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Torres, per essere protagonista serve un’altra mentalità

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Il nostro approfondimento sul momento della squadra allenata da Alfonso Greco, reduce dal brutto pari interno nel derby del Vanni Sanna contro il Carbonia (3-3).

“Quello di oggi è un netto passo indietro, credo che se questa rosa avesse la stessa forza mentale di quella tecnica al momento saremo primi in campionato”. Il messaggio, netto e chiaro, è quello di Alfonso Greco, allenatore della Torres, dopo il rocambolesco 3-3 nel derby di campionato dei sassaresi contro il Carbonia di David Suazo. Destinatario delle parole con spigoli del tecnico ex Lanusei il suo spogliatoio. Per l’ennesima volta in stagione i rossoblù hanno buttato al vento dei punti in questo Girone G della Serie D. Per importanza del momento, per il modo in cui è arrivata la rimonta dei minerari nella ripresa e per l’atteggiamento messo in campo a tratti dai sassaresi però la prova del Vanni Sanna dello scorso mercoledì 30 marzo è sicuramente la partita che a livello di morale e fiducia rischia di essere più pesante per la Torres verso il rush finale. Il rimpianto da superare in fretta, per non stare troppo a riflettere su quello che poteva essere e invece fin qui in stagione non è stato. Un esercizio di stile psicologico che al momento sarebbe deleterio per Bianchi e compagnia.

Analisi

L’autocritica dentro le mura del Vanni Sanna per i giocatori sarà il primo passo per ripartire verso un finale di campionato – e Coppa Italia – che può ancora vedere nettamente Scotto e soci come protagonisti. Però servirà un diverso approccio e una maggiore cura dei dettagli. Non si possono prendere due gol su rimessa laterale e uno su palla persa con sufficienza a centrocampo, contro nessuno e non solo contro una delle squadre che sta lottando per non retrocedere. Così come una squadra che vuole lottare per il salto di categoria non può avere la necessità di costruire 10-20-30 azioni da gol per riuscire ad andare una volta sola a rete. Un problema cronico questo della frenesia e del poco cinismo dalla cintola in su per la Torres in questo torneo che va risolto in chiave playoff. Una svolta mentale da trovare anche per il pubblico che può essere una spinta in più per una formazione come quella rossoblù nella categoria ma che dopo il 3-3 contro il Carbonia ha pesantemente fischiato l’allenatore e i calciatori.

Cammino

Le ultime cinque gare dei ragazzi di Greco recitano 3 pareggi (Carbonia, Nuova Florida, Monterotondo), 1 vittoria (Ostia Mare) e 1 sconfitta (Cynthialbalonga). Sei punti che valgono un rendimento da dodicesimo posto in classifica nel periodo, tra le sarde peggio fanno solo Lanusei (4 punti) e Latte Dolce (0 punti). Da qui a fine stagione per i sassaresi il calendario presenta diverse prove del 9 dal punto di vista del carattere e del cinismo, a partire dai due derby in trasferta con Muravera e Arzachena. Poi ci saranno Gladiator in casa e Vis Artena fuori dalla Sardegna. Per chiudere con lo scontro playoff con l’Afragolese, al Vanni Sanna, l’Aprilia nel Lazio, il derby in casa con il Latte Dolce, il passaggio in casa del Formia e poi l’ultimo impegno interno contro l’Atletico Uri. Un cammino non semplice ma che ci farà capire cosa farà questa Torres da grande.

Roberto Pinna

TAG:  Serie D Torres
 
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