In occasione dell’ultima puntata di Serie C…entotrentuno, la nostra rubrica in collaborazione con FootureLab dedicata al campionato di Lega Pro che vede protagonista la Torres, come ospite è intervenuto il bomber dei rossoblù Manuel Fischnaller. Arrivato a Sassari la scorsa estate l’attaccante altoatesino si è integrato benissimo fin da subito, non solo nei meccanismi di mister Alfonso Greco ma anche in città. Così come accaduto durante la sua prima annata in Sardegna Fischnaller sta trascinando la Torres a suon di gol e proprio in occasione dell’ultimo match di campionato, vinto per 5-1 sul campo del Milan Futuro, ha trovato la sua decima rete stagionale. Di seguito vi riportiamo un estratto delle sue parole ai nostri microfoni.
Sull’inizio del girone di ritorno
“Ogni partita è diversa dall’altra, domenica contro il Milan è stata una gara strana. Ci hanno aggredito molto alti e siamo stati bravissimi ad attaccare lo spazio nella loro difesa trovando con cinismo le reti per fare il 3-0 dopo pochi minuti. Dovevamo dare continuità ai risultati, non era una partita facile sulla carta e siamo stati noi bravi a farla diventare semplice. Considerato che ci hanno eliminato dalla Coppa, siamo scesi in campo con quella carica in più per vincere a tutti i costi. Lo abbiamo fatto vedere fin da subito e non c’è stata partita”.
Ambizioni
“La classifica dice che noi siamo in corsa per il primo posto, ma noi siamo concentrati su ogni singola partita, vedremo verso la fine dove saremo. Con il Pescara abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, un gruppo unito e che possiamo battere chiunque. Ogni anno una squadra ha un periodo un po’ negativo, le squadre forti si vedono da come ne vengono fuori. Ci abbiamo messo un po’ di più a venirne fuori rispetto alla passata stagione. Ora siamo sulla giusta strada e abbiamo imparato dagli errori commessi. Secondo me, visto come ci stiamo allenando, la squadra c’è e abbiamo ritrovato l’entusiasmo che era un po’ scappato via dopo la serie di risultati negativi”.
Sul suo rendimento personale
“L’obiettivo ogni anno è quello di andare in doppia cifra, fa piacere di esserlo già a gennaio. Però il mio obiettivo è quello di stare in forma, so che quando gioco ho le occasioni per segnare. Non ho un obiettivo vero e proprio, se non che voglio aiutare la squadra a vincere le partite con i miei gol”.
Su chi fare la corsa per il primato
“Ternana ed Entella, la prima ha un organico fortissimo per la Serie C e secondo me è la squadra più forte del campionato. Però anche i biancoazzurri sono fastidiosi, prendono pochi gol, stanno bene in campo e non è un caso se sono lì davanti. Stanno lavorando tanto sulle palle inattive e hanno visto proprio su un’azione su calcio da fermo. Queste due squadre sono quelle da battere. Le squadre che si mettono dietro e ripartono sono quelle più difficili da affrontare, si è visto anche contro il Pescara o contro il Milan quanto possiamo far male quando ci pressano alto. Quando ci lasciano il pallino del gioco e ci attendono ci mettono un po’ in difficoltà, però su questo stiamo lavorando tanto. Ora sarà un girone di ritorno molto difficile, ci saranno tante squadre che faranno questo tipo di gioco: vedremo se saremo migliorati oppure no”.
Su come le avversarie si approccino alla Torres rispetto alla scorsa stagione
“L’anno scorso fino a febbraio marzo tutte le squadre hanno giocato a viso aperto, adesso la Torres si è fatta un nome e arrivano a Sassari accontentandosi anche di un pareggio. Per questo motivo è diventato un campionato più difficile, ma abbiamo le qualità e una rosa ampia per riuscire a far bene”.
