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Torres: con la Ternana un passo indietro che fa male, ma che deve insegnare

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Un passo falso, evidente, nel momento cruciale della stagione. Per la Torres la sconfitta, netta, a Terni per 3-1 rappresenta uno stop improvviso e doloroso dopo undici risultati utili consecutivi. Una frenata brusca che probabilmente spegne definitivamente i sogni di promozione diretta in Serie B e di assalto al primo posto per i rossoblù di Alfonso Greco, ma al tempo stesso la gara persa con la Ternana deve essere un insegnamento per ripartire ancora più forte per un gruppo che ha dimostrato di avere qualità di primissimo livello e che avrà l’obbligo di provare il tutto per tutto da qui alla fine e poi nei playoff.

Passo indietro
La rete iniziale di Giacomo Zecca aveva illuso la Torres di potersi regalare un’altra trasferta da sogno, nei novanta minuti però la Ternana di Ignazio Abate con reazione, qualità e gioco ha impartito una lezione e una prova di forza ai rossoblù. Di fatto meritando la vittoria senza alcuna discussione. Ed è proprio sulla gestione che la Torres ha maggiormente da rammaricarsi. La squadra di Greco, pur contro un avversario di assoluto spessore, aveva tutte le carte in regola per controllare diversamente il vantaggio iniziale. Magari non esponendosi a errori banali in marcatura, che spesso hanno caratterizzato la prima parte di stagione dei sassaresi ma che da tempo sembravano alle spalle. Mentre si è vista, dopo un po’ di tempo, una mancata capacità di sfruttare l’ultimo passaggio e di prendere l’ultima decisione giusta con la palla tra i piedi, complice anche un atteggiamento difensivo della Ternana al meglio e al livello della potenza in avanti della seconda forza del girone B della Serie C.

Gestione
Qualche dubbio resta sulla capacità della Torres di reagire. La squadra sassarese al primo colpo subito si è un po’ sgretolata. Un po’ troppo in fretta rispetto all’ottimo approccio. Come spiegato da Greco a fine partita molte scelte sono state condizionate da alcuni attacchi influenzali che la Torres ha avuto nel gruppo squadra la scorsa settimana. Aspetto che, sempre stando alle parole dell’allenatore romano, ha influito molto sulla scelta di fare solo tre cambi invece che cinque, senza tentare un tutto per tutto per la rimonta. Va detto al di là dell’aspetto fisico che comunque qualche contromossa alla Torres è mancata. Con Mastinu in campo qualche azione migliore si è vista e la scelta di mettere corsa e battaglia e verticalizzazioni con Giorico e Brentan dall’inizio a lungo andare non ha ripagato. Così come la scelta di allontanare sempre di più Fischnaller dalla porta a favore di uno Zamparo che ancora fatica a prendersi la scena rossoblù. Tutti spunti sui quali sicuramente il tecnico ex Lanusei rifletterà in vista del prossimo impegno casalingo contro il Legnago. Anche perché concentrarsi su un finale di stagione in crescendo, puntando ad avere la migliore condizione sia di fiducia che atletica, in vista dei playoff sarà il diktat in casa Torres. Magari togliendosi ancora diverse soddisfazioni, come la trasferta di Chiavari che sarà un altro banco di prova magari inutile per l’assalto al primo posto ma molto utile per le definitive consapevolezze in chiave playoff.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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