L’analisi tagliente sulla gara del Cagliari a cura di una tifosa rossoblù d’eccezione!
Sassuolo-Cagliari è la ventunesima partita di questo campionato. Partita, poi…se così la vogliamo chiamare! Partiamo da Maran: fa la formazione probabilmente sotto effetto dei postumi dell’influenza, altrimenti non riesco a spiegarmi le sue scelte. Mette Faragò prima a destra, poi a sinistra poi fai una giravolta e falla un’altra volta. Insomma, più che un terzino oggi era in versione Billy Elliot. Pisacane si perde i giocatori come io perdo le chiavi dentro la borsa: con continuità. Barella, invece, fa la solita incetta di gialli inutili
Si gioca sempre sulla destra, tanto che pure mia madre, famosissima intenditrice di calcio, se ne è accorta. A Pavoletti non è arrivato un pallone manco per sbaglio, nemmeno su errori degli avversari. Anzi, uno sì: peccato fosse soltanto due metri in fuorigioco. Se poi anche Cragno, fin qui praticamente sempre il migliore in campo, viene posseduto dallo spirito di Valerio Fiori, siamo proprio così: a fiori!
Approvo, invece, la scelta del cambio Lykogiannis-Farias. Per me hanno entrambi una cosa fondamentale in comune, ossia essere più inutili di Mauro Repetto negli 883. A un certo punto entra l’influncer Birsa, che delizia il pubblico con dei tiri in porta. Meglio lui (influenzato) rispetto a tutto il resto (sano) della squadra! Figurarì come siamo messi! L’ultima volta che i ragazzi di Maran hanno visto un pressing è stato su Canale 5, per svisarsi le vallette di Pierluigi Pardo.
Non ci resta che piangere, altroché.
Miss Wanda