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Antonello Zucchi, responsabile dell'area tecnica dell'Arzachena | Foto Emanuele Perrone/Arzachena Calcio

Zucchi (Arzachena): “Torres, ottimo mercato. Per le sarde di D sarà una buona stagione”

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Siamo ancora all’inizio della stagione calcistica 2024-25 per le squadre sarde: questo è un periodo utile per conoscere il parere di esperti e addetti ai lavori del calcio regionale su aspettative e ambizioni delle società isolane. Abbiamo quindi fatto a riguardo due chiacchiere con Antonello Zucchi, direttore generale dell’Arzachena, club che ha vinto il campionato di Prima categoria, guadagnandosi l’approdo in Promozione.

Direttore Zucchi, partiamo dalla Torres, unica squadra rimasta in Serie C dopo la retrocessione dell’Olbia. Quale dovrà essere l’obiettivo stagionale dei rossoblù di Alfonso Greco: consolidare un ruolo di primo piano nel Girone B o tentare la scalata alla Serie B?

“Credo che faranno un’ottima stagione, alla luce dell’ottimo mercato condotto dal direttore sportivo Andrea Colombino che non riguarda solo le entrate ma anche le conferme di tanti giocatori importanti e, soprattutto, del mister. Greco è ormai al quarto anno a Sassari, tra la stagione di Serie D e le tre in Lega Pro: è fondamentale dare continuità alla guida tecnica per poter ripetere l’ottima stagione scorsa, grazie anche all’entusiasmo della piazza e all’ottimo lavoro svolto dalla società. Il Girone B, specialmente quest’anno, è molto equilibrato ma sono convinto che la Torres farà una stagione in linea con le aspettative di tutti”.

Sul mercato è andato via Francesco Ruocco, è arrivato al suo posto Momo Varela: secondo lei i rossoblù ci hanno guadagnato o no?

“Sono due giocatori diversi, entrambi molto validi. Secondo me Varela può essere più pronto, vista la sua esperienza alla Reggiana anche in Serie B e potrà fare molto bene a Sassari, con un allenatore come Greco che lo ha già avuto a Lanusei e sa cosa può dargli. Sulla trequarti però la Torres può contare su un fuoriclasse come Mastinu, che è già andato a segno in Coppa Italia contro l’Albinoleffe ed è pronto a un campionato da protagonista, forse anche più dell’anno scorso”. 

Passiamo alla Serie D, per anni campionato d’elezione per la sua Arzachena. Quest’anno ai nastri di partenza cinque squadre sarde: che annata si aspetta?

“Iniziamo dal Costa Orientale Sarda di Francesco Loi, che anche quest’anno ha costruito un’ottima squadra. A Tertenia stanno facendo davvero un grandissimo lavoro, oserei quasi dire ‘miracoloso’ visto che hanno costruito una realtà solidissima dove prima non c’era nulla. Il tutto con un progetto che punta sulla valorizzazione del territorio e dei giovani, facendo scoprire quella fetta di Sardegna dal punto di vista calcistico e non soltanto turistico. Hanno creato un settore giovanile partendo da zero, grazie anche all’ottimo lavoro di Davide Moi, che ho apprezzato prima da calciatore e ora da dirigente: è un lavoro ammirevole, so bene quanto sacrificio e lavoro comporti, senza dimenticare quante risorse servano, a livello economico ma soprattutto di energie mentali e fisiche. Mister Loi ha aggiunto gli elementi giusti alla prima squadra, quindi non posso che fargli i complimenti. Per quanto riguarda le altre squadre sono convinto che faranno altrettanto bene, per me faranno meno fatica rispetto agli altri anni. L’Atletico Uri ha rinforzato molto una squadra già interessante, ma soprattutto può contare su un grande allenatore come Massimiliano Paba, che conosce benissimo l’ambiente giallorosso. Il Latte Dolce riparte da un allenatore emergente come Setti che arriva dal settore giovanile, ma che conosce bene le dinamiche biancocelesti e soprattutto può contare sul supporto sinergico della Torres. Per quanto riguarda l’Ilvamaddalena riparte dall’ottimo campionato di Eccellenza, confermando giustamente un tecnico esperto come Cotroneo e con un’ossatura di squadra costruita per non soffrire come due anni fa”. 

Capitolo a parte per l’Olbia, che a Zucchi non può non ricordare le due stagioni di Lega Pro e i derby giocati contro i Bianchi. È stata un’estate complicata a livello societario, che stagione sarà per la squadra di Amelia?

“So cosa significhi partire in ritardo nella costruzione della squadra: è davvero una situazione difficile e complicata da gestire, perché quando inizi più tardi degli altri a cercare gli elementi giusti per il tuo progetto, molti calciatori hanno già trovato sistemazione ed è dura trovare i profili adatti. Però sono certo che l’Olbia punti tutto sulla grande esperienza di Ninni Corda, che da grande conoscitore del calcio italiano saprà sicuramente come superare queste difficoltà e costruire una squadra per vincere il campionato, come hanno detto i dirigenti svizzeri a capo del club”. 

Per quanto riguarda l’Eccellenza, tutti gli addetti ai lavori dicono che sarà un campionato stellare. Come vede il massimo campionato regionale sardo?

“Va fatta una premessa: quest’anno non ci sarà l’obbligo di schierare gli under, pertanto deduco che tutti faranno un mercato puntato sull’esperienza, alzando sicuramente il livello medio. Ci sono tante squadre importanti: il Monastir sta costruendo una rosa super, ma non bisogna dimenticare il valore del Budoni di Raffaele Cerbone, che conosce benissimo la categoria e l’Ossese di un ottimo tecnico emergente come Giacomo Demartis, che bene ha fatto l’anno scorso a Ghilarza. Poi le neopromosse Nuorese e Alghero, società blasonate e con grande fame di calcio, senza tralasciare il Tempio di Mauro Giorico e le possibili sorprese”. 

Potremmo dire che a questa Eccellenza ricca di stelle manchi solo l’Arzachena?

(Risata). “Dopo la vittoria del campionato di Prima categoria e l’approdo in Promozione, abbiamo cercato in queste settimane di mantenere la stessa ossatura dell’anno passato aggiungendo calciatori importanti. Su tutti Marco Ruzittu, che torna ad Arzachena dopo aver vinto da protagonista il campionato di Eccellenza. C’è stata qualche mancata conferma, a partire dal tecnico Acciaro e di alcuni calciatori: scelte fatte in funzione di un rinnovamento in alcuni ruoli che secondo noi erano funzionali a far rendere ancora meglio il gruppo dell’anno scorso. Il cambio in panchina – tra un allenatore che ha vinto il campionato e uno che è retrocesso – può aver generato qualche dubbio tra gli addetti ai lavori, ma secondo noi la voglia di rivalsa di mister Spano dopo il campionato scorso possa essere una molla in più per fare molto bene con noi. Il nostro obiettivo è quello di fare una buona stagione: per onestà intellettuale devo ammettere che non conosco la Promozione, così come non conoscevo la Prima categoria, ma ci siamo subito adattati alle difficoltà e alle sfide che questo richiede. Abbiamo cercato di allestire una rosa competitiva e di qualità, ben consapevoli che nel nostro girone ci siano tante squadre importanti e ambiziose, costruite per vincere subito: Luogosanto, Bonorva, Usinese, Stintino e altre, solo per fare alcuni nomi. Ma noi ci siamo, siamo fiduciosi nei nostri mezzi”. 

Francesco Aresu

 
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