Ospite del nostro appuntamento quotidiano con Linea 131 (tutti i giorni dalle ore 19:00 sulla nostra pagina Facebook), il giocatore della Dinamo Sassari Stefano Gentile ha risposto ad alcune delle nostre domande.
Inevitabile iniziare dalla situazione attuale che vede lui e i suoi compagni in quarantena forzata di due settimane dopo il rientro dalla Spagna: “Abbiamo un programma che ci ha dato il preparatore atletico, ci manca ancora una settimana di quarantena. Stiamo facendo dei lavori per mantenere la forma fisica e il tono muscolare”.
Sul rapporto con la città: “A Sassari mi trovo bene, siamo qui in pianta stabile con la mia ragazza: abbiamo già i nostri posticini per mangiare e per passeggiare con i miei cagnolini. Ci siamo ambientati bene, il popolo biancoblú ci ha aiutato”.
Sul rapporto con coach Pozzecco: “Ha un feeling speciale con tutti, ci tiene molto al rapporto con i singoli giocatori. La fiducia e la confidenza da forza al gruppo secondo la sua filosofia”.
Dal punto di vista prettamente sportivo la sosta forzata non aiuta: “Dispiace perché più dura è più si resetta quello che hai fatto da agosto, ma ognuno lavora a casa propria e cerchiamo di rimanere concentrati per il ritorno in campo”.
Sul rapporto col fratello Alessandro: “Mi sono sempre trovato bene con lui, il nostro è un rapporto solido: sarebbe bellissimo averlo di nuovo con me a Sassari. Il suo canestro vittoria in Dinamo-Trento? Gli ho detto che la prossima volta dovrà tirare con le mani (ride ndr). A parte gli scherzi era un periodo sfortunato con una serie di sconfitte sulla sirena e con canestri fortuiti”.
Come integrate gli americani in squadra?: “Qua a Sassari siamo fortunati, gli stranieri che rimangono come Pierre hanno aiutato i nuovi a far capire questo mondo e noi italiani facciamo un po’ da mediatori”.
Sulla possibilità playoff nel calcio per concludere la stagione commenta: “Sarebbe spettacolare, a me piace la Chamoions League perché ha fatta simile ai playoff. C’è grande attesa per le partite e penso che se le squadre hanno già vinto un campionato a 4-5 giornate dalla fine tutto perde di spettacolarità”.
La più bella partita giocata con la maglia della Dinamo? “Gara 1 con Milano, per importanza e prestazione una delle miei migliori anche per il palcoscenico. Ho giocato bene anche Gara-3 con Brindisi”.
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