Sono giorni molto caldi a Olbia anche se, per una volta, i primi caldi primaverili c’entrano ben poco. Sul fronte sportivo la situazione dell’Olbia Calcio da preoccupante è diventata quasi disperata, con l’ultimo posto occupato al momento da La Rosa e compagni dopo il netto 3-0 subito a Perugia e conseguente sorpasso in classifica della Fermana. La matematica lascia ancora qualche speranza ai bianchi ora allenati da Oberdan Biagioni, promosso in prima squadra dopo l’esonero di Marco Gaburro, ma l’incubo retrocessione è sempre più vicino. Un periodo tutt’altro che florido, insomma, in cui ha inciso e non poco la “guerra” in società tra la Swiss Pro Promotion, azionista di maggioranza con il 70% delle quote del club e la vecchia proprietà rappresentata da Alessandro Marino e i suoi soci Gian Renzo Bazzu e Alexandre Tartara, che detiene ancora il restante 30%. Comunicati al vetriolo, accuse neanche poi così tanto velate e una situazione generale di confusione che certamente non aiuta a guardare il futuro con ottimismo. Per capire qualcosa di più sulla situazione dell’Olbia abbiamo contattato Benno Räber, avvocato svizzero e membro del cda olbiese in quota Swiss Pro, che ci ha raccontato la versione dei fatti del gruppo elvetico.
Avvocato Räber, cosa sta succedendo all’Olbia a livello societario?
“Non conosco i dettagli, non posso darle nomi perché semplicemente non li conosco. Posso dare le informazioni che ho per certe. Venerdì scorso siamo stati informati riguardo una ventina di richieste di pagamento che sono state portate al Tribunale di Tempio. Conosciamo tre di queste venti perché sono compensazioni di tre differenti parti, mentre per quanto riguarda le altre non sappiamo chi siano i soggetti che le hanno presentate e nemmeno per cosa vogliano essere pagati. Ancora non posso fare nomi, sapremo di più nei prossimi giorni quando avremo la possibilità di vedere le carte ma queste richieste, fatte tutte assieme, sembrano organizzate. In base alla mia esperienza di avvocato, quando tu devi chiedere dei crediti prima ti informi dal debitore per capire se esiste un modo per ottenerli: io per primo, nel mio lavoro, avviserei i miei clienti di fare in questo modo, perché poi le cose diventerebbero più complicate. Siamo stati messi a conoscenza di alcuni assegni: sembra essere un problema che compete la precedente amministrazione, visto che sono datati al 16 marzo 2024 quando ancora il presidente del club era il Signor Marino, che ha dato le dimissioni il giorno successivo, il 17 marzo. Non sappiamo se questi fossero assegni in bianco, se siano assegni non validi, ma posso dirle questo: come Olbia Calcio abbiamo avuto regolari revisioni dei conti, controlli della Covisoc ed è stato dichiarato che abbiamo la liquidità per mantenere l’esercizio per i successivi 12 mesi. Ci sono due tipi di creditori: quelli che hanno un contratto sottoscritto con l’Olbia Calcio e hanno titolo ad avere i soldi. Poi ci sono gli altri, che dicono di dover ricevere dei soldi a fronte però di nessun contratto scritto e stanno cercando di ottenere qualcosa da noi, in una modalità che non ci sembra corretta. Per questi ultimi stiamo pensando di andare di fronte all’autorità giudiziaria”.
Parliamo di cifre: quanto avete speso per acquistare l’Olbia Calcio? Come sono distribuite a oggi le quote?
“Ci sono alcune voci sul prezzo di acquisto, ma facciamo chiarezza: il 70% dell’Olbia è stato completamente pagato al signor Marino 1,4 milioni di euro, lo scorso novembre 2023 al momento del closing. Nel contratto c’era poi una clausola automatica per consentire eventualmente anche a una terza parte di acquisire il restante 30%: per farlo servono le dimissioni di Marino e degli altri due soci (Bazzu e Tartara, ndr), ma soltanto dopo aver completato la revisione legale e dei conti. A questo punto della vicenda, noi come Swiss Pro abbiamo intenzione di comprare l’altro 30%, ma soltanto dopo la revisione dei conti. Denunce in tribunale? Al momento non posso dire nulla a riguardo. A ora i signori Marino, Bazzu e Tartara sono ancora soci in possesso delle loro rispettive quote (il 10% a testa, ndr) e sono tenuti in base all’accordo di riservatezza tra soci a non danneggiare il club e al rispetto della confidenzialità”.
Tra le voci che in queste settimane stanno circolando c’è anche quella della mancanza di liquidità del club. Qual è la situazione economica dell’Olbia Calcio?
“Credo che gli assegni ai quali stiamo facendo riferimento rappresentano qualcosa che verrà portato a conoscenza delle autorità competenti. Liquidità? Oltre ai 50mila euro immessi a fine novembre (il 30 novembre 2023 nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci dell’Olbia, ndr) dalla Surace Immobilien, abbiamo poi pagato gli stipendi dei calciatori. Perché la situazione con Marino è cambiata dopo i primi mesi di buone relazioni? È una domanda che andrebbe fatta a lui. So cosa è successo, ma sono un uomo d’affari e alle volte nello sport le cose vanno in direzioni diverse ed è complesso essere sposati e vivere in case differenti”
Quale sarà il futuro dell’Olbia e di Swiss Pro?
“Resteremo a Olbia a prescindere dai risultati sportivi di quest’anno, quindi anche in caso di Serie D. Abbiamo comprato il club appena lo scorso novembre, con possibilità limitate per influire sulla qualità della squadra che è responsabilità della precedente gestione. Sicuramente staremo a Olbia, non solo per il calcio ma anche per sviluppare gli altri progetti”.
Matteo Zizola