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Torres, questo è il tuo punto di partenza: Greco e Colombino ai saluti?

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Può un’eliminazione dai playoff per la Serie B essere un punto di partenza? Deve esserlo. In casa Torres le ore che stanno seguendo l’uscita dagli spareggi di Lega Pro per mano del Benevento sono quelle della rabbia e del rammarico, visto che nei 180 minuti la squadra di Alfonso Greco ha dominato l’avversario senza però riuscire a trovare una rete che avrebbe garantito l’accesso alle Final Four di Serie C. Ma al tempo stesso queste saranno anche le ore chiave per gettare le basi della Torres del futuro, una società che vuole confermarsi ai vertici della terza serie e provare a sognare passo dopo passo una cadetteria mai messa agli archivi in 121 anni di storia.

Momento

Partiamo da una considerazione: la Torres contro il Benevento avrebbe meritato il passaggio del turno. Questo è un dato oggettivo e lo dicono i numeri delle due sfide. E quell’episodio dentro l’area del Benevento all’ultimo minuto resta una ferita aperta. Però il calcio, specie durante i playoff, segue un destino tutto suo. La delusione è tanta perché mai come in questa annata, e anche un po’ a sorpresa rispetto alle previsioni iniziali, la Torres aveva davvero la concreta possibilità di giocarsela con tutti per salire in Serie B. E questo deve essere il merito riconosciuto allo staff tecnico, ai giocatori e al club. Considerando che appena tre stagioni fa questa squadra faticava a salvarsi in Serie D e invece con l’arrivo della nuova proprietà ha bruciato tutte le tappe arrivando a un passo dal sogno. In questi anni i rossoblù hanno vissuto come dentro a un continuo vortice, con obiettivi che si susseguivano e ambizioni da provare a trasformare in realtà. Ora però arriverà il passaggio più complicato: confermarsi ad altissimi livelli.

Tema stadio

La grande vittoria, nonostante l’eliminazione, della gara contro il Benevento è stata il ritorno di un Vanni Sanna almeno a seimila spettatori. Con una cornice di pubblico importante, che in città non si vedeva da quasi 20 anni. E proprio il tema stadio sarà uno dei passaggi chiave per il prossimo futuro. Nonostante l’amarezza del momento, va infatti considerato che probabilmente la Torres, intesa anche come strutture e organizzazione extra campo e non solo come rosa e idee del club, non sia ancora pronta per la Serie B. D’altronde nel calcio non si inventa nulla e i passaggi chiave da fare per alzare l’asticella fino a un salto in cadetteria non possono prescindere dal rimettere a nuovo e dal trasformare il Vanni Sanna. Non è un caso che la proprietà si sia mossa da tempo, anche a proprie spese, per l’ammodernamento dell’impianto. Ma ora per i lavori più impattanti servirà il supporto della nuova amministrazione comunale. Con le elezioni di inizio giugno che hanno portato alla solita passerella dei vari candidati sindaco nel pre-partita con il Benevento. Ora però servirà passare dalle belle parole ai fatti.

Futuro

La prossima stagione a Sassari ha e avrà i contorni della sfida. Vivere tutto d’un fiato dalla D ai playoff di Serie C è stato emozionante e bello, ma ora servirà programmare per dare continuità. Con la consapevolezza che nella stagione 2023-24 si è fatto qualcosa di straordinario, un qualcosa che raramente si è visto a Sassari in 121 anni di storia. Anche per questo dalla piazza, che dovrà supportare la squadra che verrà, alla società dovranno essere consapevoli che ripetersi sarà più che un’impresa. Questo però non vuol dire non provarci, anzi. Programmare significa, guardando alla rosa, provare a inserire dei prospetti giovani futuribili più qualche nuovo leader per alzare ulteriormente l’esperienza nella categoria di questa squadra. Senza dimenticare che questa sarà quasi certamente l’estate dell’addio di Francesco Ruocco, corteggiato da mesi da categorie superiori. Ma soprattutto questa sarà l’estate dei probabili saluti per il direttore Andrea Colombino e per il tecnico Alfonso Greco. Quel “valuteremo” detto dall’allenatore romano al termine della sfida con il Benevento sa un po’ di ciclo chiuso. E d’altronde dopo tre anni vissuti a pieno potrebbe anche starci che le strade di Greco e della Torres si separino. In settimana ci sarà un incontro tra le parti, ma la sensazione è che si vada verso un addio. Discorso simile per il direttore sportivo Colombino, anche lui a scadenza come Greco. Se la volontà fosse stata quella di continuare insieme probabilmente un rinnovo sarebbe arrivato prima. O almeno questo fa supporre la logica. Con il diesse che è stato cercato da diversi club del Girone B (Spal, Ancona per fare qualche nome) e da molte società del Girone A e soprattutto C. Probabile che la scelta definitiva sul proprio futuro anche lui la faccia solo dopo l’incontro in settimana con società e presidenza. In caso di “grazie e arrivederci”, al momento probabile, la scelta dei sostituiti sarà il tassello cardine per le ambizioni della Torres che vedremo nel 2024-25. Interrogarsi sul come confermare o migliorare una stagione da record nei professionisti, con un secondo posto e un playoff perso immeritatamente però sicuramente è un bel vivere. Soprattutto rispetto al recente passato per Sassari.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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