Il quartiere di Stampace in festa per il Martire Glorioso, con solenne processione e celebrazione nella chiesetta omonima, con la partecipazione devota di tanti fedeli cagliaritani.
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LA FESTA DI OGGI – Anche quest’anno, l’Arciconfraternita del Gonfalone di Cagliari ha onorato il Santo con la solenne processione per le vie del centro storico alle 18, al seguito del simulacro attribuito a Giuseppe Antonio Lonis, ornato di pennacchio colorato, fiocco e polsini rossi, simbolo della passione e dei colori della città. A seguire la statua del santo, come sempre, i confratelli e le consorelle, una rappresentanza dei miliziani, accompagnati dal suono delle launeddas e dal canto dei tantissimi fedeli, in tutto circa 300 persone. Presente anche il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. “Oggi si sente il cuore di Stampace – afferma, Claudio Sanna, 43enne di Guspini, tra i fedeli presenti alla processione – rispetto al Primo maggio, dove a festeggiare è tutta la Sardegna, si avverte maggiormente la presenza della vera Cagliari, che restituisce a Sant’Efisio il suo amore lui”. Poi la Santa Messa officiata dall’Arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi, nella chiesa omonima nel quartiere di Stampace.
LA STORIA – Forse non tutti sanno che Sant’Efisio, a Cagliari, non viene celebrato soltanto durante la grande Festa che va dal Primo al 4 Maggio, in cui ogni anno si scioglie il voto per ringraziare il martire guerriero di aver salvato Cagliari nel 1656 dal pericolo mortale della peste. Questa è solo una data simbolica: Maggio rappresenta la primavera, il rifiorire e la rinascita della natura così come la città rinacque dopo il miracolo di Efisio. Molto più importante è la settimana che va dal 15 al 22 Gennaio in cui si commemora il “Dies Natalis”, il vero giorno dedicato al Santo, segnalato anche dal calendario cristiano.
Si tratta di una settimana di festa, esclusivamente religiosa, in cui viene mostrata l’altra faccia della presenza del Santo a Cagliari. E’ infatti una celebrazione all’insegna della massima sobrietà, in cui sono del tutto assenti elementi folkloristici e in cui a prevaler è la preghiera e l’intima devozione verso “Efisi gloriosu”. Il 15 Gennaio, che per tradizione è il giorno del compleanno (Dies Natalis) si ricorda, nel quartiere di Stampace, il Martirio di Sant’Efisio che morì per decapitazione nella spiaggia di Nora pur di difendere i cristiani e la Sardegna intera. Festa anche a Pula, dove il 14 Gennaio si tiene la suggestiva processione sulla spiaggia di Nora, per ripercorrere le tappe che portarono Sant’Efisio fino al luogo del suo martirio.
“Ti chiedo, Signore, di difendere Cagliari dalle invasioni dei nemici; e ti prego affinché i cagliaritani abbandonino il culto degli idoli e dei demoni, e riconoscano te come solo vero Dio. Quanti fra di essi saranno colpiti dalla malattia e verranno dove giace il mio corpo, possano recuperare la salute. Nel pericolo di naufragio, nell’oppressione dei barbari invasori, nelle carestie e nella peste, possano, rivolgendosi alla mia intercessione, essere liberati dai loro mali”. Questa è la preghiera che Efisio pronunciò prima di morire il 15 Gennaio del 303 a Nora, dopo aver confessato all’imperatore Diocleziano di essersi convertito al cristianesimo ed è proprio da qui che si sono sviluppati il culto e la devozione nei suoi confronti.
Roberta Lai