Nuovo anno e nuovo appuntamento con Serie C…entotrentuno, la nostra rubrica dedicata alle squadre sarde impegnate nel girone B della Lega Pro. In occasione dell’ultima puntata abbiamo avuto come ospite non solo l’ex attaccante della Torres Stefano Scappini, attualmente giocatore del Novara, ma anche il neo acquisto dei rossoblù Eyob Zambataro. Di seguito le parole del calciatore etiope fresco di esordio con i sassaresi nella sfida vinta per 3-2 al Vanni Sanna contro la Recanatese.
Sull’esordio contro la Recanatese
“L’importante è aver portato a casa i tre punti, era fondamentale riprendere il nostro percorso con una vittoria. L’esordio è stato emozionante. Mi sono divertito molto anche nel vedere la squadra giocare. Quando il mio procuratore mi ha parlato della Torres mi sono accorto che i rossoblù sposano molto il mio modo di giocare. Si divertono e questo a me piace, quando sono entrato mi sono messo a disposizione per poi divertirmi in campo. Ho esordito bene, ma si può fare di più. Ora serve trovare la condizione migliore, mi manca ancora un po’ di gamba”.
Sul segreto per vincere i playoff
“Il percorso è abbastanza lungo, ma il tempo passa velocemente. Si gioca ogni tre giorni, bisogna sempre rimanere concentrati e pensare di partita in partita”
Sulla squadra
“Chi mi ha impressionato di più è Mastinu, il suo mancino mi ha emozionato. Su un campo difficile a causa della pioggia lui è venuto fuori con qualità. Questa è la dimostrazione del valore e del talento di Beppe”.
Sul ruolo
“Mi trovo meglio sulla fascia sinistra piuttosto che a destra, mi piace venir dentro al campo per fraseggiare meglio con i compagni. Però per me l’importante è giocare, se il mister mi chiederà di giocare sulla corsia destra non ci saranno problemi, sono a completa disposizione”.
Le prime impressioni sulla Torres e sulla tifoseria
“Quello che mi ha sorpreso maggiormente è la capacità di fraseggio della squadra, in Serie C avere questo tipo di libertà ti permette di esprimerti al meglio. In futuro dovremo essere più bravi nel chiudere prima le partite per non arrivare con l’acqua alla gola negli ultimi minuti. La tifoseria? Nonostante la pioggia mi ha fatto una buona impressione, c’era tanta gente al Vanni Sanna. Sono curioso di vedere come sarà lo stadio con il bel tempo”.
Sul girone B
“È un campionato molto equilibrato per Torres e Cesena, mentre stanno facendo molta fatica le squadre più blasonate. Non mi aspettavo questo rendimento da parte del Pescara e della Virtus Entella. Se la Torres è lì a giocarsela con il Cesena è perché ci sono dei valori importanti nella nostra rosa. L’obiettivo dev’essere quello di dar fastidio il più possibile ai bianconeri. Le pressioni sono dalla loro, noi dobbiamo cavalcare questa onda dell’entusiasmo”.
Sui playoff di Serie C vinti con il Lecco
“L’anno scorso a Lecco è stata una fortuna il fatto di aver iniziato subito a giocare, il Pordenone che è dovuto rimanere tre settimane fermo ha fatto molta fatica. Ha i suoi vantaggi arrivare in fondo, ma anche degli svantaggi. In questo momento però pensare ai playoff è riduttivo, il nostro obiettivo ora è il Cesena. Se saranno bravi loro a scappare gli faremo gli applausi, ma noi ora dobbiamo giocare per provare a vincere il campionato”.
Sulla scelta di trasferirsi alla Torres
“Avevo bisogno di rimettermi in gioco e di una squadra che mi permettesse di farlo. Mi piace molto giocare come esterno tutta fascia e la Torres sfrutta molto questo tipo di soluzione. Come il mio agente mi ha prospettato questa possibilità ho dato subito il via libera per portare a compimento la trattativa. Come ho finito le vacanze sono subito venuto qua, avevo la necessità di conoscere l’ambiente e viverlo”.
Sulle prime esperienze calcistiche in Italia
“Il calcio mi ha aiutato tantissimo nell’ambientamento in Italia. Con mio fratello non parlavamo italiano ma ci capivamo con gli altri ragazzi giocando a pallone. Le mie prime amicizie sono nate proprio grazie al calcio. I primi anni in Italia con le giovanili dell’Atalanta mi hanno formato tantissimo come uomo, questo è uno dei punti cardine del settore giovanile della società bergamasca. Da una parte è stato bellissimo, dall’altra una sofferenza perché non sono riuscito a esordire con la prima squadra. Il mio obiettivo è quello di arrivare in Serie A, magari con la Torres. Il mio obiettivo è quello di recuperare la Serie B che mi è stata tolta quest’anno. Ho voglia di rivalsa, ho voglia di andare in cadetteria. Me la sono conquistata”.
Sulla sfida contro il Rimini
“Ogni partita sarà difficile, anche quelle contro le squadre considerate in difficoltà. Dovremo giocare nel modo in cui sappiamo giocare, partire forte e poi alla fine della partita vedremo se saremo stati superiori o meno”.
La Redazione