“Abbiamo fatto e prodotto gioco, il risultato non mi interessa. Sono soddisfatto dell’intensità e della voglia che hanno mostrato i ragazzi”. È ottimista Davide Nicola dopo il primo match di livello del suo Cagliari contro il Como: nell’amichevole di Châtillon contro i Lariani è arrivata una sconfitta per 1-3 che non sembra (almeno ufficialmente) preoccupare il tecnico rossoblù.
Un moderato ottimismo giustificato da una prestazione tutto sommato sufficiente dei suoi, che hanno pagato l’errata lettura di alcune situazioni chiave, trovando di fronte un Como cinico e spietato, capace di trovare tre gol sfruttando i regali di un Cagliari che ancora deve trovare i giusti automatismi. Specialmente nella parte centrale del campo, da cui sono arrivate le reti della squadra di Fabregas: palloni gestiti con troppa sufficienza (Makoumbou sullo 0-1, Catena sull’1-3) o spazi non occupati al meglio sulle imbucate in ripartenza, come in occasione dello 0-2 di Belotti. “Dobbiamo sicuramente migliorare, ma ci arriveremo”, ha detto ancora Nicola ai cronisti, lodando l’atteggiamento generale della squadra. Ovvero la vera nota lieta dell’amichevole di Chatillon: si è visto un Cagliari diverso rispetto al passato, certamente ancora indietro come condizione e compattezza, ma “sul pezzo” a livello di intensità e cattiveria. Dopo il doppio schiaffone preso in 20 minuti, i rossoblù hanno saputo rimettersi in sesto e costringere via via il Como ad arretrare il proprio raggio di azione, instillando dubbi nel meccanismo di gioco quasi automatizzato dei ragazzi di Fabregas grazie a una pressione costante fin dalla prima costruzione dell’azione. Così Pavoletti e compagni hanno tenuto il match aperto fino a 10’ dal termine, quando la topica di Catena ha permesso a Gabrielloni di siglare il definitivo 1-3. Ma fino ad allora, specie nella ripresa, il Cagliari è riuscito a tirare fuori la testa dalla sabbia, sfiorando più volte il possibile 2-2 e arrivando con una certa costanza dalle parti della porta lariana.
Mercato
“Con il direttore (Bonato, ndr) siamo in costante contatto e sa perfettamente cosa ci serve, la società sa come la penso”. Un accenno quasi inatteso sul mercato da parte di Nicola, che però è un messaggio importante sia per il club che per il gruppo. Un difensore in grado di guidare il reparto e bravo nei duelli individuali, un elemento di fantasia a centrocampo e un bomber vero, quello che è mancato nell’ultima stagione. Questi potrebbero essere, a titolo di ragionamento, di desideri del tecnico piemontese, che però deve fare i conti con il sovraffollamento. Troppi 32 giocatori in ritiro, con alcuni elementi che ieri non hanno giocato neanche un minuto: i partenti Kourfalidis e Delpupo, ma pure Jankto e Pereiro, oltre ai tre reduci dagli impegni con le proprie nazionali (Obert, Marin e Lapadula) che rientreranno in gruppo a partire dalla doppia seduta di domani, sabato 27 luglio. Giocatori in esubero – tranne gli ultimi tre citati – che al momento bloccano caselle che probabilmente il tecnico piemontese vorrebbe vedere occupate da nuovi elementi, su tutti quel Gianluca Gaetano che giorno dopo giorno si avvicina sempre più al ritorno in Sardegna. Il Gaetano-bis permetterebbe a Nicola di avere a disposizione un calciatore chiave per il suo 3-4-2-1 fluido, in grado di occupare senza problemi la posizione di mezzala di inserimento capace di inventare sulla trequarti e garantire comunque equilibrio al centrocampo. Contro il Como quel ruolo è stato ricoperto da Felici, che ha mostrato a sprazzi le sua capacità offensive, così come Piccoli che sembra già pronto per prendersi la maglia di centravanti titolare. “C’è tanto lavoro da fare”, ha detto ancora Nicola, sottolineando come le prossime settimane saranno fondamentali per i suoi ragazzi per continuare a recepire insegnamenti e principi di gioco totalmente differenti rispetto al passato recente dei rossoblù. Il rientro in gruppo di Obert, Marin e Lapadula offrirà ancora nuove opportunità all’ex tecnico dell’Empoli, dando una fisionomia sempre più definita al suo Cagliari. In attesa di novità da un mercato che potrebbe ancora regalare sorprese ai tifosi rossoblù, in tutti i reparti.
dall’inviato a Châtillon Francesco Aresu