Un’annata importante quella fatta dalla Primavera della Torres guidata da mister Marco Sanna, una stagione regolare importante che ha permesso ai giovani rossoblù di conquistare l’accesso ai playoff, con il sogno promozione spento dal Novara di Franco Semioli. Sassarese di nascita che in carriera, tra le altre, ha giocato per la Torres disputando i playoff di Lega Pro nella storica annata 2005/06. Quella fatta con Marco Sanna è stata una chiacchierata piacevole, non solo sull’esperienza alla guida dell’Under 19 rossoblù, ma anche sul prossimo futuro dei ragazzi di Alfonso Greco impegnati nella corsa alla Serie B.
Mister Marco Sanna, un campionato più che positivo quello fatto con la Primavera. Un’annata che vi ha visto arrivare fino ai playoff. Qual è il suo bilancio su questa stagione?
“Senza alcun dubbio il bilancio è positivo. Questo è stato il primo anno alla guida della Primavera della Torres, sono molto felice di aver fatto questa esperienza. All’inizio ho avuto delle difficoltà poi i ragazzi stessi mi hanno aiutato e siamo migliorati un po’ tutti. I giocatori erano già instradati bene dai miei predecessori. L’annata è stata straordinaria e siamo riusciti anche a qualificarci per i playoff. Queste gare sono particolari, però nonostante non abbiamo avuto la meglio sul Novara siamo felicissimi di come sia andata questa stagione”.
Ha allenato per diversi anni prime squadre, questa stagione invece ha scelto di lavorare con i giovani. Come cambia l’operato dell’allenatore in questi casi?
”Per più dieci anni ho allenato le prime squadre in campionati dilettantistici, in quel caso avevo metà rosa composta da calciatori giovani e l’altra da giocatori grandi. In questa situazione è più semplice lavorare con i ragazzi perché maturano sia per spirito di emulazione o perché in squadra sono circondati dalle giuste persone. Quando si allena la Primavera questo non avviene, devi essere sempre tu a stimolare i ragazzi e fargli capire che il lavoro che si sta facendo è non solo per il miglioramento personale, ma anche per quello generale. Perché se cresce un ragazzo ne trae giovamento tutto il gruppo. La differenza sostanziale sta nel non avere un aiuto da giocatori presenti all’interno della rosa che sono più esperti e alle spalle hanno anni di carriera. Quindi bisogna rimanere sempre sul pezzo, senza mai abbandonarli. Io ho sempre trattato i ragazzi come se fossero adulti nonostante abbiano dai 18 ai 16 anni. Qualcuno capita che ti molla, in quel caso bisogna farglielo capire nel modo giusto. È importante l’aspetto tecnico, ma anche quello relativo alla professionalità: questi ragazzi vanno preparati per la prima squadra. Non è semplice, non è facile, ma questa è la nostra missione”.
Mudadu, Del Giudice, Dieni, convocati da mister Alfonso Greco in prima squadra. Direi missione riuscita, quanta soddisfazione c’è?
”Una soddisfazione enorme, loro tre sono stati convocati in prima squadra e insieme ad altri si sono allenati con Scotto e compagni durante la stagione. Io non mi vorrei nei panni di Alfonso (ride ndr). Lui ha tantissimi giocatori a disposizione ed è molto difficile chiamare i ragazzi della Primavera, ma comunque lo ha fatto e in questo senso ci tengo a ringraziare sia il mister che la società. Ovviamente è un grande orgoglio personale, ma in particolare per il club. Da quando è arrivata, la nuova proprietà sta cercando di fare seriamente in tutti i sensi, la speranza è di vedere qualche giovane in pianta stabile nella prima squadra nei prossimi anni”.
Facendo il punto sullo sport sardo, questa stagione è stata tutto sommato positiva. La Costa Orientale Sarda ha fatto un ottimo campionato, l’Atletico Uri ha trovato la salvezza diretta, mentre il Latte Dolce lo ha fatto passando da una pazza partita di playout. Una notizia importante per il calcio sardo…
”A livello tecnico la Cos è la più forte delle varie squadre sarde, sono felicissimo che l’Atletico Uri e il Latte Dolce abbiano conquistato la salvezza. Sono contento in particolar modo perché tutte le società hanno raggiunto i propri obiettivi dando tanto spazio ai giovani. I biancocelesti, purtroppo, sono passati dai playout però è un’ottima notizia che siano riusciti a raggiungere questo traguardo. Hanno lavorato tanto con i ragazzi, spero che il prossimo anno possa arrivare per loro la permanenza nella categoria con qualche giornata d’anticipo”.
In casa Torres queste sono settimane d’attesa, da un lato la voglia di scendere in campo, dall’altro il lavoro da fare in allenamento senza conoscere il proprio avversario. Come si affronta questo periodo?
”In questi giorni bisogna solamente abbassare la testa e lavorare sodo. Il problema è che questo momento non si vive durante il campionato ma una volta conclusa la stagione regolare. Ci sono altri fattori che subentrano, come la condizione fisica e quella climatica. Da un lato la preparazione atletica da conservare a distanza di tre settimane dall’ultima gara ufficiale disputata, dall’altro l’aumento della temperatura, 4 o 5 gradi in più si fanno sentire in particolare quando la stagione volge al termine. La Torres ha fatto un campionato straordinario, questa attesa è un’arma a doppio taglio però spero che il coltello sia dalla parte giusta e che i rossoblù possano continuare questa storica cavalcata fino alla fine”.
Si sono già disputati due fasi dei playoff e la gara di andata del primo turno nazionale. Qual è la squadra che l’ha sorpresa di più e quella secondo lei da evitare per la Torres?
“Guardando il percorso fatto durante il campionato e per quanto dimostrato nell’ultima gara giocata nei playoff è sicuramente la Carrarese quella che mi ha sorpreso di più e la squadra da evitare. Ha tanti giocatori di grande livello. Però in questo momento ci sono quattro o cinque squadre molto forti e attrezzate che all’inizio dell’anno hanno costruito la rosa per ambire alla promozione diretta. La speranza è che la Torres arrivi all’esordio con la giusta condizione psico-fisica, perché queste gare sono totalmente differenti rispetto a quelle giocate durante il campionato. Chi potrà essere l’uomo chiave della Torres ai playoff? Gigi Scotto, sassarese e capitano di questa squadra”.
Andrea Olmeo