La Torres, tra silenzio e lavoro, attraversa una delle settimane piรน complesse e delicate della gestione targata Abinsula. La squadra in campo sta rendendo molto sotto le aspettative, il tecnico Michele Pazienza, dal futuro tutto tranne che certo, non รจ riuscito a dare identitร e carattere a una formazione che fatica a tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Tra i tanti problemi uno su tutti rimbalza in questi giorni sulla bocca dei tifosi: โNon cโรจ budget, sono finiti i soldiโ.
Il punto
La spiegazione del chiacchiericcio cittadino รจ semplice: una costruzione della squadra fatta di scommesse giovani e calciatori vogliosi di rilancio, che perรฒ ancora (non tutti, vedasi Sala o Musso) non hanno capito il peso della maglia rossoblรน, e due tecnici (Greco e Pazienza) con relativi staff (soprattutto quello di Pazienza) ancora a libro paga che bloccano lโeventuale entusiasmo in un nuovo cambio in panchina. La domanda da porsi dunque non รจ se sono finiti i soldi, ma come questi siano stati gestiti in ottica programmazione a lungo termine nelle ultime stagioni di vacche grasse prima di quella in corso. Che la Torres, intesa come proprietร e societร , non voglia fare passi piรน lunghi della gamba, specie in un ambiente che spesso รจ stato abituato a venditori di fumo con poca carne sulla graticola, deve essere considerato un punto a favore. Provare a fare una squadra competitiva sempre con lo stesso budget non รจ di per sรฉ un problema, anzi, lโattenzione costante al bilancio, ribadita piรน volte soprattutto dal presidente Stefano Udassi, deve essere considerata come un merito e un sintomo di serietร . E puรฒ essere un filo rosso per un progetto anche razionale, come รจ o รจ stato per alcuni club che bene hanno fatto nelle passate stagioni tra Serie B e Serie C senza spendere per forza cifre folli.
La sfida della lunga programmazione
Certo, non aumentare il budget ti espone a un margine di errore molto piรน alto, come รจ naturale che sia. Basta sbagliare una determinata programmazione, un paio di giocatori, una serie di rinnovi o puntare tutto su un contratto pesante relativo a un calciatore che poi si rivela un flop per andare incontro a un ridimensionamento, nel breve, e avere un ritorno inferiore alla voce risultati. Questa societร inoltre ha dimostrato di saper programmare molto bene quando sfidata a costruire, anche in breve tempo, sulle ali dellโentusiasmo. Vedasi la prima stagione in D con lโacquisizione quasi in extremis o il progetto in Serie C arrivato in ritardo causa ripescaggio e con due sole settimane di anticipo rispetto allโinizio del campionato. Un vivere costantemente nel loop di dover fare bene e crescere che ha messo meno in evidenza alcune cose che per fretta e volontร magari il club ha lasciato un poโ ai margini nel suo percorso. E che i momenti di crisi, come quello recente, hanno evidenziato maggiormente. Con una certa difficoltร , al contrario, nel tenere la barra dritta quando il campo ha mostrato le lacune progettuali. Con il senno del poi le conferme in blocco, con contratti biennali e triennali, dopo la stagione del secondo posto alle spalle del Cesena รจ stata una mazzata alla programmazione a lungo termine di un club che sapeva di non fare nuovi investimenti sul capitale iniziale. Cosรฌ come la scelta di ringiovanire quasi in toto la rosa tenendo fuori dal progetto (ma sempre a libro paga) alcuni giocatori dal contratto comunque importante e che sarebbero stati molto utili alla causa vista la classifica (come Liviero e in parte Zambataro, anche se in questo caso il discorso รจ piรน ampio vista la volontร iniziale manifestata dal calciatore nel voler andare via) รจ stata un boomerang. Scelte che a mente fredda sono parse istintive e poco affini allโidea del voler costruire gradino dopo gradino guardando prima di tutto al bilancio, come piรน volte ribadito. Una continua corsa in avanti e indietro tra il voler essere ambiziosi e dover per forza guardare allโaspetto economico del gioco.
Futuro
Detto questo la recente crisi di risultati non deve portare a buttare tutto allโaria o alla convinzione che per fare bene sia per forza necessario investire piรน capitali. La Torres ha comunque una rosa con determinate caratteristiche e alcuni nuovi arrivati hanno dimostrato di poter essere un valore aggiunto anche in chiave futuro, cosรฌ come invece tanti altri sono chiamati a dimostrare maggiore attaccamento alla squadra. Chiaro che se il campo continuerร a rispondere come in queste prime dieci giornate il grande sacrificio dovrร essere fatto sul lato tecnico, non solo per dare una scossa contraddicendo parte della fiducia data in questi primi mesi allโallenatore, ma anche, se non soprattutto, a livello economico. In quello che potrebbe anche essere un segnale forte da mandare alla piazza, con la speranza che a partire dalla gara contro il Guidonia il vento giri anche in ottica risultati e classifica e tutto questo resti solo una bella chiacchieraย daย fareย alย bar.
Roberto Pinna














