Settimana decisiva per la Torres di Alfonso Greco che, domenica 23 aprile al Vanni Sanna, giocherà contro la Fermana la gara fondamentale per la permanenza diretta nella Serie C. Vista l’importanza del match che disputeranno i sassaresi nel prossimo e ultimo impegno di campionato, abbiamo voluto sentire due giocatori che, durante il loro passato in maglia rossoblù, hanno già vissuto, anche se in diverse categorie, questi delicati momenti. Stiamo parlando dell’ex capitano della Torres e attuale giocatore dell’Ossese Giacomo Demartis e di Stefano Sarritzu, ex ala dei rossoblù e fresco vincitore dell’Eccellenza con la maglia de L’Aquila Calcio 1927. A entrambi abbiamo domandato come si preparano queste gare e come si vive una settimana con tali pressioni.
Giacomo Demartis
“Questi giorni si vivono con emozione, tensione e voglia. L’ambiente è carico e ha voglia di chiudere la questione salvezza immediatamente. A me è capitato di vivere anche situazioni più delicate come quelle nei playout in cui, una sconfitta, può condannarti direttamente alla retrocessione. Quelle sono sfide più tese e particolari, ora però la Torres non è in questa situazione. I rossoblù meritano la salvezza, sia per il grande sforzo prodotto dalla società nel riportare il professionismo a Sassari, sia per il lavoro che è stato fatto durante l’anno. Ci sarà un ambiente motivatissimo, con una cornice di pubblico splendida e che spingerà i ragazzi a ottenere questa meritata salvezza. Bisognerà concentrare attenzione, voglia e cuore nei prossimi 100 minuti per guardare al futuro con maggiori ambizioni“.
Stefano Sarritzu
“Quando si gioca in piazze importanti come quella di Sassari ci sono pressioni maggiori, in queste sfide non c’è bisogno di accentuare ulteriormente la tensione. Se uno è consapevole di dove sta giocando, il resto viene da sé, tutto l’ambiente ti sostiene e ti dà la spinta giusta per preparare al meglio una partita decisiva come questa. Quando ho affrontato in prima persona questa situazione, inizialmente, come è giusto che sia, non l’ho vissuta benissimo, però poi alla fine l’ho interpretata con serenità e questo è il consiglio che mi sento di dare. Da una parte si è consapevoli di giocarsi tanto però se carichi troppo emotivamente rischi che la pressione faccia effetto contrario. Durante la settimana bisogna pensare positivo e dare il massimo, alla fine il lavoro paga sempre. Sarà fondamentale sicuramente l’esperienza dei senatori come Scotto e Dametto che hanno fatto categorie importanti come la C, saranno loro a dover spronare i più giovani e allo stesso tempo trasmettere loro serenità“.
Andrea Olmeo
