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Semplici: “Cagliari, quest’anno vedo più coesione. Curioso di vedere Belotti”

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Leonardo Semplici in panchina in Cagliari-Parma 2020/2021 | Foto Luigi Canu
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In vista del match Cagliari-Parma, valido per la 3ĀŖ giornata di campionato in programma sabato 13 alle ore 15:00, per la rubrica ā€œQuel giorno io c’eroā€ abbiamo intervistato Leonardo Semplici, che nel 2021 era in panchina in quel memorabile 4-3, una partita al cardiopalma che rimane nella storia recente dei rossoblù. Con lui abbiamo parlato della sfida di sabato, del nuovo Cagliari di Pisacane e dei ricordi della sua esperienza in Sardegna .

Mister, partiamo dalla partita Cagliari-Parma dell’aprile 2021, valida per la 31ĀŖ giornata: finƬ 4-3, con lei alla guida dei rossoblù. Quali ricordi conserva di quel match e cosa ha significato per la squadra?
“Quella fu davvero la partita della svolta. Quel 4-3, per come arrivò e per tutto quello che rappresentò, resterĆ  sempre un ricordo speciale nel mio percorso da allenatore. Fu una gara particolare, intensa, ma alla fine la vincemmo con merito e ci permise di dare una svolta decisiva al nostro cammino, fino a raggiungere una salvezza che, al mio arrivo, sembrava quasi impossibile. La ricordo con enorme piacere. Mi dispiace soltanto che in quel momento la nostra tifoseria non potesse essere presente a causa delle restrizioni legate al Covid, perchĆ© sarebbe stato bellissimo condividere quelle emozioni con loro. I sei mesi che ho trascorso in Sardegna mi hanno lasciato un legame fortissimo. Allenare il Cagliari ĆØ stato un onore e un motivo di grande orgoglio. Ancora oggi, a distanza di anni, ogni volta che torno sull’Isola tante persone mi ricordano quel cammino, quella partita e quella salvezza. Sono ricordi che porto dentro con grande affetto”.

Sabato si gioca Cagliari-Parma, che tipo di match si aspetta dalle due squadre?
“ƈ chiaro che ora ĆØ ancora prematuro fare valutazioni definitive, perchĆ© il mercato si ĆØ appena concluso e siamo solo all’inizio del campionato. Sono state giocate due partite, contro la Fiorentina e contro il Napoli, e credo che il Cagliari abbia disputato due buone gare. A Napoli la squadra ha perso soltanto all’ultimo minuto contro quella che, a mio avviso, ĆØ una delle principali favorite per la vittoria finale. Quello che mi ha colpito di più ĆØ la grande unitĆ  che si percepisce all’interno del gruppo. Mi sembra che, rispetto agli anni passati, ci sia una coesione diversa, più forte. Credo che quest’anno il Cagliari sia partito con il piede giusto. ƈ vero, non ĆØ arrivato il risultato a Napoli, ma la squadra ha disputato una partita di grande livello contro un avversario di altissimo valore. L’unitĆ  dell’ambiente, il cambio del direttore sportivo — una figura esperta ed equilibrata — e la scelta coraggiosa di affidarsi a un tecnico giovane rappresentano segnali importanti per il futuro. Mi auguro che, proprio grazie a questa compattezza, il Cagliari possa affrontare con maggiore serenitĆ  anche i momenti di difficoltĆ  e vivere una stagione positiva”.

Quali sono i giocatori delle due squadre che secondo lei potrebbero fare la differenza?
“Sono curioso di vedere Belotti in una piazza importante come Cagliari e capire se riuscirĆ  a ritrovare quella vena realizzativa che lo ha caratterizzato in passato. ƈ appena arrivato, quindi non so a che punto sia dal punto di vista fisico e degli allenamenti, nĆ© se sarĆ  subito disponibile per la prossima gara. Siamo di fronte a due squadre che hanno giocatori in grado di fare la differenza. Nelle prime giornate di campionato spesso si gioca a viso più aperto, e mi auguro che sia una partita spettacolare e combattuta da entrambe le parti. Ovviamente, da parte mia spero che vinca il Cagliari, ma quello che conta davvero ĆØ che sia una bella sfida”.

