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Vince e sa soffrire, ma questa non è ancora la vera Torres (è un complimento)

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Ritorno alla vittoria, successo sofferto e conquistato di cattiveria e in più una notte in vetta alla classifica del girone B, insieme all’Arezzo. Lì in cima al campionato dove la Torres mancava dalla fine dello scorso novembre. Il 2-1 inflitto in trasferta al Sestri Levante è pieno di risvolti positivi per la squadra di Alfonso Greco, anche se guardando alla prestazione globale dei rossoblù pare che la vera Torres non sia ancora questa. E al gruppo sassarese è il più grande complimento che si possa fare.

Riflessione
Come già capitato nelle ultime settimane la Torres in Liguria ha pagato tanto in attenzione e in intensità, soprattutto nella gestione degli episodi e sui calci piazzati avversari. In un aspetto sul quale la squadra di Greco dovrà lavorare per diventare la classica formazione cinica di alta classifica che non lascia niente al caso. Contro il Sestri Levante la vittoria è arrivata solo nel finale per via delle tante, ottime, parate del portiere avversario Anacoura, ma anche per un po’ di imprecisione nella scelta dell’ultimo passaggio dei rossoblù. Anche questo aspetto è stato evidenziato con costanza dalle ultime partite. Come possibile alibi va detto che con tante assenze e molti giocatori inseriti nella formazione senza ancora aver trovato la giusta alchimia, come Casini, oppure altri che ancora devono compiere lo step definitivo per essere decisivi tra i professionisti, come Goglino, è anche normale che questa Torres debba passare da un progressivo percorso di crescita.

Lati positivi
La sfida contro il Sestri ha permesso a Nanni di sbloccarsi in zona gol, oltre a confermare la buona pescata con l’ex Olbia che spesso dà una mano nella manovra e in fase di non possesso. Bene anche il momento di Fischnaller che si sta caricando la Torres sulle spalle. Prima punta, esterno, seconda punta o pedina a gara in corso. All’ex Fermana cambia poco, al momento sembra talmente dentro il progetto che riesce a incidere a prescindere dalla situazione di gioco in cui è chiamato a dare una mano. Ottima anche la prova di Mastinu che sta dimostrando di servire molto di più alla Torres in mezzo al campo che sulla trequarti. E qui a Greco va dato il suo merito, almeno in questa fase della stagione e con le tante assenze a centrocampo che stanno limitando la qualità dei sassaresi nel mezzo. Un Mastinu che nella ripresa portando anche la croce con falli e recuperi oltre che cantare ha dimostrato quanto anche lui ci tenga ad essere uno dei volti in prima pagina di questa formazione non soltanto con le giocate di classe ma anche con il lavoro sporco.

Futuro
Viene da chiedersi cosa può essere questa squadra quando Antonelli sarà recuperato e al meglio, quando gli esterni saranno tutti in condizione e non con acciacchi vari, quando in regia tornerà in cattedra Giorico. E soprattutto con Varela sulla trequarti a spaccare le difese avversarie. A Greco toccherà il complesso compito di gestire l’abbondanza, in un tema spesso spinoso delle sue annate a Sassari. Intanto però c’è da godersi il momento e soprattutto la risposta di ragazzi come Fabriani o Masala. Il prossimo futuro parla di una trasferta sabato 28, con la squadra che resterà fuori dalla Sardegna dopo il Sestri, contro il Gubbio prima di tornare a fare una settimana tipo di lavoro dopo il tour de force di questa ultima metà di settembre. E la gara di Gubbio probabilmente ci dirà quanto è solida questa Torres capace di tornare a vincere sapendo soffrire e quanto in grande potrà sognare.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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