassu del coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, l’antropologo e scrittore Giulio Angioni, e il medico e scrittore Giorgio Todde. Il convegno di studi 25 anni di Sonos ‘e Memoria: la Tradizione è la vita che continua, proposto in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari vedrà come relatori Ignazio Macchiarella, (professore ordinario, etnomusicologo) Francesco Bachis (Antropologo), Marco Lutzu, (ricercatore etnomusicologo), Gigliola Sulis (Associate Professor of Italian at University of Leeds) e Sergio Naitza (studioso e critico cinematografico).
Poi, in serata, alle 21, si tornerà al Parco della Musica per la proiezione del film “Passaggi di tempo” (2005) che fa da corollario al concerto-spettacolo Sonos ‘e Memoria, di cui racconta la genesi e l’anima segreta, dal ritrovamento dei materiali inediti d’archivio che raccontano la Sardegna di ieri, all’incontro tra il regista Gianfranco Cabiddu e i musicisti, che decidono di creare, in un viaggio artistico avventuroso, il concerto-spettacolo Sonos ‘e Memoria. Un racconto emozionante e coinvolgente che emerge anche attraverso i tour e le jam session in cui i musicisti sardi si incontrano con artisti internazionali.
La quindicesima edizione di Creuza de Mà è organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Sardegna Film Commission, del Ministero della Cultura, del Comune di Carloforte, della Fondazione di Sardegna e del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema.
Valentina Boi