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Torres, contro il Livorno la giusta carica di fiducia per il nuovo progetto

Alberto Lunghi in Torres-Livorno | Foto Alessandro Sanna
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Qualche passo falso in amichevole non doveva allarmare, così come la vittoria per 2-1, con conseguente passaggio del turno, in Coppa Italia di Serie C contro il Livorno del Vanni Sanna non deve trasformare in oro tutto ciò che luccica in casa Torres. Però la squadra di Michele Pazienza inizia a mostrare segnali più che incoraggianti, sia con i singoli che di gruppo. Una solida base per costruire la stagione che verrà che si preannuncia come una delle più imprevedibili degli ultimi anni per i sassaresi. Forse la classica annata da tutto o nulla.

Segnali

Intanto il successo contro il Livorno ha mostrato, finché le gambe hanno retto, una Torres con tante idee offensive e una buona solidità difensiva. Interessanti alcuni scambi, la ricerca costante della verticalità e l’attacco all’area di rigore con più uomini. Divertente il costante coinvolgimento sia dei centrocampisti che degli esterni così come dei braccetti difensivi. Non male considerando l’assenza pesante di Mastinu, alla prese con un problema muscolare. A guardarla così questa squadra pare sapersi esaltare con un jolly tra le linee. Con Carboni o Lunghi, oltre al già citato Mastinu, che potrebbero dare parecchie alternative di idee e gioco a questa formazione durante il campionato.

Singoli

Da segnalare proprio la prestazione di Lunghi. Il nuovo arrivato non ha solo segnato alla prima ma ha anche convinto. È uscito tra i tanti applausi del Vanni Sanna al momento del cambio, tributo che Sassari non regala spesso e che conferma quante aspettative ci siamo su di lui dopo un buonissimo precampionato e dopo l’ottima uscita contro il Livorno. Ha tecnica, dribbling, tiro e soprattutto visione Lunghi, anche se a volte si fa ingolosire dalla soluzione personale. Nelle due fasi è l’ago della bilancia di una squadra che dalla cintola in su ha cambiato pelle. Sarà curioso capire anche come saprà dialogare alla lunga con in campo altri giocatori della sua stessa lingua tecnica, come Mastinu o Carboni. Il fatto che da subito abbia preso la 20 di un certo Fischnaller la dice lunga anche sul carisma di Lunghi. Impressionante anche l’esordio di Musso. Anche lui subito in rete ma autore di una prova maiuscola tra sponde, diverse opzioni offerte ai compagni e tantissimi chilometri percorsi. Un attaccante moderno e completo che spesso nel recente passato è un po’ mancato in alcuni momenti alla Torres.

Situazione

Con Di Stefano che sta recuperando da un affaticamento, Mastinu da valutare e con Carboni rientrante da un problemino agli aduttori la Torres è ancora in fase di costruzione. Il mercato porterà ancora qualcosa, anche perché sugli esterni, al di là dei giovani presi che dovranno fare un percorso, spiccano le assenze di Zambataro e Liviero ormai prossimi partenti. Nunziatini ha fatto benissimo, con Zecca che invece è la solita certezza, anzi sembra partito sugli standard di qualità assoluta mostrati due annate fa in rossoblù, però la coperta è corta e dei rinforzi servirebbero. Intanto però la Torres si gode la prima vittoria stagionale, che serviva in qualche modo per dimenticare come è finito lo scorso campionato, per bene incominciare questo nuovo progetto tecnico e per allontanare dubbi o malumori che possono essere sempre problematiche fastidiose quando un nuovo cammino è appena stato intrapreso.

Roberto Pinna

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