Passi in avanti con rammarico. La Torres dopo l’1-1 in rimonta in casa contro il Pineto resta imbattuta in questo inizio di stagione nel girone B della Serie C, ma il bicchiere pare più mezzo vuoto che mezzo pieno dalle parti del Vanni Sanna. Perché per qualità e possibilità i sassaresi dovevano vincere la sfida agli abruzzesi, anche per mandare un messaggio al campionato e soprattutto a se stessi. E per dimostrare di essere fino in fondo superiori ai tanti infortuni avuti in questa prima parte di campionato.
Cosa non va?
E il tema dei tanti stop, la maggior parte muscolari, è di fatto un fattore in questo nuovo impatto con la Lega Pro per i rossoblù. Alfonso Greco e il suo staff hanno sbagliato qualcosa nella preparazione estiva o è solo sfortuna? Guardando agli infortuni poi, da Antonelli a Giorico, passando per Idda pare evidente come la carta d’identità abbia avuto un peso. La Torres ha confermato in blocco il gruppo dell’anno scorso, in alcuni casi anche con prolungamenti di contratto a lungo termine, scelta parsa subito corretta per dare merito al lavoro fatto e per consolidare l’identità dello spogliatoio, ma il rischio di qualche infortunio in più data l’età media della rosa era, o doveva essere, calcolato. Poi va detto anche che a farsi male sono stati anche dei giovani come Brentan o il ventiseienne Varela e quindi magari un appunto andrà fatto anche sui carichi di lavoro. A questo proposito la Torres è stata pesantemente penalizzata dal rinvio della gara con il Milan Futuro, a causa della chiamata nelle varie nazionali di diversi rossoneri. La squadra di Greco, infatti, si è ritrovata a dover giocare dal 14 settembre fino al 28 cinque gare in appena quattordici giorni. Una media di una gara ogni 2,8 giorni, ritmi più da basket che da calcio e insostenibili anche per una rosa allargata come quella sassarese. Qualcosa Greco poteva cambiare nella gestione di energie e cambi? Probabilmente contro il Milan Futuro sì, anche se non si avrà mai la controprova, ma contro il Pineto c’è stato un forte turnover e alcuni dei calciatori più attesi, Goglino su tutti ma anche Casini, non hanno saputo sfruttare l’occasione avuta dal primo minuto.
Spunti
Infortuni, condizione e difficoltà in attacco, la Torres ha bisogno di tre nitide occasioni da rete per fare almeno un gol e ai rossoblù servirà più cinismo per tenere vicino il vertice del girone e sognare in grande, sembrano essere i problemi da risolvere nell’immediato. Magari provando a non essere così Varela dipendenti nella manovra offensiva. Tutti aspetti sui quali può e deve lavorare Greco in questi giorni, anche se non è facile considerando che domani, lunedì 23 settembre, dovrà già fare la rifinitura in vista della trasferta di martedì contro il Sestri Levante. Torres che dalla Liguria non tornerà in Sardegna ma resterà fuori dall’isola in ritiro fino alla partita di sabato 28 contro il Gubbio, sempre in trasferta. Momento che sarà utile per fare ancora più gruppo e per recuperare energie mentali ma soprattutto fisiche, con Greco che non a caso ha definito quella contro il Gubbio come la possibile tappa per provare a recuperare alcuni infortunati, Giorico e forse Varela su tutti. L’1-1 contro il Pineto ha dato anche degli spunti positivi. Innanzitutto questa Torres si è dimostrata capace di non perdere anche quando le cose non girano per il verso giusto. Una qualità che non sempre fa divertire ma che alla fine dei conti di una stagione torna più che utile. Poi la difesa, ancora una volta rimaneggiata e diversa dalla precedente, ha saputo rispondere bene. Con la Torres che ha subito in maniera particolare solo sui calci piazzati l’ottima qualità di Bruzzaniti. Anche se sulla bella rete di punizione doveva fare qualcosa di più Zaccagno. Altra nota lieta l’inserimento di Nanni lì in attacco. Uomo di fatica l’ex Olbia, non un bomber ma uno che apre tanto spazio ai compagni. Importante anche il ritorno al gol di un Fischnaller che si sta dimostrando sempre di più anche leader. E soprattutto il recupero dopo un periodo non facile per Diakite. Insomma, il Pineto ha lasciato un bicchiere a metà che sa di mezzo vuoto ma il campionato riparte subito e ora spetta a Greco e alla sua banda rossoblù cambiare il punto di vista e l’umore di una piazza che dopo la scorsa stagione, anche giustamente vista la passione dimostrata in campagna abbonamenti, chiede tanto alla squadra.
Roberto Pinna
