In occasione della nuova puntata della rubrica Serie C…entotrentuno, il nostro ospite è stato il calciatore della Torres Giacomo Zecca. Un impatto importante a Sassari per l’esterno dei rossoblù, tanti chilometri macinati sulla fascia e il gol vittoria realizzato nell’ultima gara di campionato contro il Sestri Levante che ha regalato il successo ai sassaresi facendoli volare a quota 15 punti in classifica. Di seguito le parole del calciatore classe 1997 ai nostri microfoni.
Sull’ambientamento a Sassari e sull’inizio di stagione
“Sono contento del mio inizio e di quello fatto dalla squadra. La classifica? Non la guardiamo e non la guarderemo almeno fino a dicembre. Sono contento anche di come stiamo preparando le partite, sia sotto l’aspetto mentale che tattico. Dobbiamo continuare così. Su Sassari? Non siamo riusciti durante il ritiro a conoscere al meglio l’ambiente, poi c’è stata la presentazione in piazza Tola. Quella serata mi è rimasta impressa, è una cosa che non si usa più moltissimo, ma credo che la società abbia fatto bene a organizzarla. Quel calore che abbiamo ricevuto ci ha dato una grande spinta per far bene in questo avvio. Altra cosa, non mi aspettavo che la tifoseria sassarese ci seguisse in maniera così numerosa durante le trasferte”.
Mentalità
“Atleticamente stiamo facendo un buon lavoro, ma anche l’aspetto mentale in questo inizio di campionato sta facendo la differenza. Quando gli avversari ci danno filo da torcere, noi sappiamo che abbiamo la qualità giuste per poterci difendere e portare gli episodi dalla nostra. Scaramanzia? Qua alla Torres ne ho visto poca rispetto a dove sono stato gli anni precedenti, per me è anche meglio visto quanto lo sono io. Ora stiamo prendendo il tutto con molta leggerezza, spinti dall’entusiasmo e dalla consapevolezza di quello che sappiamo fare“.
Sul prossimo step di crescita
“Ogni partita fa storia a sé. Dopo la sfida di Olbia c’era poco da dire, invece in quella di Sestri si è intuito che serve migliorare sotto l’aspetto tecnico, nel primo tempo potevano gestire meglio la palla, in quella di Rimini si potevano gestire meglio i contropiedi. Pignolo? In verità un po’ si, vado molto spesso a rivedere le cose negative per cercare di correggerle e crescere“.
Fiuto del gol
“Il gol che ho fatto contro il Sestri Levante è arrivato a due anni di distanza dalla mia ultima rete. Le tante marcature al Sassuolo sono frutto della posizione più avanzata che avevo. Facevo sia l’esterno d’attacco che la punta centrale. Durante quell’esperienza avevo una media di quasi un gol ogni due partite, poi ovviamente quel campionato è totalmente differente rispetto al calcio professionistico e i numeri sono calati”.
Sulla carriera di Zecca condizionata dagli infortuni e dalla sfortuna
“Negli infortuni e nella sfortuna non voglio trovare alibi, anche se dopo gli ultimi quattro anni sono un po’ in credito con la dea bendata. Se in questo momento mi trovo in questa categoria è per quello che ho dimostrato, vuol dire che questo è ciò mi merito. Spero che l’annata 2023/24 sia quella giusta, non solo per me ma anche per la squadra. Nel Cesena la scorsa stagione siamo arrivati a due punti di distanza dal primo posto in classifica, negli ultimi tre mesi purtroppo non ho giocato per l’infortunio subito proprio su questo campo. Spero che il Vanni Sanna mi possa ridare quello che mi ha tolto nella passata stagione”.
Sulle favorite di Zecca alla vittoria del campionato
“Le mie favorite sono Cesena, Spal e Perugia. Avrei detto Entella, però considerata la brutta partenza e il cambio di allenatore, può essere sintomatico di una stagione non fortunata. Però attenzione anche al Pescara”.
Sulla rete segnata nello scorso turno sul campo di Carrara contro il Sestri Levante
“In tribuna nella sfida contro il Sestri avevo una grande rappresentanza della mia famiglia, non mi è sembrato vero riuscire a segnare con loro presenti sugli spalti. Quel gol mi ha fatto pensare tanto anche a mio padre, lui mi dice sempre di tirare di più con il sinistro, nella sfida di Carrara ho calciato tanto con il mancino e il suo consiglio mi ha portato bene”.
Sul perché ha scelto la Torres
“Ho scelto la Torres per vari motivi: il primo è il terzo tempo che viene fatto al termine della gara (ride ndr), poi la seconda ragione è per il forte applauso che mi ha fatto il pubblico di Sassari quando sono uscito in barella dopo l’infortunio. Un mercoledì di giugno il direttore Colombino mi ha chiamato e il giovedì ho firmato”.
Obiettivi
“Vorrei giocare di più rispetto alla scorsa stagione e avere meno infortuni. Sulla condizione fisica sto prestando molta attenzione. L’altro obiettivo è quello di aiutare il più possibile i miei compagni, non solo in avanti ma anche difensivamente, mantenendo i numeri che ho avuto finora“.
Sul ruolo di esterno nel centrocampo a 5
“Questo ruolo l’ho fatto per la prima volta durante la scorsa stagione, ho sempre giocato come esterno alto sia nel 4-3-3 che nel 4-4-2. Però sono a mio agio in questa posizione, la mia attitudine in campo mi consente anche di far bene difensivamente. Poi i risultati di squadra, le reti inviolate mi inorgogliscono molto e voglio dare il massimo per continuare su questa scia”.
Su Goglino, Masala, Sanat e Pinna
“Goglino ha un passo e una gamba veramente importante, lui ci potrà dare una grande mano. Come lui anche Masala e Sanat, quest’ultimo mi ha stupito tantissimo, credo che sia un giovane molto forte. Anche Pinna difensivamente è una roccia. Poi siamo una rosa con tanti giocatori di qualità, dietro al successo di una squadra c’è il lavoro di tutti i 28 componenti”.
Su Greco
“Descrivere Greco con tre aggettivi? Pragmatico, sognatore e leale. Lui è un allenatore che ti fa ambire a grandi cose, è difficile trovare un mister come lui, con cui si può parlare di tutto e avere confronti su tutti i vari aspetti che esulano anche dal calcio“.
Ambizioni
“Noi siamo consapevoli di essere una squadra composta da elementi importanti, non costruita per conquistare il campionato come magari Spal, Cesena e Perugia, ma per andare in campo e provare a vincere contro tutte le avversarie che ci troveremo di fronte”.
Sulla sfida contro la Juventus Next Gen
“Quella sarà una partita simile a quella di Sestri, i liguri hanno tanti giovani molto veloci e tecnici. Quelli della Juventus sono altrettanto rapidi e di qualità, ma molto più imponenti fisicamente. Sono giocatori che si preparano per competere, in futuro, nelle massime categorie nazionali. Sarà una partita in cui dovremo essere attenti”.
Sull’Olbia
“Il derby, per loro, credo sia stata una batosta ma allo stesso tempo un modo per rientrare sulla Terra. Due vittorie consecutive erano forse un po’ inaspettate. Quella sconfitta è stata un’occasione per continuare a crescere con maggiore decisione. Di loro conosco bene Nanni che è stato mio compagno al Cesena, però anche Ragatzu o Biancu per citarne alcuni. Una squadra veramente forte”.
La Redazione