Ha parlato di Belotti, quali sono le sue aspettative sul suo arrivo a Cagliari e che impatto ritiene possa avere sulla squadra?
“Belotti ha grandi speranze di contribuire significativamente alla squadra. Negli ultimi anni la mancanza di continuitĆ  ha rappresentato un limite, ma a Cagliari potrebbe trovare la fiducia necessaria per ritrovare i livelli mostrati al Torino, dove si era distinto sia in club sia in nazionale. Auspico che torni a essere un giocatore determinante per la squadra”.

Che giudizio dĆ  sul Parma, considerando i numerosi cambiamenti rispetto alla scorsa stagione — con le cessioni di Leoni, Man e Bonny — e il fatto che la squadra sia ora affidata a Cuesta, un allenatore molto giovane?
“Ho avuto il piacere di conoscere l’allenatore a luglio, quando sono andato a visitare il Parma in ritiro. Mi ha fatto una bellissima impressione: ĆØ un ragazzo giovane, ma con giĆ  una buona esperienza alle spalle, e sicuramente vorrĆ  portare la sua mentalitĆ  alla squadra. ƈ chiaro che dovremo dargli il tempo necessario per far si che possa adottare i suoi principi, soprattutto considerando che la squadra ha subito molti cambiamenti. Anche loro, nelle prime due partite, hanno mostrato buone prestazioni, quindi mi aspetto una partita aperta e combattuta su tutti i fronti”.

Da allenatore a allenatore, cosa ne pensa Fabio Pisacane, dopo aver impressionato nello scorso campionato Primavera?
“Credo che sia un percorso positivo. Dopo essersi giĆ  fatto apprezzare con la Primavera, gli ĆØ stata data un’opportunitĆ  importante. Ha vissuto prima l’esperienza da giocatore e ora da allenatore: conosce bene l’ambiente, la tifoseria e il presidente, e questo rappresenta sicuramente un buon punto di partenza. Naturalmente, come sempre accade per noi allenatori, sarĆ  il campo a dimostrare il suo valore, le sue idee e la sua intensitĆ . Mi auguro, e gli auguro, di poter fare bene”.

Come valuta il lavoro del DS Guido Angelozzi sul mercato, tra acquisti di giocatori del calibro di Esposito e Folorunsho e cessioni importanti come quelle di Zortea e Piccoli?
“Per quanto riguarda Folorunsho e Esposito, sono due giocatori che apportano qualitĆ : Folorunsho offre anche fisicitĆ , e entrambi portano esperienze positive. Ritengo che siano innesti validi e, dal punto di vista del mercato, il Cagliari si sia mosso bene: ha saputo sostituire le partenze di Piccoli e Zortea e a mio avviso, ha rafforzato la squadra rispetto alla stagione scorsa. Naturalmente, sarĆ  il campo a confermare o smentire le scelte fatte e le intenzioni della societĆ  nell’acquisire e completare la rosa con questi giocatori”.

Ha allenato giocatori del calibro di Godin e Nainggolan: quali ricordi conserva di loro e come ricorda il suo periodo complessivo al Cagliari, sia dal punto di vista umano che professionale?
“Li ricordo con grande piacere, perchĆ© sono giocatori che mi hanno insegnato molto. ƈ stato un periodo bellissimo, che custodisco con affetto. Credo che quella squadra avrebbe potuto fare ancora bene l’anno successivo, ma purtroppo il mio percorso si ĆØ concluso dopo appena tre giornate, e non ĆØ stato possibile proseguire. Resto comunque legato ai colori del Cagliari e alla Sardegna, e ringrazio per l’onore e il piacere di aver allenato una societĆ  cosƬ importante”.

Per concludere, cosa c’ĆØ nel futuro di Leonardo Semplici?
“Mi sto sicuramente aggiornando, seguendo partite a tutti i livelli, dal settore giovanile fino al dilettantismo e al professionismo. Credo che ci sia sempre qualcosa da imparare e migliorare, sia osservando allenatori affermati sia quelli meno conosciuti. Anzi, spesso nelle categorie inferiori ci sono tecnici che, pur non avendo grandi nomi, propongono idee interessanti che possono essere applicate alle proprie squadre. Spero quindi di poter tornare a lavorare prossimamente”.

Matteo Cubadda

 

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