Sul suo modo di giocare in avanti rispetto all’anno scorso
“Un po’ diverso, Ruocco veniva spesso tra le linee e Momo quest’anno va più in profondità spaccando le partite con la sua velocità. Quindi tocca a me venire incontro e smistare gioco, è un modo di giocare che comunque mi piace. Ovviamente non voglio stare lontano dall’area di rigore, perché mi sento a mio agio (ride ndr). Fondamentalmente è quello il cambiamento più grande”.
Su come si trova a Sassari
“Sto molto bene a Sassari, se uno gioca bene e riesce a far bene è un segno che si trova bene nella città dove vive. La Sardegna, come detto diverse volte è un posto bellissimo, altrettanto lo sono il gruppo e i nostri tifosi. Non ho mai avuto difficoltà al mio arrivo, quando arrivi in una squadra che ha i tuoi stessi obiettivi non è difficile ambientarsi. Sono stati bravissimi i ragazzi nel farmi sentire subito a mio agio e dopo quest’anno e mezzo ho un riscontro assolutamente positivo che non finisce qua. Ho degli obiettivi a lungo termine ancora importanti, so che posso dare ancora tanto. Rapporto con i tifosi? Positivo, è una piazza calda. Si vede che attorno alla Torres c’è tanto entusiasmo e passione, quando le cose vanno male ci sta anche qualche fischio. Però è uno stadio bello dove si sente la passione dei tifosi, non solo dalla curva ma da tutti i settori. Si vede che tutti vengono al Vanni Sanna per supportare la Torres”.
Su quale attaccante vorrebbe avere qua a Sassari al suo fianco
“Alessandro Sbaffo, che proprio oggi è andato alla Sambenedettese in Serie D, per me è il mio compagno di reparto ideale. Abbiamo giocato insieme alla Reggina in Serie B, e ci siamo divertiti tanto”.
Verso il Campobasso
“Mi aspetto una sfida molto fisica e difficile, loro arrivano da una sconfitta. Conosco il loro allenatore e sarà bravo nel caricarli e motivarli bene. Come detto prima sarà una di quelle squadre che ci aspetterà dietro per ripartire in contropiede. Ancora non l’abbiamo preparata, nei prossimi giorni ci sarà il momento del video e vedremo come la prepareremo”.
Verso il finale di stagione
“Secondo me vince il campionato chi è più continuo e chi quando arriva un periodo negativo risponde subito presente. La difficoltà sarà quella trovare la continuità che ti permette di fare tre punti quando si gioca male, un pareggio fuori casa ogni tanto può far bene, riuscire a non perdere quando non si riesce a vincere. Questo è un campionato livellato in cui ognuno può dire la sua”.
Rimpianti
“Ogni tanto sono stato troppo buono o troppo bravo quando le cose non sono andate bene, rimanendo in una squadra e rinunciando a progetti importanti. Però sono comunque contento di come è andata la carriera, per le persone che ho conosciuto che sono diventati miei amici. A fine carriera uno non guarda tanto le statistiche, ma quello che ha lasciato in una piazza dove è stato. È bello lasciare un segno per quello che si è come persona”.
Su come vive i momenti in cui non riesce a segnare
“Sono uno che tiene tutto dentro quando le cose non vanno bene o non riesco a segnare. Provo a lavorare di più, ma non mi piango addosso. Sebbene non abbia segnato in un periodo di questa stagione, credo comunque di aver giocato bene. I tifosi e i compagni mi hanno fatto sentire il loro sostegno e questo mi ha aiutato tanto. Quando le cose vanno bene non mi esalto e quando vanno male non ci butto giù. Ci vuole equilibrio”.
Sul punto di forza della Torres
“Il nostro punto di forza è che siamo diventati molto più maturi, le cose negative dello scorso anno – come l’uscita dai playoff – ci hanno permesso di gestire meglio qualche fase del campionato o della partita. Questa maggiore esperienza ci dà una grande mano”.
La Redazione