In occasione dell’ultima puntata della rubrica Serie C…entotrentuno, il nostro approfondimento in collaborazione con FootureLab dedicato alla Lega Pro e più in particolare alla Torres, come ospite è intervenuto il difensore dei rossoblù Riccardo Idda che dopo i problemi avuti a inizio stagione a causa di un infortunio, in queste ultime quattro uscite è stato tra i protagonisti in positivo della formazione allenata da Alfonso Greco. Di seguito vi riportiamo un estratto delle sue parole.
Sulla vittoria contro il Pescara
“Sicuramente serviva tantissimo per il morale la vittoria contro il Pescara, in particolare perché è un successo arrivato contro una diretta concorrente per i primi posti. Dobbiamo continuare su questa strada perché solo così riusciremo a fare qualcosa di importante”.
Sul rapporto tra squadra e piazza nel match contro il Pescara
“C’è stato un gran clima, anche il pubblico si è reso conto di quanto fosse importante questa partita e il loro supporto ci ha dato una grossa spinta. Il merito di questo successo è anche loro”.
Sulla sfida contro il Milan Futuro
“Sarà uno step importante per noi, per dimostrare ancora una volta che ci siamo. Specie perché il Milan è una squadra contro cui abbiamo avuto delle difficoltà in stagione. Non mi spiego come mai sia così in basso nella classifica. Fisicamente, per come sono strutturati, sono tra le più forti. Sarà una partita da giocare a viso aperto con la maturità che abbiamo avuto nell’ultimo periodo, anche perché loro non ci aspetteranno e saranno molto propositivi”.
Sul livello del campionato
“Rispetto all’anno scorso c’era un’unica squadra che ha fatto benissimo. Noi abbiamo provato a starci dietro, ma il Cesena grazie a un super organico alla fine ha vinto. Quest’anno ci sono diverse squadre forti, come Entella, Ternana o noi, poi i club di metà classifica non sono così male: basti vedere la Vis Pesaro. Il fattore determinante è la continuità, come dimostra l’Entella. Serve fare punti in particolare contro le piccole, perché gare come quella con il Pescara per esempio si preparano da sole. Mentre quella contro il Milan, sebbene sia pur sempre il Milan, che però comunque è una squadra che naviga nei bassi fondi della classifica è difficile. La più forte del girone? A livello di organico la Ternana, poi ovviamente ti dico noi: perché siamo noi e siamo i più forti (ride ndr). Quest’anno lo siamo ancora di più della scorsa stagione”.
Su cosa manca alla Torres contro le squadre chiuse
“Facciamo un po’ di fatica con le squadre chiuse. Manca un piano B? Il piano B lo abbiamo è che molto spesso fatichiamo a trasformarlo da A a B, serve essere più bravi sotto questo punto di vista. Alla fine manchiamo in questo, vincendo contro Milan e Pineto avremmo fatto quei punti che ci avrebbero permesso di essere lì in alto. In questa seconda parte di stagione serve essere più bravi in questo aspetto, però vedo che stiamo già cambiando. Rispetto all’inizio il modo di giocare è diverso, magari non proponiamo la mole di gioco dell’avvio della scorsa stagione, però siamo più bravi a soffrire e venirne fuori con le ripartenze”.
Sui cambiamenti a livello difensivo rispetto a inizio stagione
“Abbiamo subito gol abbastanza ingenui, ne commettiamo pochi ma quando lo facciamo è abbastanza grande perché ci porta a subire la rete. È cambiato che siamo più attenti a partire dall’attacco, qualche volta non andiamo molto uomo su uomo ma rimaniamo più in copertura. Ma neanche più di tanto, basti vedere domenica contro il Pescara. Poi dipende molto da chi incontri, con la Vis Pesaro serviva essere più guardinghi a differenza di quanto fatto nell’ultimo match”.
Sulla sua stagione
“So quello che valgo e non ho mai pensato alla mia carta d’identità. Non mi faceva piacere stare ai margini e non giocare, in carriera sono sempre stato uno di quelli più utilizzati. Per me è stata una nuova esperienza, ci sono stati dei momenti più rabbiosi perché vorrei sempre giocare tutte le partite. Però ora sta andando bene e speriamo di continuare ad avere questa continuità”.
Sulla difesa rossoblù
“C’è tanta concorrenza e questo è un bene, ci sono tanti difensori molto bravi. Il mister ha tanta scelta e chiunque scenda in campo può far bene”.
Sulla sua esperienza alla Torres
“Io spero di chiudere qua la mia carriera, sono tornato perché volevo ritornare alla Torres dopo gli anni passati dove, come ho detto l’anno scorso, mi è stata tolta la possibilità di giocare tra i professionisti”.
Sul progetto Torres
“Rispetto all’anno scorso sono cambiate diverse cose a livello organizzativo, come l’ingresso di Daniele Bianchi. Questo è un passaggio importante per una società: questi sono piccoli cambiamenti che dimostrano come si stia delineando il progetto Torres”.
Su come vivono i calciatori il periodo di mercato
“È un periodo un po’ particolare perché comunque può succedere che da un giorno all’altro puoi non ritrovarti un compagno di squadra. Può essere anche un’occasione di crescita perché può arrivare qualche compagno di reparto più bravo, chiaro ti dà fastidio (ride ndr), però è un’opportunità per far migliorare la squadra. Però è il mister che deve essere bravo a gestire la situazione”.
Sul futuro di Idda una volta che smetterà di giocare
“Non c’è una cosa vera e propria a cui ho pensato, ci sono tanti piccoli progetti che mi piacerebbero portare avanti. Mi piace molto cucinare, fare un corso di cucina. Questo potrebbe essere un futuro, ma anche continuare nel mondo del calcio”.
Su come si approccia di volta in volta una nuova stagione
“Ogni anno serve trovare nuovi stimoli, chiaramente più passa il tempo e più è semplice trovarli. Uno sportivo ha sempre il piacere di migliorarsi e fare uno step in più. Questa è la mia mentalità, ma allo stesso tempo quella di ogni persona che pratica sport”.
Sul suo sogno calcistico
“La partita che mi piacerebbe giocare sarebbe Torres-Cagliari, se mai ci sarà la possibilità, ma penso che questo sia un po’ la partita che vorrebbero vivere tutti”.
La Redazione
