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Colapesce e Dimartino, uno show “leggerissimo” al Parco dei Suoni

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Ieri in scena al Parco dei suoni di Riola Sardo, Colapesce e Dimartino, i due cantautori siciliani resi celebri al grande pubblico grazie all’ultima edizione sanremese con la loro “Musica Leggerissima”, e che dopo ben quattro mesi è ancora tra i singoli più ascoltati dal pubblico italiano. Senza dimenticare la recente “Toy Boy”, cantata con la mitica Ornella Vanoni.

Punta di diamante dell’offerta turistica di tutto il territorio del Sinis, il Parco dei Suoni e delle Arti di Riola Sardo, è uno straordinario anfiteatro naturale ricavato dalle antiche cave di arenaria a pochi minuti da Cabras e dalle spettacolari sculture nuragiche dei Giganti di Mont’e Prama.

Il Live

Partiti in ritardo a causa di una fortissima pioggia improvvisa, appena dopo l’esibizione dei talentuosi Don Leone, band blues sarda, il duo siciliano, ha rapito con le prime quattro canzoni, dovendo interrompere, a causa un’altro improvviso nubifragio. Successivamente hanno ripreso, con grandissima difficoltà a causa delle situazioni meteo, riuscendo a cantare soltanto altre tre canzoni, mentre sul palco volavano persino i piatti del batterista. Nella delusione del pubblico, la loro era quella più tangibile, non si arrendevano e volevano completare assolutamente il concerto, che però si è reso necessario terminare, e come ha affermato prendendo un microfono il capo della sicurezza de palco, era impossibile continuare per motivi di sicurezza. Tantissimi applausi, che hanno reso emozionante un momento certamente difficile quanto imprevisto. Colapesce e Dimartino, sono si sono resi disponibili a scattare foto e chiacchierare con i fan rimasti, che li attendevano vicino ai camerini, e non si sono arresi alla intemperie per conoscere i loro beniamini.

Nonostante le difficoltà tecniche, si riuscivano ad apprezzare le incredibili doti di parolieri raffinatissimi, con testi disillusi e sonorità retrò, che hanno conquistato un pubblico più ampio, rispetto a quello indie a cui erano abituati grazie al successo del Festival della musica. “Se bastasse un concerto per far nascere un fiore”, come recita una strofa della loro celeberrima hit, che diventa perfetta in questa circostanza, ad una settimana di distanza, dai terribili roghi che hanno bruciato migliaia di ettari poco lontano da Riola Sardo. Oggi più che mai abbiamo davvero bisogno di un po’ di musica leggerissima, e cantarla sotto la pioggia impetuosa ha reso il momento quasi catartico, dopo un anno e mezzo di pandemia, assistere ad uno dei primissimi grandi live del ricco calendario sardo, è stato comunque emozionante.

Valentina Boi 

TAG:  Musica
 
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