La rubrica di centotrentuno.com che si occupa di costume e società cagliaritana, a cura di Mrs. Doolittle.
Facciamo un respiro profondo, rallentiamo e rilassiamoci, oggi è la giornata internazionale della lentezza. Giusto celebrarla, anche se viviamo in una città dove, a detta di chi la scopre con gli occhi dello straniero, persiste ancora un andazzo messicano, strascicato, un andante lento secondo il motto lo faccio poi. Chi si offende sbaglia, è un motivo di orgoglio: l’anima di Casteddu è anche questo, saper rifuggire dalla frenesia con rapida fuga al Poetto o Monte Urpinu.
La lentezza è anche condizione ideale per la rielaborazione di pensieri, progetti e ancora di più in questi giorni di lutti elettorali, che sembrano affliggere parecchi dei miei conoscenti, in strada e sui social, che si sentono delusi e abbacchiati ma non abbattuti, dicono loro, ed è facile intuire che stanno più dalle parti del centrosinistra e del sindaco Zedda che da quelle dei Cinquestelle, che da tempo non ci credevano più, anzi festeggiano i seggi conquistati in Consiglio regionale.
Ecco, accade un fatto curioso, di fronte a questa sconfitta, sui profili Facebook, nei discorsi e pure con i meme, compare la lunga ombra di Emilio Lussu, da solo o con la moglie Joyce, quasi che in due il momento storico sia più sopportabile.
Non è chiaro però se questa rievocazione del politico e intellettuale di Armungia sia rivolta come un monito per quanti hanno votato gli uomini del Partito Sardo d’Azione, oggi vincitori insieme alla Lega ma considerati traditori di principi e valori, e sai quanto in questo momento possa fregargliene; o se non ci sia del rimpianto e qualche senso di colpa più di sinistra per non aver saputo difendere gli ideali di Lussu, quando ancora la campagna elettorale era nel vivo, per non aver saputo giocare meglio le carte della memoria storica e saper usare con la stessa lungimiranza le opportunità politiche.
Oggi non resta che consolarsi pensando che Emilio e Joyce siano sconfitti insieme a noi. Forse si può ripartire da questo, non dalle foto, citazioni o poesie pubblicate su Facebook, ma riaprendo i libri di storia del Novecento, soprattutto per gli studenti sardi; si può andare al museo di Armungia, acquistare il libro di interviste inedite a Emilio Lussu, pubblicato recentemente dalla rivista dell’archivio dell’istituto De Martino, per ripartire con un nuovo progetto politico. Ricordando che, anche se è la giornata della lentezza, il resto dell’anno conviene correre, visto i tempi.
Mrs. Doolittle