Una sicurezza per il reparto arretrato della Torres: esperienza, qualità e carisma che hanno dato maggiore equilibrio alla retroguardia dei rossoblù. Il tecnico dei sassaresi Alfonso Greco lo ha definito il Ministro della Difesa della sua squadra. In occasione della nuova puntata della nostra rubrica dedicata alla terza serie nazionale “Serie C…entotrentuno“, come ospite è intervenuto il numero 14 della Torres Riccardo Idda, tra i protagonisti in quel di Sassari di questo splendido avvio di stagione a tinte rosse e blu. Di seguito vi riportiamo un estratto delle sue dichiarazioni.
Sul suo impatto così importante con la Torres
“Sì, mi aspettavo di avere questo impatto. Conoscevo i compagni calcisticamente. Sicuramente è merito loro se sto riuscendo a dare questo apporto alla squadra. È stato semplice per me riuscire a dare questo contributo”.
Sulla considerazione che le altre squadre hanno sulla Torres
“Domenica contro il Gubbio non era una sfida semplice, ci aspettavamo una partita diversa conoscendo il valore degli avversari. Però siamo partiti benissimo, è la prima volta in stagione che approcciamo in questo modo. Siamo stati bravi a mettere la gara in discesa. Siamo dimostrando quello che siamo realmente. Ci stiamo divertendo, sappiamo quello che dobbiamo fare quando siamo in campo. Poi come dice sempre il mister il risultato è figlio della prestazione. Applicando quello che proviamo in allenamento alla fine i risultati arrivano”.
Sull’equilibrio difensivo della Torres
“Le squadre di mister Greco in fase difensiva sono molto forti. Anche quest’anno la solidità della retroguardia si sta dimostrando una costante delle sue squadre. Ci stiamo trovando bene e siamo un bel gruppo: tutti difendono, tutti attaccano. Ogni membro del gruppo porta avanti un obiettivo comune. Questo non è semplice trovarlo in una squadra. Antonelli e Dametto, quando mi è capitato di vederli in tv, mi hanno impressionato per la loro solidità e compattezza. Giocando con loro, vedendoli negli allenamenti è un impressione che ho riconfermato. Sono contento di far parte di questo terzetto titolare”.
Sugli obiettivi della Torres e sulle parole dell’allenatore del Cesena Domenico Toscano
“Sappiamo la squadra che siamo, ciò che possiamo fare e dove possiamo arrivare. Non ci nascondiamo, stiamo facendo bene ma ce la viviamo domenica dopo domenica. Chi è chiamato a vincere non è la Torres ma il Cesena. Loro sono anni che provano a vincere spendendo tanto. Forse hanno un po’ di paura viste le dichiarazioni del loro allenatore Toscano. Noi ci godiamo il momento, ci divertiamo in allenamento e nelle partite. Vedremo dove arriveremo”.
Sull’unità del gruppo
“Noi abbiamo trovato il giusto equilibrio, anche chi gioca meno si sente importante. In particolare sotto l’aspetto umorale. Chi subentra dà sempre il massimo. Tutti abbiamo un obiettivo comune, siamo consapevoli di questo e vogliamo andare avanti così. La squadra è stata costruita bene anche sotto l’aspetto delle emotività. Quando siamo un po’ giù Scotto, per fare un esempio, ti dà la carica per dare qualcosa in più. Mentre ci sono altri più riflessivi e tranquilli che ti danno la calma giusta per difendere il risultato”.
Sul momento di Fischnaller
“Sappiamo tutti che giocatore è Manuel, lui è un calciatore esperto. Quando un attaccante si sblocca, si gasa maggiormente. Lui poi in allenamento lavora tantissimo. Sono contento che si sia definitivamente sbloccato, ma non avevamo dubbi sul fatto che questo momento sarebbe arrivato”.
Sulla scelta di andare alla Torres
“Io avevo un altro anno di contratto con il Francavilla, già dalla scorsa stagione si era aperta la possibilità di vestire nuovamente la maglia rossoblù. Ritornare alla Torres è stato sempre un mio pallino. Non ho digerito il fatto di essere andato via dieci anni fa dopo aver vinto il campionato di Serie D. Mi era stata tolta la possibilità di giocare un campionato professionistico con la Torres, appena c’è stata l’occasione sono stato felicissimo di ritornare a Sassari”.
Sui rimpianti in carriera di Idda
“Avrei voluto giocare qualche anno in più in Serie B oltre ai tre che ho fatto. Mi sarebbe piaciuto arrivare in Serie A come sognano tutti i giocatori”.
Sulla sua leadership silenziosa
“Mi hanno sempre affibbiato la nomea di leader silenzioso. Preferisco dare l’esempio in campo e negli allenamenti, chiaramente i consigli da parte mia non mancano, però preferisco dimostrare in allenamento ciò che va fatto. Con Antonelli e Dametto usiamo questa via per aiutare i più giovani come per esempio Pinna e Siniega: cerchiamo di coinvolgerli il più possibile nella squadra per farli arrivare pronti al momento di scendere in campo”.
Sulle altre squadre
“Quella che mi ha sorpreso maggiormente è stata la Carrarese. Gioca molto bene. Chi mi ha deluso di più invece è stata la Virtus Entella, mi aspettavo un campionato diverso considerato il loro blasone. Sull’Olbia? Ho giocato con mister Leandro Greco, è molto preparato e gli piace tantissimo il calcio. I risultati altalenanti sono figli della giovane età dei galluresi. Però pian piano stanno trovando la quadra”.
Sul futuro dopo l’addio al calcio
“Non so ancora se rimarrò nel mondo del calcio, ancora non ci sto pensando tanto. Non ho un’idea ben precisa su cosa fare”.
Sul mercato
“In questo momento la squadra sta bene così, anche se non credo che un nuovo arrivo possa rovinare gli equilibri. Però sono convinto che sia giusto andare avanti con questo gruppo”.
Sul sogno Serie B
“La nostra forza sta nel fatto di avere questo spirito sbarazzino, di goderci il momento e il campionato. Non ci mettiamo queste pressioni, l’atteggiamento visto finora ci ha portato a questo punto e così dobbiamo continuare”.
Sulla sfida contro la Fermana
“Contro la Fermana sarà complicatissima, spetterà a noi trovare le motivazioni giuste per ripetere quanto di buono fatto contro il Gubbio. Gli scontri testa-coda non sono mai semplice, servirà attenzione”.
Sul Vanni Sanna
“I tifosi ci danno tanta spinta, li conoscevo già grazie all’esperienza fatta 10 anni fa con la Torres. Il loro supporto ci aiuta tanto. L’ammodernamento dello stadio è una bella cosa, sono convinto che quando questo avverrà ci sarà sempre più gente sugli spalti”.
Su Abinsula
“Mi hanno fatto una buonissima impressione, sanno quello che fanno. Hanno a cuore la Torres, già da tanto hanno dimostrato la loro volontà di fare bene, come per esempio per il progetto avanzato sul Vanni Sanna prima di avere i fondi dalla Regione. Un segnale importante del loro amore per la città”.
Sull’Idda giudice delle sue prestazioni
“In carriera non ho mai avuto reazioni eccessive. Sono molto critico come me stesso, quando mi rivedo la partita è difficile che sia soddisfatto al 100%, cerco sempre il pelo nell’uovo per capire in cosa posso migliorare”.
Sul rapporto con Alfonso Greco
“È una persona molto schietta, non fa giri di parole. Se ti deve dire una cosa te la dice in maniera diretta. È una bella persona, di quelle che fanno bene a Sassari”.
La Redazione