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Serie D | Arzachena-Torres: un derby di recupero che vale una stagione

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Recupero. Una parola dai tanti significati, soprattutto se associata alla storia del girone G della Serie D nella stagione 2021/2022. Un match di cartello. Un derby. Uno scontro al vertice che vede le due sarde più performanti di questa annata. Questa è la sfida tra Arzachena e Torres che andrà in scena domani, mercoledì 6 aprile, al Biagio Pirina: abbiamo provato a giocare un po’ con il dizionario per descrivere il momento delle due squadre, che si sfidano per capire fino a dove si potranno spingere da qui al 15 maggio, data dell’ultima giornata della stagione regolare.

Arzachena

“Annullamento di uno svantaggio: lo spettacoloso r. della nostra squadra; difensore dotato di grande r., capace di spingersi in attacco e di ritornare con estrema facilità a coprire la zona di sua pertinenza”. La definizione del dizionario Oxford del termine recupero bene si adatta quella dell’annata 2021-22 dell’Arzachena di Marco Nappi. Gli smeraldini dopo il pareggio interno con il Lanusei all’esordio, le sconfitte con Giugliano e Ostiamare in aggiunta alla difficoltà nel trovare il gol durante le prime giornate, sono partiti un po’ in sordina. Nonostante le difficoltà iniziali il tecnico romano, consapevole delle potenzialità della sua squadra e della qualità dei giovani a sua disposizione, con il passare delle giornate ha trovato conferma delle sue sicurezze. Lo dicono i numeri: nella seconda parte di stagione, su 8 partite disputate gli smeraldini hanno ottenuto un bottino di 17 punti (frutto di 5 vittorie, 2 pareggi, 1 sconfitta) portandosi, a nove giornate dal termine del campionato, a sole tre lunghezze dalla Torres prossima avversaria, peraltro con una partita – il derby contro il Muravera, in programma mercoledì 20 aprile – ancora da disputare. Con 6 punti potenziali a disposizione, se Bonacquisti e compagni riuscissero a portare a casa l’intera posta in palio si porterebbero a sole cinque lunghezze dalla capolista Giugliano, che nelle ultime settimane non sembra più la corazzata imbattibile ammirata nella prima parte di campionato. “È una squadra che amo vedere, amo allenare e i risultati vengono perché noi ci mettiamo il cuore”, ha detto Nappi dei suoi ragazzi dopo la vittoria di Ardea contro la Nuova Florida, arrivata dopo due settimane complicate alla luce del focolaio covid nello spogliatoio, con allenamenti differenziati a gruppi per cercare di limitare i danni. Per sognare a volte bisogna puntare in alto, senza aver paura dell’alta quota: è la sfida che attende l’Arzachena nel derby contro la Torres, per dimostrare a se stessi e all’intero girone G che la rincorsa alla vetta non è finita.

Torres

“Attitudine a superare con una certa disinvoltura le situazioni più critiche sia dal punto di vista fisico che morale; part., nel linguaggio sportivo, attitudine a superare con facilità le conseguenze di uno sforzo o di una prova appena compiuta”. Tra le varie accezioni del termine recupero, questa è quella scelta per descrivere come i rossoblù guidati da Alfonso Greco arrivino alla vigilia di questa importante sfida. L’annata dei sassaresi finora è stata paragonabile a una corsa sulle montagne russe, che però ancora non è finita. Un inizio di stagione non allo stesso livello delle aspettative della piazza rimediato a suon di gol, di leitmotiv come “Pensiamo solo a noi” e di ottime prestazioni, frenato soltanto da un Giugliano praticamente infallibile. Se a livello fisico le difficoltà sono state fin qui poche (al di là degli infortuni dei vari Diakite e Scotto, dimenticata ormai la delusione Piredda), diversa è la situazione a livello psicologico, con una tenuta mentale che troppo spesso è stata influenzata dall’umore e della frenesia. Anche in questo caso alti e bassi in pochissimo tempo, come nell’ultima settimana: dopo il pareggio casalingo contro il Carbonia è arrivata la convincente vittoria di Muravera, con la tripletta di Diakite unita al gol di un ritrovato e recuperato Gigi Scotto che hanno fatto prendere ai rossoblù la strada di ritorno verso Sassari col sorriso sul volto. E, alla vigilia del terzo derby consecutivo, in Bianchi e compagni è forte la consapevolezza che in caso di successo contro l’Arzachena la distanza dal Giugliano sarebbe nuovamente di “soli” 5 punti: con otto gare ancora da disputare, nonostante la lunga lista di occasioni sciupate e dichiarazioni low profile, il sogno Serie C continuerebbe a essere vivo.

Andrea Olmeo

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