Un pari a testa alta dopo una prestazione di voglia e coraggio. La Torres ha dimostrato a se stessa e all’ambiente di potersela giocare alla pari contro la Virtus Entella, che a pochi passi dalla fine della stagione è parsa nettamente la squadra più ostica per solidità e mentalità da affrontare nel girone B della Serie C. Un 1-1, quello di Chiavari, che deve rappresentare la giusta iniezione di fiducia e consapevolezze per i sassaresi per la difesa del terzo posto e per il corretto slancio emotivo nei playoff.
Spirito giusto
In Liguria in casa della capolista la Torres ha giocato senza timori e senza fare troppi calcoli. Una giusta mentalità per una squadra rossoblù che ha concesso all’avversario, soprattutto nella prima parte di gioco, ma che ha anche creato i presupposti per portare a casa l’intera posta in palio. E lo stesso spirito dovrà essere in grado di mettere in campo la formazione di Alfonso Greco da qui fino a giugno, se vorrà tenere viva la speranza di arrivare più in fondo possibile nella lotteria dei playoff.
Futuro
Il calendario con sfide alla portata può aiutare ad approcciare la fase a eliminazione per la B nel miglior modo possibile. Ovviamente a patto che la Torres sia quella vista contro la capolista e nel secondo tempo contro il Rimini. A partire dalla Spal in casa, dove mancheranno giocatori importanti per squalifica come Idda, Giorico e Mercadante. Con anche la voglia di riscattare la sconfitta dell’andata a Ferrara per 1-0. Dopo la Spal la Torres avrà la trasferta non facile ad Ascoli, poi il Carpi a Sassari prima di chiudere in Toscana contro la Lucchese la stagione regolare. Un percorso che è in linea con le possibilità di difesa della terza piazza, storicamente favorevole ai playoff. Obiettivo dichiarato come fortemente voluto sia dal club con le parole a Chiavari del presidente Stefano Udassi che dall’allenatore Alfonso Greco al termine del pareggio con l’Entella.
Passi avanti
A Greco e al suo staff ora spetta il compito di tirare a lucido alcuni calciatori naturalmente stanchi dopo una lunga stagione, un po’ come sembrano i vari Fischnaller o Guiebre. E soprattutto la capacità di mettere al centro del progetto a livello di fiducia un giocatore come Zamparo che deve diventare un fattore in più verso la corsa playoff. Anche per dare più opzioni a un attacco rossoblù che si affida spesso ai guizzi dei soliti, da Mastinu a Scotto fino a Fisch o Diakite. Così come costanza e condizione dovrà avere Varela, che nelle gare da dentro o fuori può essere un jolly che poche squadre hanno. Dunque spirito giusto, come si è intravisto, e gestione di una rosa profonda chirurgica. Sembra questa la ricetta giusta per tornare da Chiavari e ri-alimentare la fiamma di un sogno che a Sassari non bisogna far spegnere.
Roberto Pinna
